Linuxtrent: Re: cygnus e licenza

  • From: Guido Brugnara <gdo@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Fri, 09 Nov 2001 15:26:39 +0100

ianezz@xxxxxxxxxx wrote:
> 
> Emanuele Olivetti, pigiando tasti a caso sul citofono, ha scritto:
> 
>  > Una domanda pero' ce l'ho io : se sviluppo un software per un'azienda e
>  > lo tiene internamente solo lei, si tratta comunque di "distribuzione
>  > di software proprietario" ?

No assolutamente! la GPL autorizza chiunque a modificare il programma ed
obbliga in caso di cessione a Terzi di rilasciare il software consegnato
sotto licenza GPL a sua volta. Se non cedi ad altri non si pone nemmeno il
problema.
Attenzione a distinguere la cessione a Caio da distribuzione diffusa (come
quando si mette un SW in Internet)! per la GPL non c'è distinzione.
E' possibile vendere un programma GPL modificato anche a caro prezzo ma
non si ha nessun obbligo a diffondere la modifica ad Altri. Chi riceve il
software GPL modificato se vuole lo da a Tutti ma se preferisce lo usa ,
lo modifica a sua volta e non lo da a nessuno!

> 
> Se non mi sbaglio e` la domanda che si pone da tempo Guido.

Alla quale ho dato risposta, almeno fino a quando qualcuno di Autorevole
mi smentisce (in questo caso sentenza alla mano di un Giudice italiano)

> 
> Secondo me non ci sono problemi se di quell'azienda sei dipendente,
> perche` comunque il lavoro e` dell'azienda, non tuo: vedi ad esempio
> lo Stanford Checker usato spesso per il kernel, che e` un gcc
> modificato e che non mi pare sia (ancora) distribuito in giro.
> 
> Le cose cambiano pero` se sei un contrattista.

Il diritto di sfruttamento commerciale di un software prodotto da un
Dipendente di un'Azienda è per legge (quella Italiana) dell'Azienda ed ha
carettere esclusivo.
La GPL di per sè non fa distizione tra cessione a titolo oneroso o
gratuito, anzi specifica le due ipotesi ponendole sullo stesso piano.
Il Dipendente si considera, come lo dice la parola stesse, in condizione
di lavoro subordinato e quindi l'attività svolta da quest'Ultimo è sempre
subordinata alle direttive e decisioni del Capo Ufficio o Datore di
Lavoro.
Quindi se un Dipendente modifica un software GPL su incarico del Datore di
Lavoro che verrà usato internamente all'Azienda Egli non è autorizzato a
divulgare le modifiche in quanto non c'è stata cessione.

Per attività svolte invece su "commessa" la cosa diventa molto più
complicata.

Innanzitutto i diritti esclusivi di sfruttamento devono essere pattuiti da
documento scritto, il Diritto tutela prima di tutto l'Autore.

Quindi se incarico un Programmatore per farmi modificare un software GPL
con un contratto di "Modifica, integrazione, correzione ecc. di software"
, quest'ultimo mi cederà a titolo oneroso il SW GPL modificato che quindi
potrà essere riceduto sia dall'Autore che dall'Azienda.

Parrebbe quindi impossibile impedire ad un Collaboratore esterno di
divulgare il Codice GPL prodotto ma naturalmente ci sono senzaltro alcuni
modi per rendere l'operazione difficile, complicata e rischiosa.

Un modo semplice è quello di fondere assieme due pezzi di programma, uno
GPL e l'altro no, con modifiche fatte da un Terzo; il risultato sarà un
programma che non potrà essere distribuito dal Terzo, fintanto che chi ha
commissionato il lavoro non rilascerà a sua volta la parte proprietaria
con lic. GPL; ovviamente il risultato del lavoro potrà essere utilizzato
solo all'interno e non distribuito o ceduto a altri Terzi.

Ci sarebbe invece da discutere e chiarire il caso in cui un'Azienda ha
Collaboratori non dipendenti, che svolgono quindi la Loro attività non
subordinata, ma con un contratto che preveda la cessione dei diritti di
sfruttamento commerciale del Software prodotto.

Se l'Azienda che commissiona il lavoro si fa consegnare dal Collaboratore
solo le modifiche (*) e non il software modificato, ques'Ultima non riceve
un Software GPL modificato ma solo le istruzioni per modificare il
software GPL; potrà quindi utilizzare internamente o cedere sotto licenza
a Terzi senza che l'Autore abbia la possibilità di diffondere il Suo
codice in quanto ha ceduto i diritti esclusivi di sfruttamento delle
istruzioni per apporre le modifiche. (sarà vero? ... oppure c'è qualcosa
che non quadrà?)

Il campo è vasto e tremendamente complesso; come viaggiare in bicicletta
sulle dune di sabbia di giorno senza cappello.

steme ben
Guido brugnara


(*) la pratica di trasmettere le istruzioni su come modificare un codice
per ottenerne un'altro senza distribuire il software modificato è una
pratica largamente utilizzata



> 
> IMHO, se la cosa va a finire su larga scala, far due chiacchiere con i
> legali della FSF non e` una cattiva idea.
> 
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