[Linuxtrent] C'è vento di cambiamento in Europa

  • From: Mario <alexmario@xxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Fri, 13 Feb 2004 08:15:55 +0100

Ciao,
su Punto Informatico di oggi si parla dell'intenzione del governo francese di
cominciare a migrare su piattaforma linux una piccola parte dei propri computer.
I tempi sembrano piuttosto lunghi.
Intanto in Germania a Monaco ci sono costi elevati e tanto da fare, ma i tecnici
tedeschi non si stanno scoraggiando.

Credo che presto ci sarà una europa Free...

http://punto-informatico.it/p.asp?i=46944

Linux e PA, teoria francese e pratica tedesca
        Il Governo di Parigi sembra pronto a passare dalla teoria alla pratica 
dando il
via ad una graduale migrazione verso il software open source. Una migrazione che
in Baviera incontra qualche ostacolo. Ecco perché

13/02/04 - News - Roma - Il Governo francese, che quattro anni fa fu tra i primi
a considerare l'adozione del software open source all'interno della pubblica
amministrazione, sembra ora intenzionato a muovere i primi, concreti passi verso
le piattaforme aperte.


        
Come parte di un progetto, chiamato ADELE, per l'informatizzazione degli enti
pubblici, la Francia ha pianificato, entro il 2007, la migrazione di un
significativo numero dei propri computer desktop verso Linux e applicazioni open
source.

Jacques Sauret, direttore dell'ufficio governativo francese per lo sviluppo
dell'amministrazione elettronica, non ha snocciolato cifre precise, tuttavia ha
pronosticato che, durante i prossimi tre anni, Linux potrebbe girare sul 10-15%
dei computer desktop utilizzati negli uffici pubblici francesi.

"Se queste previsioni saranno confermate - ha commentato Sauret - il nostro
Governo potrà dire di aver raggiunto un traguardo molto importante verso
l'indipendenza della pubblica amministrazione dal software proprietario. Basti
pensare che oggi Windows gira su oltre il 98% dei nostri PC".

L'introduzione del software open source all'interno delle pubbliche
amministrazioni viene comunemente vista dai governi come un'opportunità per
risparmiare sui costi delle licenze, contrattare con un maggior numero di
fornitori, confrontare interoperabilità e cicli di vita, e guadagnare maggior
controllo sulla piattaforma software grazie alla possibilità di vedere e
modificare il codice sorgente.

"Oggi abbiamo a che fare con un mercato chiuso in gabbia", ha detto Sauret.
"Attualmente l'unica possibilità che abbiamo per ottenere dei prezzi di favore è
quello di tentare, applicando un'economia di scala, di contrattare con Microsoft
grossi volumi di licenze da distribuire poi ai vari enti locali". Una politica
che, secondo il funzionario francese, risulta però poco flessibile sia sotto il
profilo economico che sotto quello funzionale.

Il processo di avvicinamento alle piattaforme open source, specie in ambito
desktop, potrebbe però rivelarsi tutt'altro che una passeggiata. Lo sta
scoprendo la città di Monaco di Baviera che, dopo la decisione dello scorso anno
di migrare gradualmente i propri sistemi informatici da Windows a Linux, pare
ora scontrarsi con tutti gli ostacoli e le resistenze che questo passaggio 
comporta.

Il problema più grosso sembra essere di natura finanziaria. La transizione verso
il software open source richiederà infatti un investimento di quasi 30 milioni
di euro, dieci in più della somma proposta da Microsoft per l'aggiornamento dei
sistemi a nuove versioni dei propri software.

I costi della transizione sono soprattutto legati, secondo un rapporto
pubblicato dal giornale tedesco Computerwoche, dalla necessità di testare la
stabilità e l'affidabilità del software, verificare la compatibilità della nuova
piattaforma con la vecchia, formare il personale, riprogettare diversi
componenti software.

Nonostante l'offerta di Microsoft, e a dispetto delle difficoltà nel trovare i
fondi necessari all'operazione, i responsabili del piano di migrazione tedesco,
detto LiMux, si sono detti intenzionati a proseguire lungo la strada tracciata
la scorsa primavera e, seppure con tempi probabilmente più lunghi di quelli
fissati in partenza, rimpiazzare le vecchie versioni di Windows con Linux su
oltre 14.000 PC desktop e notebook.

IBM e Novell/SuSE, due fra le più dirette interessate al cambio di rotta in atto
all'interno della pubblica amministrazione tedesca, hanno già offerto il proprio
aiuto per minimizzare i costi legati alla migrazione e per aiutare gli
sviluppatori a prendere confidenza con il nuovo ambiente.

Per facilitare il passaggio da Windows a Linux, soprattutto per gli impiegati,
il progetto LiMux sta anche prendendo in considerazione la possibilità di far
girare, all'interno di Linux, alcune applicazioni Windows in emulazione.



-- 
Ciao,
  Mario.


----------------------------------------------------
This mail has been sent using Alpikom webmail system
http://www.alpikom.it

-- 
Per iscriversi  (o disiscriversi), basta spedire un  messaggio con OGGETTO
"subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx


Other related posts: