[Linuxtrent] Re: Al via 'Banca del riuso' del software

  • From: Roberto Resoli <roberto.resoli@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 24 Oct 2005 14:55:30 +0200

Il 24/10/05, paolo massa<paolo.massa@xxxxxxxxx> ha scritto:
> On 10/24/05, Rosa Fiori <iperall@xxxxxxxx> wrote:
> > Nasce la 'Banca del Riuso' del software per far
> > risparmiare tempo e denaro alla Pubblica
> > amministrazione per le applicazioni tecnologiche.
>
> a parte il divertente ("non ha precedenti")
> "Si tratta di una interessante iniziativa innovativa della Pubblica
> amministrazione italiana, che non ha precedenti in Europa [non ha
> precedenti in Europa e' in grassetto!], con cui si abbandona la logica
> del dover reinventare la ruota ogni volta che serve un applicativo
> tecnologico... "
>
> la parte interessante e' la seguente:
> "questo è un obbligo previsto dal Codice dell'Amministrazione
> Digitale, il quale dispone che per ogni acquisto di software
> applicativi l'amministrazione pubblica deve verificare nella banca del
> riuso se già esiste un analogo programma".
>
> Quindi basta chiedere al "Centro di Competenza per il Riuso" che
> inserisca nella banca dati
> OpenOffice come applicativo per l'ufficio.
> A quel punto ogni pubblica amministratione e' obbligata ad usare
> OpenOffice e non a comprare un'altra suite office?

Non è proprio così:

L'obbligatorietà del riuso è valida solo se il programma era stato
sviluppato in origine
per un ente pubblico, ed esistono le scappatoie (vedi il "salvo
motivate ragioni"):
http://www.interlex.it/testi/dlg05_82.htm#Art.%2069
"Le pubbliche amministrazioni che siano titolari di programmi
applicativi realizzati su specifiche indicazioni del committente
pubblico, hanno obbligo di darli in formato sorgente, completi della
documentazione disponibile, in uso gratuito ad altre pubbliche
amministrazioni che li richiedono e che intendano adattarli alle
proprie esigenze, salvo motivate ragioni."

Comunque tutto il codice dell'amministrazione digitale apre molte
prospettive al software libero e ai formati dati aperti:
Capo VI "SVILUPPO, ACQUISIZIONE E RIUSO DI SISTEMI INFORMATICI
 NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI.",
articoli 68 e successivi:
http://www.interlex.it/testi/dlg05_82.htm#Art.%2068.

> Se invece nella banca del riuso puo' entrarci solo codice fatto
> apposta per la pubblica amministrazione, basta probabilmente che
> qualcuno faccia una versione custom di OpenOffice per una pubblica
> amministrazione italiana (perche' non qui a trento?) e la rilasci
> sotto una licenza approvata da FSF. A quel punto siamo a cavallo.

Questa mi pare praticabile, interessante!

> Sbaglio qualcosa?

>
> P.
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