Re: Fw: il cervello e i delfini

  • From: Boccaccia Lorenzo <bocaciua@xxxxxxxxx>
  • To: lano666@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Wed, 16 Jul 2003 14:18:46 +0200

Alle 00:46, mercoledì 25 giugno 2003, Lo'oRiS il Kabukimono ha scritto:
> "Paolo Carai" <mirella.librandicarai@xxxxxxxxxxxxx> :
> > Comunque improbabile (non ti dico impossibile perché non si può mai
> > dire): avere due cervelli identici, vorrebbe dire avere 2 persone
> > (coscienze) biologicamente dimoranti nello stesso corpo e questo darebbe
>
> non capisco perchè.
>
> se i dati vengono copiati, alla fine i ragionamenti la memoria etc. è
> sempre uguale, la stessa persona.

non ricordo molto come funziona, ma quelli che chiami dati non puoi 
paragonarli a 0/1, sono i collegamenti stessi tra i neuroni ad essere i 
"dati", questo implica due cose:
1) non puoi copiare un collegamento, richiede una sovrastruttura esterna che 
riarrangi i collegamenti, a questo punto avresti un entità superiore al 
cervello... tralasciando questo: i collegamenti si sviluppano tramite modelli 
d'apprendimento buono/cattivo: se un azione che fai ha un buon risultato i 
collegamenti sinaptici che ti hanno portato a farla diventano più stabili, 
altrimenti si indeboliscono finchè non si staccano e riformano cambiando 
leggermente la topologia della rete. l'inghippo è che dopo tot i collegamenti 
diventano incsindibili, per cui arrivi in una situazione in cui le esperienze 
fatte mentre l'altra meta dormiva portano ad un out of sinc tale da rendere 
inutilizzabile un intero cluster del cervello... senza contare appunto che 
l'invecchiamento cerebrale e dato dall'eccessivo slegarsi dei neuroni gli uni 
dalgli altri che porta a rimbambire, mentre i legami più forti restano a 
farti diventare un caprone cocciuto... se accelleri questo meccanismo 
otterrai demenza senile a vent'anni
2) anche potendo copiare i collegamenti, le informazioni nei neuroni sono 
delocalizzate, ovvero è tutto l'insieme che reagisce agli stimoli, non c'è un 
collegamento che ti giustifichi un azione... ovvero l'apprendimento rimodella 
costantemente tutto il volume cerebrale, copiare tutti i dati da un emisfero 
all'altro significherebbe far rivivere all'altro cervello tutte le esperienze 
vissute dal primo (e ti serve un buffer bello grosso per questo) ad un tempo 
accellerato (se lo fai in real-time ti serve lo stesso tempo di veglia 
dell'altro emisfero e dunque nessuno dei due dorme...). 

andrebbe rivisto tutto l'impianto cerebrale... valutate quest'altra ipotesi:
n cervelli, ciascuno dedicato ad un sotto compito, collegati trammite 
meccanismo simile all'instradamento dei pacchetti ip, ovvero l'informazione 
parte e arriva al destinatario non vincolata da percorsi fissi. dedicando a 
ciascuno di questi cervelli un compito particolare (scrivere, pensare, 
cucinare ecc...) non si arriverebbe ad un uptime del 100% ma comunnque si 
potrebbe organizarsi l'arco di ventiquattrore in modo da avere sempre almeno 
un apparato attivo mentre gli altri riposano (mentre programmo non mi serve 
saper camminare, e vice-versa...)

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