Diario di bordo 2

  • From: "Orphen" <dragoon10@xxxxxxxxx>
  • To: "Lano666" <lano666@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Thu, 6 Feb 2003 17:56:43 +0100

...e realizzo quanti cavolo di errori di battitura c'erano nel primo.

Dunque, eravamo arrivati al punto che la torre grondante sangue aveva
cominciato a stufarci ed eravamo tutti vogliosi di andar via e tentare di
proseguire con la nostra missione per conto di Dio. Solo che non avevamo la
minima indea di dove andare, perchè non sapevamo dove mai si nascondesse
questa Sybill e la mappa era imperscrutabile. In compenso eravamo eravamo
ormai diventati ricchi anche se la nostra intera ricchezza, lo ricordo, era
ed è ancora tutta nelle mani di un *ladro* e per giunta halfling.

Siamo sul limitare della torre indecisi e il mago Antius (il vecchio che ci
aveva assoldati), per aiutare i poveri dementi, mi manda un'altra visione,
una creatura umanoide, a quanto capisco, che si avvicina alla torre a
cavallo. Solo che siamo stufi di farci smazzuolare il didietro da strane
creature e decidiamo di allontanarci un po' dalla zona, almeno dove il
terreno non sia più ricoperto di ossa che ogni tanto si animano random.
Inutile citare i battibecchi tra membri della compagnia: il ladro non vuole
saperne di fare amicizia con il nuovo halfling, che invece per parte sua non
fa che parlare con la sua vocina petulante. Sebastian è al limite della
sopportazione e io riesco a sottrarmi in tempo alle grinfie di Lotro che mi
vuole fare un tatuaggio.
Ci accampiamo su una collinetta senza accendere fuochi, ma la creatura della
visione ci trova e la vediamo avvicinarsi al nostro accampamento. Si sa, la
tensione: prima ancora di poterlo distinguere abbiamo tutte le armi
sfoderate e miriadi di incantesimi pronti ad essere pronunciati (ehm, tra i
miei *potenti* incantesimi clericali, l'avrei terrorizzato con il mio
*cerchio magico contro il male* ^_^). Ci fermiamo però quando lo vediamo
meglio, perchè non sembra per niente minaccioso. Scende da cavallo e si
rivela: altri non è che uno *SPOCCHIELFO*!!! Si, un elfo del sole, di quelli
che se la tirano da intellettuali e non ne vogliono sapere di mescolarsi con
le altve vazze, che sono tutte infeviovi, pev Covellon! La mia chierica ha
un sussulto...ha visto pochi altri elfi da quando è uscita dalla Grande
Foresta, ma immagina già la solita tiritera "tu sei una mezzosangue, anzi
peggio sei anche un po' drow, quei piccoletti bastardi, evviva la razza
ariana..."
Ciononostante lo sguardo dell'elfo si posa prima sul resto della compagnia:
un gigante esasperato con uno spadone elettrico sguainato, un nano con una
cresta arancione rappresa di muco e altri liquidi organici per stare su e i
due piccoletti, di cui uno per giunta vestito solo di un mantello lacero
raccattato nella torre e adattato alle sue dimensioni. Il biondo orecchiuto
alza gli occhi al cielo, si sistema i capelli e il rossetto, impreca con
garbo per una smagliatura dei collant e finalmente ci rivolge la parola,
senza nascondere la sua indignazione. Mai suoi intenti non sono malvagi: si
tratta di un apprendista di Antius, che il vecchio mago ci ha inviato per
informarci che è salvo e per chiedere se abbiamo recuperato il frammento
della sfera dei quattro spiriti. No, scusate, la sfera del drago. No, ecco:
il pezzo di kosef che fa parte dell'artefatto che potrà salvare la Trama
dall'annientamento. Scopriamo di averlo trovato: in effetti era quella
specie di bastone piccolino che io non volevo nemmeno che prendessimo *_*.
Sollevato, l'elfo si presenta ed è un momento alla final fantasy: "mi chiamo
(master: ehi hai deciso il nome? giocatore: no, dammi ancora un po' di
tempo!!!) ...mi chiamo 'inserisci nome' e sono qui per aiutarvi anche se
nemmeno io so assolutamente qual è la direzione che dobbiamo prendere". Io:
"Tze, non ci porti notizie così buone se non sai nemmeno la
direzione....abbiamo solo questa mappa che non ci ha rivelato nulla. Vedi se
con il tuo intelletto superiore riesci a capirla". Lui la prende e la
esamina tutta un momento. I suoi sensi di elfo pizzicano: ci porge la mappa
e fresco come un quarto di pollo fa "Ehi, nell'angolino in basso a destra
c'è scritto *Sybill* grosso così a matita, è lì che andremo?" Il master
finisce di sbavare, digrignare i denti e sbattere la testa sul muro per la
nostra idiozia e noi iniziamo a rimbalzare per la stanza come nei manga,
sentendoci d'un tratto molto, molto imbecilli.
E qui iniziano i guai, perchè il posto dista più di una settimana di
cammino, di cui una buona parte in un ambiente ostile. Senza contare che
metà del gruppo ha le gambe molto corte e nemmeno la mia elfa, che si erge
per ben 150 centimetri, è molto veloce nei movimenti. Facciamo un breve
piano di viaggio: eviteremo la strada sinchè il paesaggio non diventerà più
amichevole e boscoso e poi faremo scalo a Corm Op, ridente cittadina. Lì
potremo rifocillarci, comprare provviste e nuove armi e munizioni, e
procurarci nuove cavalcature, visto che abbiamo perso le nostre nella
pianura delle ossa.
Proponiamo che il nano e gli halfling viaggino sul cavallo di 'inserisci
nome', ma il nano si oppone fieramente e il cavallo guarda con schifo tutti
gli altri. Si scambia uno sguardo col suo padrone, alzano gli occhi al cielo
e partiamo. Dopo qualche giorno incontriamo un fiume e cerchiamo un guado.
L'elfo però per fare lo sborone propone di levitare sino all'altra sponda
(come se non l'avesse già fatto...) e legare una corda ad un albero per
attraversare il fiume appesi alla corda. Poi diventa super deformed e si
ricorda che dovrebbe lasciare il cavallo dall'altra parte. Realizza la
pessima figura e ci segue sino al guado vero, poco distante. E' un viaggio
lungo e monotono, per fortuna senza nessun incidente e finalmente arriviamo
nei boschi vicino a Corm Op. Ci accampiamo lontano dalla strada col nostro
fuocherello e inizio il mio solito turno di guardia ("voi elfi non avete
bisogno di dormire, voi elfi fatre la guardia, ronf") con Garret. Tanto devo
pregare Eilistraee e ricevere i miei poteri: di notte con la luna è proprio
l'ideale. Lui sente qualcosa, come uno sferragliare e un tendersi si archi:
in men che non si dica svegliamo tutti gli altri e ci prepariamo. Sebastian
e i piccoletti mi bloccano dallo spegnere il fuoco in tutta fretta (ci stavo
già saltando sopra, tronfia della mia scurovisione) perchè altrimenti non ci
vedono un cazzo. Allora attivo Obfuscate e mi nascondo tra gli alberi che
circondano la radura dove è il nostro accampamento. 'inserisci nome', che
per il combattimento sceglie il nome provvisorio di Saragon (detto Sara, si
tesovo), si rende invisibile e si allontana bofonchiando i suoi canti
arcani. In men che non si dica una dozzina di goblin letteralmente sciama
dai fottuti alberi e non sono soli: è con loro un gigantesco troll. Kranz si
trova da solo a fronteggiarlo, gli altri sono circondati dai goblin armati
di morning star. Si, non è possibile in natura, ma Garret viene quasi ucciso
a mazzuolate da *un goblin*. Nel frattempo tutti ci ingegnamo per fare il
possibile. Saragon lancia un fulmine e becca prima Sebastian in pieno e poi
il troll di striscio. Io faccio fuori non vista ben sette goblin di cui
quattro in un colpo solo con  il mio mitico "getto di spade": incanalo
l'umidità dell'aria e la trasformo in cuspidi che trafiggono il nemico. ^_^
V. Lotro punzecchia il troll a furia di dardi incantati. Purtroppo, però,
un'iniziativa sfortunatissima fa si che il troll agisca prima di Kranz : lo
aggredisce con un attacco completo e lo becca con tutti gli attacchi. Va a
meno 15 prima che possiamo realizzarlo. Il troll pasteggia con le sue
budella. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso: colti dalla furia
riusciamo a risolvere il combattimento in fretta, inseguiamo i goblin
sopravvissuti  e li infilziamo. Poi, disperata, vado da Kranz e scarico su
di lui tutti i miei incantesimi di cura. Ma non c'è più niente da fare: non
si muove, ha il petto squarciato. Il prode nano che tante volte aveva
salvato la situazione ci lascia in un boschetto poco lontano dalla meta, per
mano di uno stupido troll. Non ci resta che comporne il corpo e piangerlo.
Il giorno dopo lo benedirò con il riposo inviolato che la mia dea concede ai
miei cari e tenteremo di portarlo sino a Corm Op perchè abbia un vero
funerale e nè le bestie nè i vermi possano fare scempio di lui.


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