Diario di Bordo 5

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  • Date: Mon, 31 Mar 2003 16:58:51 +0200

Ventitreesimo giorno di Eleint, Anno della Magia Selvaggia
Porto di Hlondeth sul Golfo di Vihlon

Sole che si riflette sulle onde, gabbiani e salsedine nell'aria. Tutte cose
di cui sinora avevo solo sentito parlare e che finalmente posso osservare di
persona da questa ridente cittadina portuale  troppo impegnata nei suoi
affari per dare peso alla nostra variegata compagnia di avventurieri. Per la
prima volta da settimane mi sento quasi in pace e la voce della dea mi è di
nuovo vicina, calma e serena. E'anche vero che tutta questa luce abbagliante
un po' ferisce i miei occhi abituati alla fresca penombra dei boschi, ma lo
spettacolo che mi si prospetta è il più gradito da giorni. Sembra molto
lontano il terribile momento in cui abbiamo deposto i poveri resti dei
nostri amici sull'altare della caverna ghiacciata dove prima stava
l'artefatto, quasi non ricordo le parole che pronunciai per accompagnare il
viaggio delle loro anime... ma non dimenticherò il dolore, quello mi
accompagnerà sempre e mi renderà più saggia e consapevole senza oscurarmi il
cuore.
Sembra che in breve riusciremo a salpare da qui per raggiungere l'altra
sponda del golfo e la città di Arrabar, da cui il bosco di Chondal verso cui
siamo diretti per incontrarci con Antius. Cambiamenti di panorama
graditissimi al morale dopo le ultime due settimane trascorse a cavalcare
imperterriti verso est, nella monotonia sconvolgente delle pianure
scintillanti prima e della stretta valle che da lì conduce all'allegra
Hlondeth e al mare. Il nostro passaggio è stato quasi invisibile: io e
Garret su un cavallo e Sebastian sull'altro abbiamo cavalcato incappucciati
aggirando i centri abitati e dormendo sotto le stelle, concedendoci qualche
rara tregua in remote locande lungo la strada. A maggior ragione era
incomprensibile che due cavalieri coperti da mantelli verdi ci passassero
davanti e intimassero di fermarci.  Ci siamo subito messi in allarme,
Sebastian con velate minacce e io con un incantesimo di suggestione per
costringere gli uomini a parlare apertamente. Ma non è stato necessario,
perchè i due si sono presentati da sé e con prove inequivocabili, almeno a
mio avviso, ci hanno dimostrato di sapere tutto della nostra missione e di
essere Arpisti trasportati magicamente dalle Colline del Consiglio in nostro
aiuto.  E sia: due nuovi collaboratori alla nostra sanguinosa missione, li
accoglierò volentieri con la fiducia verso gli animi gentili che ho sempre
avuto. Più perplessi erano i miei due compagni, ma dopo qualche compromesso
abbiamo iniziato a cavalcare insieme uniti, come un gruppo. I nostri due
nuovi compagni hanno nome di Rick e Tio. Rick sembra un diminutivo, ma è
così che si è presentato questo alto e massiccio umano dagli occhi bruni.
Sembra che sarà un valido collaboratore, percepisco in lui la volontà di
operare il bene e l'attrezzatura per farlo certo non gli manca, visto che è
armato di tutto punto. Due spade pendono ai suoi fianchi e un arco è alle
sue spalle. Sembra muoversi a suo agio in queste terre brulle e ogni tanto
si allontana dai cavalli per esaminare il terreno. Gli ho anche chiesto che
cosa stava facendo, ma in realtà lo sapevo benissimo perchè conosco altri
come lui: i guardaboschi sono una figura non rara nella Grande Foresta,
sempre in giro dietro le tracce delle loro prede..alcuni di loro venerano la
Vergine Oscura e partecipano con entusiasmo alle Grandi Cacce annuali che la
nostra chiesa organizza. Alcuni sono di razza drow, come la mia venerata
madre. Questo basta a spiegare la mia simpatia e fiducia; l'altro
avventuriero che ci è stato mandato in aiuto, Tio, è un soggetto piuttosto
strano a vedersi. E' anche lui un grosso umano, così massiccio che sembra
affondare le sue radici nella terra stessa. Le sue armi sono due mazze
pesanti di legno attaccate alla cintura, ma percepisco in lui un potere
magico nascosto. Arcano? Forse, ma so riconoscere i poteri divini quando ho
davanti un suo fruitore e ...beh, quest'uomo sembra possedere entrambi, e
ciò mi disorienta....anche se ciò che lascia più interdetti è il suo
aspetto, per così dire, "vegetale". Ecco: ha dei viticci al posto dei
capelli, bell'enigma da spiegare... ma sembra di animo gentile nonostante
tutto.
Prima che il nostro nuovo gruppo giungesse qui c'è stato un incidente non di
poco conto. Era sera quando Rick si è teso verso l'alto e ci ha fatto
scendere da cavallo. In breve tempo abbiamo capito il perchè e dal cielo
sono scesi due missili neri come la pelle dei miei fratelli oscuri. Due
draghi, mostri spaventosi che non avevo mai visto, ma di piccole dimensioni,
forse giovani. Queste turpi creature, d'ora in poi ne terrò conto, hanno il
potere di emettere globi di oscurità (che stranezza, anche mia madre ne è in
grado...) e di esalare fiotti di acido micidiale per la pelle e per gli
equipaggiamenti... Il combattimento è stato più lungo del previsto e ognuno
di noi, anche i due nuovi arrivati, ha potuto dimostrare il suo valore sino
a trionfare sulle empie creature. Sui loro petti era inciso un minaccioso
simbolo: una Z....

[ok, lasciate che sia *io* a descrivervi questo combattimento ridicolo!
Prima di tutto ci vuole la colonna sonora adatta, cioè il tema di Puzzle
Bubble, assolutamente. Il combattimento è durato un sacco perchè abbiamo
subito pensato: toh, due cuccioletti, ora ci divertiamo e li prendiamo pure
per il culo...quando in realtà i piccoletti non solo scatafunchiavano acido
a destra e a manca, ma a forza di mordere e artigliare facevano pure male.
Quindi tutti quanti a tirargli colpetti poco convinti, a essere riempiti di
blob, a curarsi e a dare i soliti due colpetti. Abbiamo anche fallito credo
tutti i tiri salvezza per l'acido ed oramai eravamo ridotti tipo il Joker ma
sempre a sottovalutare i due cosi, belli rilassati. E' stato quando il
geomante si è beccato la terza secchiata d'acido in pieno volto e viticci
che abbiamo pensato che era meglio darci una mossa. Poi erano deliranti i
due dragobi che svolazzavano come piccioni coi più alti che saltellavano per
spadarli... Shuly ha dato un'entusiasmante sbotto di eroismo estraendo per
la prima volta la spada e cancellando l'oscurità dei draghi, salvo poi
essere investita in pieno dal solito sputazzo e trovarsi con l'armatura
sciolta e la spada imperterrita in mano, assolutamente inutile...a cosi
abbattuti si è fatto il solito scempio delle zanne e Shuly si è messa a
saltare sopra il cadavere di quello che le aveva fatto male...]

Mentre curavo preoccupata i miei amici mi sono anche resa conto di non avere
più niente addosso, tutto sciolto dall'acido, eccetto per fortuna i miei
oggetti magici...per fortuna che la borsa misteriosa del piccolo Garret
aveva un'armatura adatta a me e che Sebastian va in giro portandosi una
curiosa collezione di camicie bianche con svolazzi...Hlondeth ha un ricco
bazaar e sono riuscita a riacquistare un aspetto adatto a una
sacerdotessa...
E così qualcuno sa che siamo qui? Gli Zhentarim forse? dovremo muoverci più
veloci, prendere il primo mercantile verso Arrabar e sparire nel Bosco di
Chondal...da quando siamo a Hlondeth non ci sono stati più incidenti, a
parte questi vissuti marinai che mi rivolgono occhiate lascive mentre scrivo
appartata su un molo inattivo. Credo che i miei compagni stiano esplorando
le bellezze locali, per quanto mi riguarda, è meglio che mi alzi da qui e
vada a cercare un passaggio...

Shulysstrae della Grande Foresta



Silvia
(ok l'ho scritta in fretta e non ho manco controllato gli errori...^_^)


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