Ventitreesimo giorno di Eleint, Anno della Magia Selvaggia Porto di Hlondeth sul Golfo di Vihlon Sole che si riflette sulle onde, gabbiani e salsedine nell'aria. Tutte cose di cui sinora avevo solo sentito parlare e che finalmente posso osservare di persona da questa ridente cittadina portuale troppo impegnata nei suoi affari per dare peso alla nostra variegata compagnia di avventurieri. Per la prima volta da settimane mi sento quasi in pace e la voce della dea mi è di nuovo vicina, calma e serena. E'anche vero che tutta questa luce abbagliante un po' ferisce i miei occhi abituati alla fresca penombra dei boschi, ma lo spettacolo che mi si prospetta è il più gradito da giorni. Sembra molto lontano il terribile momento in cui abbiamo deposto i poveri resti dei nostri amici sull'altare della caverna ghiacciata dove prima stava l'artefatto, quasi non ricordo le parole che pronunciai per accompagnare il viaggio delle loro anime... ma non dimenticherò il dolore, quello mi accompagnerà sempre e mi renderà più saggia e consapevole senza oscurarmi il cuore. Sembra che in breve riusciremo a salpare da qui per raggiungere l'altra sponda del golfo e la città di Arrabar, da cui il bosco di Chondal verso cui siamo diretti per incontrarci con Antius. Cambiamenti di panorama graditissimi al morale dopo le ultime due settimane trascorse a cavalcare imperterriti verso est, nella monotonia sconvolgente delle pianure scintillanti prima e della stretta valle che da lì conduce all'allegra Hlondeth e al mare. Il nostro passaggio è stato quasi invisibile: io e Garret su un cavallo e Sebastian sull'altro abbiamo cavalcato incappucciati aggirando i centri abitati e dormendo sotto le stelle, concedendoci qualche rara tregua in remote locande lungo la strada. A maggior ragione era incomprensibile che due cavalieri coperti da mantelli verdi ci passassero davanti e intimassero di fermarci. Ci siamo subito messi in allarme, Sebastian con velate minacce e io con un incantesimo di suggestione per costringere gli uomini a parlare apertamente. Ma non è stato necessario, perchè i due si sono presentati da sé e con prove inequivocabili, almeno a mio avviso, ci hanno dimostrato di sapere tutto della nostra missione e di essere Arpisti trasportati magicamente dalle Colline del Consiglio in nostro aiuto. E sia: due nuovi collaboratori alla nostra sanguinosa missione, li accoglierò volentieri con la fiducia verso gli animi gentili che ho sempre avuto. Più perplessi erano i miei due compagni, ma dopo qualche compromesso abbiamo iniziato a cavalcare insieme uniti, come un gruppo. I nostri due nuovi compagni hanno nome di Rick e Tio. Rick sembra un diminutivo, ma è così che si è presentato questo alto e massiccio umano dagli occhi bruni. Sembra che sarà un valido collaboratore, percepisco in lui la volontà di operare il bene e l'attrezzatura per farlo certo non gli manca, visto che è armato di tutto punto. Due spade pendono ai suoi fianchi e un arco è alle sue spalle. Sembra muoversi a suo agio in queste terre brulle e ogni tanto si allontana dai cavalli per esaminare il terreno. Gli ho anche chiesto che cosa stava facendo, ma in realtà lo sapevo benissimo perchè conosco altri come lui: i guardaboschi sono una figura non rara nella Grande Foresta, sempre in giro dietro le tracce delle loro prede..alcuni di loro venerano la Vergine Oscura e partecipano con entusiasmo alle Grandi Cacce annuali che la nostra chiesa organizza. Alcuni sono di razza drow, come la mia venerata madre. Questo basta a spiegare la mia simpatia e fiducia; l'altro avventuriero che ci è stato mandato in aiuto, Tio, è un soggetto piuttosto strano a vedersi. E' anche lui un grosso umano, così massiccio che sembra affondare le sue radici nella terra stessa. Le sue armi sono due mazze pesanti di legno attaccate alla cintura, ma percepisco in lui un potere magico nascosto. Arcano? Forse, ma so riconoscere i poteri divini quando ho davanti un suo fruitore e ...beh, quest'uomo sembra possedere entrambi, e ciò mi disorienta....anche se ciò che lascia più interdetti è il suo aspetto, per così dire, "vegetale". Ecco: ha dei viticci al posto dei capelli, bell'enigma da spiegare... ma sembra di animo gentile nonostante tutto. Prima che il nostro nuovo gruppo giungesse qui c'è stato un incidente non di poco conto. Era sera quando Rick si è teso verso l'alto e ci ha fatto scendere da cavallo. In breve tempo abbiamo capito il perchè e dal cielo sono scesi due missili neri come la pelle dei miei fratelli oscuri. Due draghi, mostri spaventosi che non avevo mai visto, ma di piccole dimensioni, forse giovani. Queste turpi creature, d'ora in poi ne terrò conto, hanno il potere di emettere globi di oscurità (che stranezza, anche mia madre ne è in grado...) e di esalare fiotti di acido micidiale per la pelle e per gli equipaggiamenti... Il combattimento è stato più lungo del previsto e ognuno di noi, anche i due nuovi arrivati, ha potuto dimostrare il suo valore sino a trionfare sulle empie creature. Sui loro petti era inciso un minaccioso simbolo: una Z.... [ok, lasciate che sia *io* a descrivervi questo combattimento ridicolo! Prima di tutto ci vuole la colonna sonora adatta, cioè il tema di Puzzle Bubble, assolutamente. Il combattimento è durato un sacco perchè abbiamo subito pensato: toh, due cuccioletti, ora ci divertiamo e li prendiamo pure per il culo...quando in realtà i piccoletti non solo scatafunchiavano acido a destra e a manca, ma a forza di mordere e artigliare facevano pure male. Quindi tutti quanti a tirargli colpetti poco convinti, a essere riempiti di blob, a curarsi e a dare i soliti due colpetti. Abbiamo anche fallito credo tutti i tiri salvezza per l'acido ed oramai eravamo ridotti tipo il Joker ma sempre a sottovalutare i due cosi, belli rilassati. E' stato quando il geomante si è beccato la terza secchiata d'acido in pieno volto e viticci che abbiamo pensato che era meglio darci una mossa. Poi erano deliranti i due dragobi che svolazzavano come piccioni coi più alti che saltellavano per spadarli... Shuly ha dato un'entusiasmante sbotto di eroismo estraendo per la prima volta la spada e cancellando l'oscurità dei draghi, salvo poi essere investita in pieno dal solito sputazzo e trovarsi con l'armatura sciolta e la spada imperterrita in mano, assolutamente inutile...a cosi abbattuti si è fatto il solito scempio delle zanne e Shuly si è messa a saltare sopra il cadavere di quello che le aveva fatto male...] Mentre curavo preoccupata i miei amici mi sono anche resa conto di non avere più niente addosso, tutto sciolto dall'acido, eccetto per fortuna i miei oggetti magici...per fortuna che la borsa misteriosa del piccolo Garret aveva un'armatura adatta a me e che Sebastian va in giro portandosi una curiosa collezione di camicie bianche con svolazzi...Hlondeth ha un ricco bazaar e sono riuscita a riacquistare un aspetto adatto a una sacerdotessa... E così qualcuno sa che siamo qui? Gli Zhentarim forse? dovremo muoverci più veloci, prendere il primo mercantile verso Arrabar e sparire nel Bosco di Chondal...da quando siamo a Hlondeth non ci sono stati più incidenti, a parte questi vissuti marinai che mi rivolgono occhiate lascive mentre scrivo appartata su un molo inattivo. Credo che i miei compagni stiano esplorando le bellezze locali, per quanto mi riguarda, è meglio che mi alzi da qui e vada a cercare un passaggio... Shulysstrae della Grande Foresta Silvia (ok l'ho scritta in fretta e non ho manco controllato gli errori...^_^)