Diario di Bordo 3

  • From: "Orphen" <dragoon10@xxxxxxxxx>
  • To: "Lano666" <lano666@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Tue, 11 Feb 2003 19:34:35 +0100

Ok, per oggi vi aspetta una cronaca più seria ed introspettiva, scritta
dalla mia chierica...


Ventiseiesimo giorno del mese di Elesias, Anno della Magia Selvaggia
Città di Iriaebor, Locanda della Bottiglia Stappata

Nella torre del malvagio necromante che ci siamo lasciati alle spalle
abbiamo rinvenuto oro, gioielli, armi. Tuttavia quel genere di beni non ha
mai destato i miei interessi ed inoltre dobbiamo ancora capire se abbiamo
trovato oggetti infusi di magia arcana: per questi motivi, al momento, ho
scelto per me solo alcuni bei fogli di pergamena e una boccetta
d'inchiostro. Nulla di magico, si intende, ho solo il desiderio di scrivere
una cronaca delle imprese del mio gruppo di amici, qualunque sia l'esito
finale. Del resto, questo è il momento ideale: mi trovo sola in una ridente
locanda della Città dalle Mille Torri, un gigantesco pavone che mostra la
sua ruota variopinta a tutti coloro che passano per la Strada e ne
adocchiano le mura. Mi mette a disagio, sostare in un posto così vasto e
frequentato e mi sconvolge l'avventatezza dei miei compagni che hanno deciso
questa sosta inutile. Forse hanno dimenticato l'urgenza e la segretezza
della nostra missione, la fiducia che gli Arpisti hanno riposto nelle nostre
mani.... io non volevo fermarmi qui, ci sono strane facce e mi sento
osservata, ma pare che tutti gli altri avessero urgenza di una boccata di
civiltà - cosa che non credo mi mancherà mai, per tutti i giorni che la dea
ancora mi concederà di vivere sino alla mia Ultima Danza in suo onore. I
piccoletti si sono lanciati per le vie cittadine a fare acquisti, Sebastian
è andato con loro. Con mia sorpresa anche quell'altezzoso mago elfico si è
dato a simili frivolezze: ha acquistato un nuovo libro per i suoi
incantesimi. Che cosa fragile, la magia arcana, affidata alla sottile
pergamena e alla memoria dei suoi usufruitori... anche se il nostro piccolo
amico, Lotro, sembra possedere la magia nel sangue e non lo vedo mai
studiare con fare pensoso..ho già conosciuto personaggi simili, si intende,
e nutro anche una certa stima per questa forma istintiva e primordiale di
magia. Certo, costoro non godranno mai della benevolenza e della grazia che
gli dei concedono ai loro servitori, ma dare a tutti un'idea di cosa questo
significhi sarà compito mio, in tutti i miei viaggi. Ma sto divagando,
quando desidero scrivere di ciò che ci è accaduto da quando il povero Kranz
ci ha lasciati in quella triste radura.
Il giorno dopo l'agguato siamo ripartiti verso Corm Op, con il corpo di
Kranz sul nostro unico cavallo. Purtroppo la cittadina non era proprio ciò
che ci aspettavamo: un piccolo agglomerato di casette di contadini, con
un'unica bottega e una locanda scalcinata. Nessun culto viene officiato a
Corm Op, così è toccato a me occuparmi della cerimonia funebre nel piccolo
cimitero cittadino. Gli abbiamo tributato tutti gli onori terreni che i
nostri tesori potessero comprare e, ancora addolorati, abbiamo lasciato il
villaggio con tre nuovi cavalli per muoverci più rapidamente. La dimora di
Sybill sembra ancora lontanissima sulla mappa e noi rechiamo il peso di un
prezioso artefatto che prima o poi temo qualcuno verrà a reclamare. Lungo la
strada abbiamo incrociato dei sinistri cavalieri avvolti in un mantello
verde e Lotro potrebbe giurare che uno di loro ci ha studiati con
attenzione... come non mi piace tutto questo, dobbiamo muoverci più in
fretta, anche dopo il tramonto. La fama di questi luoghi è di essere un
frequentato crocevia di carovane Zhent e questo non può che metterci ancora
più a disagio. Decidiamo di non avvicinarci nemmeno alla città di Darkhold
per via del suo nome sinistro, ma in realtà ci stiamo affidando al nostro
istinto, perchè nessuno di noi è mai stato da queste parti. Facciamo solo
una breve sosta in un altro villaggio più grande per acquistare provviste e
foraggio per i cavalli del fabbro di Corm Op, che ci stanno servendo bene,
soprattutto il più giovane che monto io, con il piccolo Lotro davanti.
L'elfo continua a usare il suo cavallo bianco, mentre Sebastian cavalca
insieme a Garret. Questo ci permette di avere un cavallo libero per gli
equipaggiamenti più ingombranti, e così viaggiamo agilmente. La locanda del
villaggio, che pullula di chierici del dio Helm, non è cara ma è
confortevole e può persino fornirci il lusso di un bagno caldo. La nostra
breve sosta sarebbe passata anche più inosservata se quell'incosciente di
Garret non avesse tentato di svaligiare nottetempo la pasticceria locale,
goloso com'è di "dolcetti", così li chiama lui. Purtroppo è così piccolo e
sembra un bambino innocente....non ho avuto il cuore di sgridarlo come
meritava, tanto più che non ha rubato nulla alla fine, ma ha aspettato il
giorno dopo per fare i suoi acquisti onestamente. La sua borsa magica
comincia ad avere un'aria preoccupante...è come se stesse per esplodere, da
quanti sono gli oggetti preziosi e le cianfrusaglie di cui l'ha riempita.
Prima o poi gli faremo vuotare il sacco, come si suol dire, non possiamo più
viaggiare producendo un continuo sferragliare di piatti e posate. Non è
decoroso, e noi *dovremmo* viaggiare in segreto. Il nostro viaggio è
proseguito verso sud, lungo la Strada. Non ci è successo più niente di
intressante - nè di allarmante, per fortuna - sinchè non siamo giunti in
questa gigantesca città chiassosa e senza che potessi ribattere mi sono
trovata in questa locanda dal nome malfamato e dai molti avventori. Sono
sempre più preoccupata, i miei compagni sembrano così sprovveduti!! Basta
pensare che ieri sera hanno attirato l'attenzione di tutti mangiando ognuno
come quattro uomini robusti e ubriacandosi. Io mi sono subito ritirata in
camera. I miei amici non sembrano intenzionati a partire prima di un paio di
giorni. Da questa mattina si stanno divertendo a vendere i tesori del
necromante in giro per la città. Gli dei sanno dove ci condurrà
quest'imprudenza.
Devo uscire in città ad acquistare altro inchiostro. Chissà che non riesca a
trovare qualcosa di utile in questo posto rumoroso e vanesio, dove nessuno
sembra apprezzare la grazia del chiaro di luna, dl silenzio, della danza e
di altre cose delicate che mi deliziavano il cuore nella Grande Foresta.
Credo che andrò a cercare un libro che mi aiuti a mescere pozioni per
aiutare i miei giovani amici nelle battaglie che senz'altro ci aspettano,
anche se mi sembra un incarico ancora al di sopra della mia portata.
Che la Vergine Oscura ci accompagni.

Shulystraee dell Grande Foresta



Ps: Si insomma ora sono io Silvia a scrivere...l'unica cosa veramente
delirante della sessione di viaggio è stata portcarci appresso per un po' un
cavallo con sopra un nano imbalsamato dal mio incantesimo tipo statua
equestre...abbiamo lasciato il cavallo così nella stalla per un bel po',
prima di ricordarci del povero Kranz. Quei rattosi degli altri volevano pure
sciacallare il cadavere, ma li ho minacciati dicendo che il cadavere si
sarebbe riaperto in due se lo avessero smanuzzato troppo....tutto questo per
non citare le continue citazioni del film della compagnia dell'anello, che
sbucano come funghi...
Byez, a martedì!


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