[film] Carlito's Way

  • From: Lo'oRiS il Kabukimono <looris@xxxxxx>
  • To: Lano666 <lano666@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Mon, 29 Sep 2003 17:40:27 +0200

È già fastidioso dover vedere un film in due sessioni, a una settimana o più
di distanza - immagina doverne fare una recensione :/


Ad ogni modo film bellissimo, sotto quasi tutti gli aspetti. L'atmosfera,
creata benissimo, la storia interessante fin dall'inizio.

I personaggi ognuno con i suoi difetti, i protagonisti vengono ben
approfonditi con l'avanzare del racconto, e sono resi anche benissimo i
personaggi di fondo, di cui conosciamo soltanto determinati tratti: in pratica
vediamo tutti come appaiono nell'ottica di Carlito.

s

p

o

i

l

e

r

nota: se tagliate le righe di spoiler nella risposta, aggiungete la tag
[spoiler] nel subject ;)

I personaggi coglioni, specie se protagonisti, non li sopporto. Gente che crea
un sacco di casini perchè fa delle cazzate. Ecco, questo NON È un caso del
genere: Carlito fa un sacco di errori fatali, e spesso si salva di culo,
tuttavia sembra (è) quasi trascinato in tutto ciò che gli accade, insomma ha
sempre la possibilità di scegliere se fare la cazzata oppure no, ma allo
stesso tempo appaiono mille ragioni per cui la scelta che fa (quasi sempre
quella illegale che creerà problemi) pare inevitabile.

L'errore che commette più spesso è di fidarsi. Si fida sempre di gente che
alla fine lo tradirà, decide di ricambiare i favori ad un "amico" che faceva
con lui il doppio gioco, ed a cui va la colpa maggiore del suo fallimento
finale.

Mai fidarsi! Sonny (in Bronx) non si fidava di nessuno e per questo ha vissuto
più a lungo, ed ha pure salvato la vita al ragazzo :)
E se invece di qualcuno ti vuoi fidare... beh io non sceglierei certo un
cocainomane psicopatico -_-'


Un piccolo appunto di poca importanza riguardo alla fuga finale: ho notato che
appena Carlito entra in metropolitana, avrebbe avuto una o due occasioni di
sfuggire agli inseguitori, pur perdendo la metro.
1) non salire sul mezzo, ma entrare a piedi nella galleria: li aveva
distanziati abbastanza da non essere notato, e non avrebbero mai pensato di
trovarlo lì;
2) una volta sulla metro, quando passa tra un vagone e l'altro si era visto -
non troppo chiaramente - che da lì era possibile buttarsi giù dal mezzo.
Certo, era rischioso, ma a treno ancora fermo o quasi non lo era neanche più
di tanto.


L'unica cosa che proprio non mi è piaciuta del film, è stata la differenza
inizio/fine: il film inizia con Carlito, a cui hanno appena sparato, in
barella, che pensa. Una frase poco prima di iniziare il flashback è "State
tranquilli: ho un cuore che non molla mai; non sono ancora pronto a fare
fagotto."

Ora, con una frase del genere a inizio film uno pensa "Durante il film o alla
fine il flashback finisce e lui non muore - l'ha detto! - e poi succederà
qualcosa". Appena finisce il flashback, riprendendo esattamente dove si era
interrotto, dice "Eh, no, scusa, mi sono sbagliato, ora muoio".

:|

In questo proprio non l'ho capito il regista... cosa voleva fare? A tutti i
costi un finale a sorpresa? Gli sparano, muore. Ma che sorpresa è??? Non
capisco davvero l'utilità di una scena così :|

Un po' come se in Moulin Rouge, dopo che il film inizia dicendo "Satin è
morta", alla fine la vedessi accanto a lui il quale dice "Scherzavo, è ancora
viva":|


Invece - sempre riguardo al finale - davvero OTTIMO l'arrivo del mafioso del
Bronx che aveva giurato che Carlito si sarebbe pentito di averlo lasciato in
vita.


Altro?

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