Mailing List del Fortunae LUG ============================= -----Messaggio Originale----- Da: "Romano Romano" <blueraven@xxxxxxxxx> > > Fammi capire: il notaio ci faceva TUTTO con 500 carte o quelle erano solo le > sue competenze, a cui si va ad aggiungere carta bollata, copie etc. etc.? Mi sa che sono solo le sue competenze... Hei Raga questa mail è un pò lunga... ma riporto un estratto delle FAQ sulla costituzione e gestione di una associazione senza scopo di lucro... Alla fine di ogni domanda ci potrebbe essere un mio commento... non sarebbe male che ognuno di noi ne prendesse visione per capire meglio la legislazione che stà dietro alle associazione, ed eventualmente discutere per comprendere meglio... La versione integrale è consultabile all indirizzo http://www.citinv.it/associazioni/FAQ/faqgener.htm ---------------------------------------------------------------------------- Quali sono gli elementi necessari per costituire un'associazione Generiche? E' sufficiente riunire in modo stabile un gruppo di persone con uno scopo di natura ideale (e non economico) ben definito; questa condizione già di per sè costituisce un'associazione. Non esiste un limite minimo di persone che possono formare un'associazione, possono essere anche due . La costituzione di un'associazione può quindi avvenire anche in forma di accordo orale. Questo tipo di formula preclude però ogni tipo di passo successivo; essa non potrà svolgere nessun genere di attività a pagamento (tranne l'iscrizione dei soci), né accedere alle agevolazioni e/o contributi pubblici, né iscriversi ai registri delle Organizzazioni di Volontariato, ecc. Molti vantaggi di tipo fiscale si hanno a patto di avere l'atto costitutivo o lo statuto redatti nella forma di atto pubblico e/o della scrittura privata autenticata e/o registrata. Molte altre informazioni possono essere trovate p. es. nel sito http://www.abconsul.it/. ---------------------------------------------------------------------------- Come si costituisce in forma scritta? E' necessario scrivere un Contratto di Associazione; se il documento viene redatto con la supervisione di un notaio ed è da questi registrato presso l'Ufficio del Registro | SU viene detto atto pubblico, se invece è redatto dai soci è un atto privato, che può essere registrato o meno e le cui firme possono essere eventualmente autenticate da un notaio. Il Contratto di Associazione spesso si scompone materialmente in 2 documenti che però giuridicamente costituiscono un atto unitario, e sono: un Atto Costitutivo uno Statuto Molte associazioni registrano solo un generico atto costitutivo contenente i sopracitati elementi essenziali e rimandano a successivi accordi l'elaborazione di uno Statuto dettagliato. Per registrare ciascun atto servono 2 copie (una terza copia è facoltativa: 1 copia resta al Registro le altre vengono restituite), 2 marche da bollo (*nota) da 20.000 Lire e 200.000 Lire di costi di registrazione. (cfr Imposta di Registro DPR 131/86) Una copia la tiene l'Ufficio del Registro e 2, bollate e registrate, vengono restituite all'associazione. (*nota) Secondo la legge i fogli su cui scrivere l'atto DEVONO essere fogli di protocollo (A3 piegato a metà) di 4 pagine, ogni pagina DEVE avere 25 righe, e in ogni riga DEVONO stare tot sillabe, i margini non devono essere superati ecc. Nell'era del computer e delle stampanti, gli ufficiali giudiziari si regolano facendo pagare una marca da bollo ogni 4 pagine A4 (cioè per 5 pagine servono 2 marche da bollo), e verificando a occhio che i margini siano più o meno giusti e che il font non sia troppo piccolo. Alcune persone si sono viste rifiutare il foglio perchè andava riscritto con font più largo. Le #[Tino] - Hei Lorenzo tornano i conti? ---------------------------------------------------------------------------- Che differenza c'è tra la scrittura privata e quella pubblica? Come abbiamo detto, se la costituzione avviene sotto la supervisione di un notaio e l'atto viene registrato, essa ha pubblica fede ed è denominata atto pubblico, altrimenti è una scrittura in forma privata. La scrittura privata, secondo il codice civile, vincola i firmatari e vale nei confronti di terzi fintanto che i firmatari riconoscono la propria firma. Per evitare scherzi da parte dei firmatari si ricorre all'atto pubblico, che prevede l'autentica delle firme dal notaio (il quale autenticando le firme certifica anche la coerenza e la conformità dell'atto con la legge) e la registrazione. La differenza materiale sta innanzitutto nei costi: il notaio costa circa 500.000 lire. La differenza sostanziale sta nel fatto che solo con un atto pubblico è possibile, in futuro, chiedere il Riconoscimento e diventare quindi Persona Giuridica. #[Tino] - Se ci fidiamo l'uno dell'altro, e se il nostro presidente non si compra una Mercedes a nome dell'associazione # la forma scritta privata registrata penso che potrebbe bastare.... ---------------------------------------------------------------------------- A cosa serve registrarsi all'Ufficio del Registro? In primo luogo, secondo l'art. 2704 del Codice Civile la scrittura privata (cioè non autenticata dal notaio) - che, come scritto negli artt. precedenti, può essere imposta a terzi, mentre ai firmatari solo finché essi ammettono la loro firma - non ha nessuna possibilità di essere imposta a terzi per quanto riguarda la data, a meno che la scrittura non sia stata registrata, e in quel caso vale come data la data di registrazione. #[Tino] - Quindi se siamo il primo LUG di Fano è comprovabile dalla registrazione presso l'ufficio del registro. Nel caso di una associazione la registrazione di una scrittura privata non autenticata serve non tanto per vincolare i soci (per quello servirebbe l'autentica della firma) ma piuttosto per evitare che un estraneo si appropri del nome e del simbolo dell'associazione. #[Tino] - Un "estraneo" si potrebbe appropriare del nome e del simbolo della nostra associazione? In secondo luogo, le associazioni politiche, sindacali, di categoria, religiose, assistenziali, culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale e di formazione extra-scolastica possono svolgere attività a pagamento verso i propri soci senza che tali attività siano considerate commerciali, ma solo se lo statuto o atto costitutivo è redatto sotto forma di atto pubblico e/o scrittura privata autenticata e/o scrittura privata non autenticata ma registrata. #[Tino] - Quindi una scrittura privata registrata in questo caso ha lo stesso valore dell'atto del notaio. ---------------------------------------------------------------------------- L'associazione può avere un Codice Fiscale? A cosa serve? Certamente, se è stata costituita in forma scritta (registrata o meno). E' necessario dare comunicazione all'Ufficio delle Imposte Dirette | SUdell'avvenuta "nascita" di questo nuovo soggetto. Questi rilascerà un codice fiscale. E' possibile ottenere il CF anche senza essere registrati all'Ufficio del Registro | SU. Avere il CF non significa essere una Persona Giuridica e non obbliga alla compilazione della dichiarazione dei redditi!! A cosa serve Il CF è indispensabile per: acquistare beni con fattura; intestare all'associazione beni immobili (tramite il suo rappresentante legale); stipulare contratti di locazione; richiedere contributi e/o rimborsi spese a istituzioni; erogare compensi; versare ritenute d'acconto; compilare dichiarazioni fiscali sia proprie (modello UNICO) che per dipendenti (modd. 101, 102); percepire dividendi; esercitare attività commerciali abituali; sfruttare la clausola del TUIR secondo cui puoi chiedere un corrispettivo per un servizio che non diventa attività commerciale se il corrispettivo non supera i costi vivi: non compi attività commerciali, non fai l'UNICO, ma devi documentare i costi con le fatture, e per avere le fatture devi avere il C.F. Se non fai nulla di tutto ciò il C.F. puoi non chiederlo. Secondo [GuidaENC] è necessario richiederlo dopo la costituzione. #[Tino] - Ecco cosa possiamo fare con il codice fiscale, quindi potrebbe bastare al posto della Partita IVA ---------------------------------------------------------------------------- A cosa serve e come si ottiene il Codice Contribuente? Se si vogliono pagare collaboratori (siano essi dipendenti o autonomi, abituali o occasionali) serve, oltre al codice fiscale, anche il Codice Contribuente; Per ottenerlo basta la forma scritta, non chiedono nè atto pubblico nè registrazione, è gratis, lo dà l'Esattoria Comunale. ---------------------------------------------------------------------------- A cosa serve e come si ottiene la partita IVA? La partita IVA è necessaria solo se si svolge attività commerciale abituale (dpr 633/72 art 1 e 5). Non è necessaria per alcune attività escluse dal campo di applicazione dell'imposta: norma generale: le attività commerciali occasionali: l'occasionalità dell'attività non è definita per legge infatti esistono numerosissimi contenziosi. tutti gli enti non commerciali: i fondi pervenuti a seguito di raccolte pubbliche occasionali, anche mediante offerte di beni di modico valore o di servizi ai sovventori, in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione (che sono esclusi da qualsiasi altro tributo e non concorrono al reddito: vedi anche alla FAQ 31); tutti gli enti non commerciali: i contributi corrisposti da amministrazioni pubbliche per lo svolgimento convenzionato o in regime di accreditamento di attività aventi finalità sociali esercitate in conformità ai fini istituzionali (che sono esclusi da qualsiasi altro tributo e non concorrono al reddito: vedi anche alla FAQ 31); associazioni politiche, sindacali e di categoria, religiose, assistenziali, culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale e di formazione extra-scolastica della persona (che rispettano certe clausole): attività istituzionali effettuate a pagamento nei confronti degli associati (che non concorrono neanche al reddito: vedi anche alla FAQ 31); associazioni politiche, sindacali e di categoria, religiose, assistenziali, culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale e di formazione extra-scolastica della persona (che rispettano certe clausole): cessioni anche a terzi di proprie pubblicazioni cedute prevalentemente agli associati (che non concorrono neanche al reddito: vedi anche alla FAQ 31); Una cosa è certa, se si è in possesso di partita IVA si diventa automaticamente un soggetto che esercita attività commerciale abituale, e si è costretti ad applicare la normativa IVA per qualsiasi prestazione di tipo commerciale, anche se effettuata una volta sola. Come si ottiene: fare domanda all'Ufficio IVA | SU con il modulo AA7/6 ... aspetto integrazioni. Chi possiede P. IVA deve aprire un Conto Fiscale (cfr. DM 567/93; L 413/91 art78) Per le organizzazioni di volontariato, la circolare n. 217/E del Ministero delle Finanze del 30 novembre 2000 ha chiarito che: tutte le operazioni anche a pagamento effettuate dalle O.d.V. sono escluse dal campo di applicazione dell'IVA; l'acquisto di beni mobili registrati quali ambulanze, elicotteri o natanti di soccorso che lo stesso Ministero, con la circolare n. 3 del 25 febbraio 1992, aveva definito come escluso dal campo di applicazione IVA è invece sottoposto all'IVA come qualsiasi altro acquisto. #[Tino] - Mi sa che la Partita IVA non ci serve... ---------------------------------------------------------------------------- Può accettare donazioni? Cosa sono le donazioni di modico valore? Premettiamo che il codice civile definisce la donazione come un atto con il quale il donante arricchisce chi riceve per spirito di liberalità, e che la liberalità è una donazione. I sinonimi che si incontrano nella normativa sono: erogazioni liberali, oblazioni, offerte libere. Un associazione non riconosciuta può accettare solo donazioni (somme in denaro o altri beni mobili) di modico valore. Il modico valore del bene donato si valuta soprattutto in rapporto alle condizioni economiche del donante [Codice Civile art 783], in questa figura possono quindi rientrare anche notevoli somme di denaro se il donante è una persona facoltosa. Il modico valore deve essere comunque inferiore a 10 Milioni di Lire: questa è una nostra interpretazione del TU sulle donazioni (tariffa annessa al D.Lgs. 346/90) perche corrisponde alla cifra per la quale il ricevente non deve pagare tasse. Se la donazione supera i 10 MLit l'associazione dovrà chiedere il riconoscimento (l'associazione riconosciuta può accettare qualunque tipo di donazione), oppure essere una Org. di Volontariato, ONG o una ONLUS. Il soggetto che fa una donazione non può inserire la somma nella Dichiarazione dei Redditi come "costi sostenuti" (per pagare meno tasse), cosa viceversa possibile se si trattasse di una "sponsorizzazione". Può però detrarla dal reddito se l'associazione ricevente rientra in alcune ben determinate categorie (ONG, OdV e ONLUS, Ente religioso, associazioni culturali riconosciute che operano nel campo dei Beni Culturali, ecc.). #[Tino] - Questa non l'ho letta... quindi lascio a voi ogni commento :-) ---------------------------------------------------------------------------- Quali sono gli obblighi da espletare dopo il rinnovo delle cariche (Presidente ecc..)? In un associazione non riconosciuta, dotata di Codice Fiscale, l'elezione di un nuovo Presidente deve essere comunicato all'Ufficio delle Imposte Dirette | SU, che provvede a modificare i dati del rappresentante (senza alcuna spesa) inseriti nel fogliettino blu del Codice Fiscale. In generale se cambia qualcosa (sede, presidente ecc.) il CF va corretto, e il discorso vale anche per la registrazione che va rifatta se l'atto registrato viene modificato. #[Tino] - Capito Presidente Romano... ;-) ---------------------------------------------------------------------------- Quali sono i libri sociali/contabili obbligatori? Devono essere vidimati? Nessuno. Le associazioni non sono obbligate a tenere i verbali né durante le assemblee né tantomeno durante le riunioni del Consiglio Direttivo. Anche se sarebbe una buona cosa farlo. Lo stesso si può dire anche per il registro dei soci e gli altri libri sociali e contabili. Le cose cambiano se l'associazione svolge attività commerciali occasionali oppure raccolte pubbliche occasionali di fondi tramite offerte libere o anche offerte di beni e servizi di modico valore; per questi due casi vedi alla FAQ relativa alle attività occasionali. Se poi l'associazione svolge attività commerciali abituali, allora la disciplina è diversa a seconda del tipo di associazione e del volume dei proventi: ---------------------------------------------------------------------------- Saluti Tino - Stefano Sia lodato Linus Torvalds!