«Scordate il Polo tecnologico» Marco Benedetti risponde picche alla richiesta del C10 LA GRANDE DELUSIONE ROVERETO. Per quanto riguarda l'assessore provinciale Benedetti, la Vallagarina può scordarsi il polo tecnologico, che sarebbe preferibile fare a Trento. L'assessore all'industria ci ha girato un po' attorno, ieri sera, di fronte ai sindaci del C10 e ai consiglieri comprensoriali, ma il messaggio è arrivato forte e chiaro: il polo tecnologico è meglio farlo nel capoluogo perché non ci si può permettere di aspettare che l'ex Alumetal venga ristrutturata. Ha suggerito invece che la cadente Montecatini ospiti offerte ludiche e alberghiere per sfruttare il passaggio dell'autostrada. Benedetti ha così risposto alla domanda diretta che il coordinatore dei sindaci, Maffei, a nome di tutti i colleghi lagarini aveva posto ai delegati provinciali. E anche Remo Andreolli, assessore al lavoro, non è stato meno tenero con i comuni lagarini, i quali avevano chiesto un riequilibrio delle risorse che la Provincia gira più volentieri al nord del Trentino che al sud industrializzato. Andreolli ha ribattuto che la Vallagarina gode di tutte le attenzioni e che più di un riequilibrio c'è bisogno di un consolidamento. «Smettetela di lamentarvi», era il messaggio implicito. Al termine dell'assemblea, insomma, i sindaci sono usciti un po' con le ossa rotte. Se l'assessore Andreolli ha usato un po' di tatto, Benedetti come è sua consuetudine è andato diretto al bersaglio. «Stiamo attenti - ha detto - a buttarci a capofitto sulla new economy. E' vero, noi ci crediamo e ci investiamo, ma dobbiamo anche valutare se quest'accelerazione può essere assorbita dal nostro territorio. Rischiamo di creare aziende che assorbano i nostri laureati, e poi ci accorgiamo che non ce ne sono. Per un'azienda ad alta tecnologia pronta ad assumere cento persone si sono presentati solo sei laureati al corso. Dobbiamo dunque muoverci con cautela e pensare anche a chi non è laureato, a chi deve lavorare per arrotondare lo stipendio. Non dobbiamo inventare nulla, ma guardarci attorno e imparare da chi s'è mosso prima di noi». Sulla questione della formazione, invece, si sono trovati tutti d'accordo.' necessario che scuola e impresa si avvicinino di più affinché domanda ed offerta possano coincidere. «Purtroppo però - aggiunge Benedetti - consideriamo ancora la formazione come una voce di bilancio che rientra nella spesa corrente. E invece dovrebbe essere un investimento da calibrare sulle necessità e sulle reali esigenze». E un'ultima frecciata di Benedetti è per il sindacato: «Per uno sviluppo del Trentino è necessario che il sindacato si ammorbidisca un po'». Per (de)iscriversi spedire un messaggio con SOGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:dumbo-request@xxxxxxxxxxxxx HomePage/Archivio lista //www.freelists.org/cgi-bin/list?list_id=dumbo