Radio scatto' verso l'entrata del locale seguendo Carlos, subito prima di
notare Logan fare fuoco su quei ninja in avvicinamento. La corsa verso
l'entrata del locale si stoppo' davanti a quel murales...quel maledetto
murales, l'unico cosa che le rimaneva di lei....insieme ai molari bastardi
di Tanaka che teneva legati al collo. Lo schifo sulle pareti era molto ma
non da nascondere gli schizzi di sangue ormai stampati sulle parete ruvida
vicino l'entrata....sangue dei perdenti dell'Arena del locale dove si
allenavano i solitari....e sicuro da qualche parte c'era anche il suo
sangue.
L'esplosione dietro di loro aveva illuminato e reso ancora piu evidente
quanta merda c'era attorno....e non solo quella organica che gia dalla
meta' della puzza dava l'idea...se organico si puo' chiamare il fluido
partorito dal culo dei mutanti di zona....la merda peggiore era quella che
stava arrivando da dietro, e tutta insieme!
Spari a raffica da dietro, rumori di qualcosa che brucia, grida e gente in
fuga....qualcun'altro aveva un conto in sospeso con quei ninja...Da li dove
era lui non vedeva piu Logan, ma in compenso comparve un altra vecchia
conoscenza...che dopo due secondi era gia steso al suolo....
"aiuto Carlos" chiese con la faccia stupita di qualcuno che era stato
colpito ma che ancora non aveva capito come...."Panama!" penso Radio, senza
dare troppa importanza al perche proprio tutte le sue conoscenze dal
passato si ritrovavano riunite li!
Il ricettatore fece fuoco sul cinese morente, usando la sua stessa
arma....mentre l'altro tipo che era dietro Carlos tento' di aiutare Panama
a rimettersi in piedi.
Non c'era proprio piu tempo...la cyberottica di Radio da li poteva
inquadrare solo due Ninja semi nascosti e riparati dietro le travi
accatastate in fondo al vicolo...
Davanti a lui, l'entrata del Cyberskizzo....e le due birre, si! Si giro'
solo per una raffica di confusione verso i ninja in fondo, poi prese Panama
dall'altro lato e lo trascino' dentro il buco....
[OFF] Presumo che carlos e Ice Panama entrino insieme a Radio, sempre che
quel famoso proiettile vagante.....
Il giorno 25 marzo 2016 11:58, Alessio Camponeschi <nesky@xxxxxx> ha
scritto:
Ice, correva riparandosi il volto. La visuale verso il Cyberskizzo era
libera e davanti a lui, Radio fermo a guardare i ninja e Carlos in corsa
verso il locale. Qualcuno spuntato più avanti iniziò a fare fuoco verso i
ninja, pazzo! La zona iniziava davvero a scaldarsi. D’improvviso davanti a
lui qualcuno si era tuffato al suolo gridando. Forse era stato colpito da
una pallottola ma aveva resistito ed in ginocchio si era messo a sparare
verso quello che ad Ice sembrava un cinese morto. In mezzo a quell’inferno
era difficile capire come stavano le cose. Con la sua fedele Malorian Ice
puntò la testa del nuovo arrivato, “come diceva il vechio adagio? Nel
dubbio tu spara…” ma la cyberottica pur nella frenesia del momento inquadrò
il volto di quel nuovo individuo che si era messo in mezzo alla sua strada,
e da qualche parte nel fondo della sua memoria avanzò una frase “me
recquerdo di te…” «Cazzo Panama, Maledetto ricettatore ruba contatti» urlò
verso di lui. Deviò leggermente la sua corsa per avvicinarsi al lui ed
aiutarlo a sollevarsi stando attento alla ferita. «Non so cosa cazzo ci fai
qui, me se vuoi rimanere vivo ti conviene metterti al riparo». Erano rari i
gesti di altruismo di Ice, spesso non sapeva nemmeno lui perché gli
salissero queste strane emozioni.
Il giorno 25 mar 2016 alle 11:11, Christian Licameli <
christian@xxxxxxxxxxxx> ha scritto:
La leggera vertigine del Sandevistan percuoteva i contorni del campo
visivo mentre compiva i movimenti,
e solo a terra, in caduta ammortizzata, capì che il terreno di quel
vicolo putrido non è il linoleum di una sporca palestra.
Per cui la rotazione sul fianco dopo l caduta gli fece guadagnare la
consapevolezza di riadattarsi allo schifo di Kalifornia City,
un Minami 10 afferrato in presa plastica e dulcis in fundo una
scheggia metallica nel costato, che nonostante il laccio osseo
muscolare faceva male come un sorso di whiskey d'imitazione in uno
stomaco vuoto con l'ulcera.
Lo sguardo di Carlos e di Master era fin troppo eloquente, ma si era
acceso un filo sottile, una miccia intrisa di adrenalina e
rabbia era ormai innescata, e il sorriso asimmetrico che si dipingeva
sul volto di Panama iniziava a deformarsi ancora di più.
Il brivido sulla schiena non era solo per il dolore, il sangue sulla
giacca di pelle si mescolava alla pioggia inquinata come i
suoi pensieri.
Rabbia, sangue, e pallottole. La le città rigurgita sempre.
"Vediamo se questo cazzo di Minami 10 funziona bene", in ginocchio
piegato su un fianco dal dolore, col fucile in braccio, la
faccia sporca, la giacca insanguinata, finalmente Panama spara. Dopo tre
anni, tatuaggi, insulti, traffici illeciti in galera, dopo
tutto ancora una volta. Spara.
On 25/03/2016 05:08, Cyb 01 wrote:
A. Esterno, vicino alla Yamamoto drive
Forse sparare e poi aspettare non e' stata l'idea del giorno, e non
passera' agli annali come "quella volta che il nostro eroe
sopravvise". Logan deglutisce. A fatica. mentre i ninja s'aprono a
ventaglio nascondendosi, come possono tra i bidoni, l'immondizia e il
buio del vicolo.
Come attratti da quella forza magnetica che e' la paura, e che tiporta
a cercare lo sguardo del compagno piu' vicino -chi e' stato guerra sa
cosa significa- Logan incrocia gl'occhi dell'altra persona che ha
sparato (OFF: mai incontrati prima?). In un sorriso macchiato di
pioggia, solitario pezzo d'umanita' su un viso di cemento, la paura fa
il suo rapido corso.Sta casualmente pensando la stessa cosa, circa la
meravigliosa idea di avere sparato ad un ninjia di una non meglio
identificata fratellanza, e poi essere rimasto li, a giocare con i
suoi genitali, e con le braccia tese in avanti...
B. Esterno vicolo vicino al Cyberskizzo
Panama aveva chiesto troppo, ed era stato accontentato, con un pezzo
di mtallo infilato in una spalla a quello che una volta gli aveva
detto qualcuno che aveva fregato "tutto ti torna indietro". No, non
c'entrava niente. era piuttosto "quando chiedi, devi essere anche
pronto alla risposta, specie se positiva". aveva intravisto nei fumi
spessi dei tombini un baluginio famigliare. e ci si era tuffato sopra
in presa plastica che nemmeno ai suoi tempi. Aveva afferrato al volo
il mitragliatore lasciato a terra dal cinese stramazzato (OFF: A TE LA
SCELTA DELL'ARMA, BASTA CHE SIA AUTOMATICA) e rotolando sulla spalla,
si era conficcato un pezzo di metallo di 6 dita nel costato, sotto la
sapola. Ci mise un po' a realizzare il dolore, di piu', poi, a capire
che era dolore vero e da dove proveniva. Alla fine aveva realizzato
che non era stato sparato. non che questo alleviasse la situazione,
facendo forza sil braccio per alzarsi cedette. "Car...los!!! aiutami!"
Mentre Radio era fermo sulla porta del Cyberskizzo, come ipnotizzato
da un'ombra che si spostava come un gatto tra i rifiuti, carlos si
giro' verso Panama Snake: "coglione". none ra sicuro ne di averlo
pensato, ne di averlo detto. Ma girandosi di scatto capi di averlo
sentito. Il cinese, uno dei tanti-fottuti-3-miliardi di cinesi
rottinculo della terra era li. era ANCORA li, la bocca insanguinata,
la pistola che s'alzava con la stessa velocita' del suo uccello ad un
soffio di vento dopo tre anni di galera.
Radio fece tre passi in avanti, varcando la soglia che tante volte fu
fatale ad amici e nemici. per la prima volta, pero', era armato.
Carlos senti friggere qualcosa e puzza di bruciato. Non era una cosa
buona nemmeno un po'...
C. Esterno, all'ingresso del vicolo sulla Hong Freng Road
L'esplosione non sembrava calmarsi, le fiamme stavano divorando i due
mezzi sotto l'AV corazzato e con loro il chiosco dei tacos. peccato,
li faceva buoni davvero, il vecchio Gonzles. O mescales. O Jorge. O
Juan. O Pedro. O come boiafaust si chiamava.
Dal veicolo corazzato Molok vide figure correre veloci verso il
locale. Se lo ricordava diverso. piu' bello, con tante belle moto
fuori. un po' piu' aperto, magari...
D. Interno del locale
Cyb segui' con lo sguardo l'ancheggiatura isterica di Domina che
afferrava la bottiglia e faceva una domanda che lo turbo': era una
bottiglia sprecata per bere o per farci una molotov? Insomma, non e'
che avesse proprio semrpe tenuto nelle bottiglie la roba che c'era
sull'etichetta... via, qualcosa doveva pure guadagnarci il bar e
insomma, quando uno e' ubriaco, tanto non s'accorge...
"ahem, Domina... se e' rimasta li, forse c'e' un motivo..." lo sentite
il ticchettio? ahem... "mi pare che fosse lantifurto". aveva la voce
che sferragliava piu' delle sue osse, mentre con un calcio rovesciava
il tavolo di solido legno e ci tirava dietro qeull[avvinazzata di
Pauline (ma come aveva fatto a sopravvivere, vendendo caramelle?)
---
mi mancano le azioni di un paio di voi, quindi aspetto che andiate
avanti in base allo scenario.
---
Ho ftto una bischerata ad iniziare cosi senza avere preparato la lista
dei giocatori come al solito, ma francamente non pensavo che avremmo
iniziato! sinceramente era solo un pezzo cosi, per dirvi ciao alla mia
maniera e magari scrivere qualche racconto ogni tanto... ma cacchio,
non credevo piu' che mi prendesse. e invece, sapete e' come quando
incontri il tuo primo grande amore, e magari, per caso, hai un piccolo
balzo al cuore, inizi a parlare, cosi, con semplicita, e lei ti
ascolta. ti ascolta. ti sorride, e ti ascolta. e ti sei accorto dopo
poco di essertela bevuta tutta. Ah, la cara vecchia bottiglia di
Moonshine!
cmq, sto elaborando la scheda di guioco (cioe' il luogo e la lista dei
giocatori/personaggi) cosi' da non perdere l'orientamento per quanto
riguarda il tempo passato mi sembra che il suggerimento di Luisa (ciao
Luisa chiunque tu sia, e non dirmi "cyyyyb abbiamo giocato insieme non
ti ricordi ero il tecnovagabondo!) di "5 anni" sia valido. per ora
ipotizziamo 3-5 anni. Io poi non so perche, ma cro carlos, il tuo
neuralware necessita manutenzione. Non meno del mio!
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