"Si, no, va bene!" riuscì a rispondere prendendo al volo lo zaino e facendo ciò
che le aveva chiesto/ordinato Domina, veloce, stranamente senza vomitare.
Non era lucidità la sua, non era nemmeno coraggio, era follia ed adrenalina.
Aveva ucciso un uomo? Si. Aveva paura ora? Si.
"Dannazione a te che mi hai cacciato in questo inferno!" maledì a bassa voce
borbottando Cyb mentre si muoveva veloce a raccogliere le cose e cacciarle
nello zaino.
Aveva ucciso un uomo lei? Lei che non avrebbe fatto male ad una mosca? Si, ma a
questo non poteva pensarci in quel momento, non doveva farsi schiacciare da
quell'immagine che non riusciva a togliere dagli occhi.
Dopo pochi instanti arrivò dietro a Domina e a Radio. Tremava e non riusciva a
smettere, ma non vomitò!
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Gio 21/4/16, jessica costanzini <jcostanzini@xxxxxxxxx> ha scritto:
Oggetto: [cpgold] Domina 23
A: "cpgold@xxxxxxxxxxxxxxxxx" <cpgold@xxxxxxxxxxxxxxxxx>
Data: Giovedì 21 Aprile 2016, 16:48
“E'
stato dolce...” disse Domina, ad Andrei un attimo prima
che Pauline decidesse
di dare i numeri."Dannazione!
Dannazione!
Qui rischiamo tutti la pelle a questo tizio non frega nulla
del
nostro culo peloso”Sangue
e materiale organico ora
decoravano
il bancone di quello che era stato il dolce reame
del sudicio. Le urla di Pauline evocarono in Domina la
sinistra
visione del fondoschiena dell'amica tappezzato da una
parrucca very
disco54
afro-style.
Immagine
che solo una sopraggiunta e provvidenziale nuova minaccia,
riuscì a
cancellare. le
tecno-lame di Domina si liberarono in un istante,
rilasciandole
dentro una sensazione di piacere sessuale intenso.
Forse
quell'analista
ci
aveva visto giusto quando le
disse che aveva sublimato l'invidia del pene
proiettandola sulle
lame. Forse avrebbe meritato una seconda seduta. Forse
avrebbe
meritato una fine diversa.Qualcosa,
un brivido nelle spina dorsale di Domina, lei in piedi
potente come
un lampo, bella come un fulmine, leggermente alterata per il
paragone
con miss Iowa si limito' a scuotere i capelli neri con
un gesto piu'
simile ad una risata di satana che ad una movenza felina:
"oppure
razziatori!" abbasso' il mento, fisso'
l'ingresso ed estrasse le
tecno-lame.
L'M16
era pronto a distribuire proiettili
come
fossero chicchi di riso a un
matrimonio,
il
rasoio monofilare friggeva sotto l'ultima falange
dell'indice mentre
il
rumore dei colpi di spranga, sulla serranda, scandivano
prepotenti
i secondi, accompagnando
il tempo dell'azione.
Domina
si rivolse
a Pauline, tirandole con un calcio un vecchio zaino
abbandonato in un
angolo e, approfittando dei suoi ultimi sprazzi di
lucidità, le ordinò : “Pauline, veloce e poche cazzate!
Sotto al bancone, kit del
pronto soccorso, dermi e tutto quello che può servire.”
Poi
intercettò Radio che aveva già trovato le chiavi:
“Potrebbe
esserci una porta sul retro”.