Tutto stava andando bene, nessuno li aveva notati, erano riusciti a farla
franca e ora avrebbero aspettato il momento più opportuno per sgattaiolare
fuori e tornare alla piramide, quando ad un tratto Ice notò uno strano sorriso
psicopatico sulla faccia di Logan. Fece appena a tempo a dire “Logan non…” che
Logan iniziò a tirare granate nemmeno fosse il giorno del ringraziamento, il 4
luglio, natale, hanukkah o qualunque merda di festa qualcuno avesse mai
festeggiato. Da quel momento in poi Ice non aveva capito molto dell’accaduto.
Dopo i primi 15 minuti di fuga tra le costruzioni prima e nel fitto della
foresta dopo il raggionamento di solito lucido di Ice si era annebbiato, dopo
20 nemmeno l’adrenalina permetteva di ignorare il dolore alle gambe e dopo 30
minuti di Ice c’era rimasto solo lo spirito di conservazione di cosciente.
«La squadra… Logan… la squadra» gridò Ice mentre correva a zig zag per schivare
gli eventuali colpi sparati da dietro «Ce l’hanno fatta… ad… arrivare… da noi
vivi, ora… cerchiamo di rimanerci noi» proseguì mentre cercava un riparo dietro
il quale sistemarsi in attesa che Radio, Domina, e Puppet facessero da
cavalleria.
Il giorno 27 apr 2016, alle ore 04:12, Cyb 01 <capitan.ls72@xxxxxxxxx> ha
scritto:
Piramide
la collina verde si stagliava contro un'alba metallica, velata dalla pioggia,
coperta di una pesante tristezza.
la notte era passata rapida viaggiando su un sentiero che l'ultimo militare,
senza troppo dovere calcare la mano, aveva ricevalto su una mappa.
Beh, in effetti, per farlo parlare in un ottimo inglese senza interruzioni,
lamenti, bestemmie e minacce, Puppet aveva premuto il suo ditone su ciascuno
ed in ciascuno dei buchi recentamente aperti, minacciando di passare a quelli
offerti da madre natura.
Aveva funzionato. E generosamente aveva aperto l'armadietto delle radio e
regalato il suo bel telefono cellulare della MotoNok a Puppet, ora goliardici
amici di scherzi e giochi.
Il militare aveva parlato di interessanti aperture lungo un sentiero sterrato
ma ben tenuto per la maggior parte del tragitto, pioggia a parte, offerto le
simpatiche chiavi di un vecchio, molto efficace hummvee coperto perche' le
signore potssero rifarsi la messa in piega al caldo e all'asciutto,
generosamente offerto le razioni ancora non consumate, spiegato l'ubicazione
delle simpatiche tesla.
Molto cooperativo, gli era anche stata offerta una sigaretta.
Poi Puppets gli aveva sparato in mezzo agli occhi, e aveva recuperato la
sigaretta, non ancora accessa.
La piramide era una collina coperta di giungla, ma dalla loro posizione era
inconfondibile. Alla sua base moltissimi massi e statue antiche erano ancora
visibili, parzialmente. D'altronde il punto sulla mappa era quello.
Il fumo nero era del tutto estinto dalla pioggia. Ma scrutando il costone
orientale, il relitto dell'elicottero era evidente.
Domina fu la prima, nasconsta nel suo delirio di onnipotenza interiore,
credendosi improvvisamente la Trista Mietitrice, a sparare davanti a se'.
Fece centro. Si senti' felice. guardo' Pauline, ora scossa, ora apatica.
Sorrise sadicamente: "Netty, Rosso. Gioca coi birilli."
Netty si alzo' da dietro la gorssa testa di serpente di roccia grigia
macchiata di muffa e scarico' sei colpi davanti a se'. Probabilmente manco'
quasi tutto a parte le foglie e qualcosa - o qualcuno che grido' secco e
soffocato il nome di sua madre.
Radio con l'Arasaka in mano era appostato su in cima, con Panama. Aveva fatto
fuori dermi, sigarette e morfina in un frullato di tequila che avrebbe
rimesso in piedi anche l'uccello di suo nonno. Ok, magari la mira non era
perfetta, ma la sensazione omicida era molto netta. Piacevole. E la schiena
di Radio era... bella. Anche il retro del collo. passo' la lingua sulle
labbra, bagnate di pioggia e bava.
Puppets era rimasto appartato. Era ancora piu' letale da vicino. Armato e
cattivo, voleva prenderli dal fianco, era con Andrey, vicino all Humvee ben
camuffato.
fecero fuoco, insieme, falcidiando il fianco degli attaccanti.
Non avevano idea di chi fossero, ma erano armati, stavano avanzando nella
loro direzione, e sinceramente ne avevano pieni i coglioni di gente tra i
piedi. Comunque come fece notare Andrey, i due davanti che correvano a gambe
levate erano certamente Ice e Logan. urlavano cosi forte "dai! corr! veloce!"
che li stavano ascoltando anche da citta' del messico.
Ice aveva gia' il fiatone... "gia'", dopo mezzora di fuga nella giungla.
Logan reggeva bene. Correva, si fermava, si inginocchiava sparava a due degli
altri, ricominciava a correre.
la loro rocambolesca fuga era iniziata quando gli omini di logan avevano
disobbedito agli ordini e iniziato a lanciare granate qua e la. Logan non
c'entrava niente, lui voleva solo organizzare la festa del paese per San
Cristobal, coi mortaretti. Quelli aveva, quelli lanciava. era cosi', per fare
amicizia. capi' la cazzata solo dopo essersi ripreso dallo stato di
annebbiamento che lo aveva colpito. A quel punto aveva deciso di seguire
l'invito di ice, educato e su carta intestata RSVP "leviamoci dal cazzo, via,
via via, quello e' un mezzo corazzato!" e tuffandosi dalla porta sul retro
s'erano ritrovati con un opugno di corporativi dietro e rivoluziionari
davanti pronti a fargli la festa (del patrono, di natale e pasqua). si erano
trovati in mezzo ad una incursione, nata da mille equivoci: la squadra di
Allegria somparsa, un elicottero caduto, colpi ed esplosioni qua e la' ed una
intera rivoluzione a fare da scenario.
Erano riusciti a falcidiare i primi rivoluzionari che stavano aprendo il
fuoco (in questi casi, meglio sparare e poi chiedere. Avevano visto, i
rivoluzionari, scappare fuori da una struttura corporativa due tizi armati...
e che potevano pensare mai, poveretti?)
I 6 videro dunque Ice e Logan sbucare fuori dalla giungla albeggiante i due
improbabili amici, braccati da ogni lato da corporativi della SSP, Militari e
Rivoluzionari.
NDG
via cosi si passa al passaggio successivo!