L’adrenalina artificiale pompata dall’amplificatore ormai era svanita dando il
solito senso di nausea e depressione, ma non era il momento di pensarci. Radio
sosteneva l’altro lato del compagno e faceva strada a passo sicuro. Ice sapeva
che da fuori il suo viso squadrato ed impassibile non avrebbe tradito le sue
emozioni ma avrebbe voluto avanzare con la stessa sicurezza del solitario. Si
muoveva a suo agio nelle fetide spire dei trafficanti, godeva ad infiltrarsi
nelle organizzazioni ed a fregarle dall’interno, ma stare tra AV esplosi e
ninja non era il suo terreno ideale. Radio disse qualcosa di sarcastico che si
perse nei pensieri di Ice e sperava non fosse rivolta a lui. Poi varcarono le
porte del locale… “SBBBBAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRAAAAAAAAAM” un boato investì in
pieno il loro corpo trapassando la carne, facendo vibrare ogni singolo pezzo di
metallo innestato, e risuonare la sua anima, o quello che ne resta, in maniera
assordante. Ice si fece scappare una serie di imprecazioni in Russo, lingua che
non usava da così tanti anni. Strinse i denti e cercò di capire cosa fosse
successo. Tutto attorno a lui ondeggiava come se avesse bevuto troppa vodka
distillata dalla merda dei mutanti. La cyberottica mostrava una forma di calore
in piedi e tre figure sotto due tavoli. Ice sperava non cercassero di ucciderlo
perché sapeva che non sarebbe stato in grado di difendersi così prontamente
Il giorno 28 mar 2016, alle ore 01:43, cp2020 <cp2020@xxxxxxxxx> ha scritto:
Col tutto l'arsenale attivato trascinare il ricettatore dentro l'entrata fu
come alzare l'ultima bottiglia di birra sul tavolo, pensando sia piena, ma
constatando con delusione che e' piu vuota del tuo microchip...dopo che hai
fatto affari col vecchio.
"Cazzo Panama...bravo! sei diventato bravo con i mitra, un cecchino!" disse
Radio mantenendo quel sottile sarcasmo con la faccia di chi sa che forse
sarebbe stata l'ultima battuta ma che non voleva essere ricordato per quella.
Ice lo sorreggeva dall'altro lato, e mentre Carlos sparava l'ultimo colpo
verso il retro, Radio spinse Panama all'interno si getto nel buio seguendolo.
"SBBBBAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRAAAAAAAAAM" un boato spacco il sienzio ottufato
del locale che faceva da contrasto al trambusto nel vicolo. I suoi sensi
amplificati rimasero in shock per qualche attimo...o forse di piu...non aveva
capito molto quello che era successo e nemmeno ci teneva a capirlo. Quando
tutto torno' lucido e chiaro.....davanti a lui un tipo che si teneva le mani
sulle orecchie, mentre piu in fondo nel locale, il vecchio giaceva sdraiato
con Pauline sopra, mentre un altra figura imprecava al vecchio dal tavolo
vicino.
Dall'esterno ancora rumori di colpi e grida...l'inferno non era finito, ma
quello che desiderava piu di ogni altra cosa ora, erano quella 2 birre
ghiacciate, che solo li poteva trovare e che non beveva dai tempi di Tanaka.
Il giorno 26 marzo 2016 15:21, Cyb 01 <capitan.ls72@xxxxxxxxx
<mailto:capitan.ls72@xxxxxxxxx>> ha scritto:
Estreno, vicino al Cybeskizzo
ci sono poche cose che uno odia veramente, a Kalifornia City. Il problema e'
che non ce n'e' nessuna che ami.
Non ami la pioggia appiccicosa. Non ami i cinesi. Non ami gli slavi
trafficoni e le puttante sintetiche. Non ami la gente che ti spara addosso
perche' sovraeecitata, gli innesti che non funzionano, la birra distillata
coi rifiuti indutriali, i proiettili vaganto e fare fuoco con un minami 10.
Fosse almeno stato scarico. Era rimasto il colpo in canna, partito quello,
ucciso il cinese ha cliccato a vuoto.
Lo sguardo di Panama Snake diventa gelatina. La faccia di Carlos una lastra
di cemento di un cesso pubblico. Radio e' in semioscurita'. Per fortuna.
"Ecco, eroe, a chi e' che volevi sparare...?" il sandevistan fa il suo, e lo
stomaco inizia a rigettare quella sensazione. sottoforma dio conati di vomito.
Si senti trascinato su di peso da Radio, e nda qualcun altro, non capiva...
"ICE?! oh, ice, va che te li avrei ridati i soldi, ice..." Carlos annaspava,
ma c'era... sparava, sparava anche Radio, ai ninjia, al buio o al destino.
L'ingresso buoi del Cyberskizzo li ingoio' con un boato da stadio. Era
esploso qualche cazzo di cosa... mentre uno dei ninjia era crollato colpito
da uno ei due...
Esterno, vicino alla Yamamoto Drive
Un ninjia, che cercava riparo, cadde freddato alla schiena, un altro cerco'
di girarsi per coprire i 4 compagni rimasti, mentre sparando piu' al caso che
a caso logano sbatteva conto il losco individuo che stava tenendo le braccia
tes in avanti con fare da cattivo. e probabilmente, presto, morto (OFF se non
si decide a scrivere e schivare il proiettili!) La fortuna aveva voluto che
qualcuno avesse sparato dal vicolo, logan aveva intravisto delle figure, ed
ora era sicuro che i ninjia fossero qui per quelli la'... almeno, fino a
prima di sparargli. Era li', baldanzosamente attendnedno che il cielo
dioventasse azzurro, quando, non sapendo magari cosa fare i ninjia mentre si
nascondevano, iniziarono a sparare. Avevano dei Franchi ad avancarica. "rosa
ampia, troppo lontani", penso', senza avere voglia di sperimentare la sua
teoria.
"almeno e' una buona copertura..." Penso' finendo col cul'in terra "e se
crepa mi prendo il cappotto".
Cyberskizzo
Il boato riempi per un istante l'aria, un suono assordante, sembrava che
dovesse venire giu' il mondo, tremo' tutto, comprese le vene di Domina, la
prostata di Cyb e le convinzioni artistiche di Netty, la pelle di Radio
sembro' staccarsi dalle guace lasciandole nude come le chiappe di una
puttana. Netty si strinse forte a Cyb che la guardo' a meta' tra il disgusto
e lo stupito (era uno che sapeva esprimere i suoi veri sentimenti, lui),
mentre Domina si era ficcata dietro il tavolaccio alla bell'e meglio tradendo
uno stato di forma che aveva visto giorni migliori.
"cazzo sembriamo Justin Bimberbau al concerto dell'altra sera, tenuto su con
elastici e spago..." penso' il vecchio dopo pochi secondi toccandosi per
vedere se c'era tutto: la testa, le palle, il microchip, in quest'ordine.
Nella fattispecie la testa aveva avuto doppia funzione.
Dopo il boato, Cyb scollandosi di dosso le ragazze asserragliate dietro il
tavolo, con un certo suo modo fascinoso (almeno, nel scolo precedente sarebbe
stato considerato cosi) dosse "la bottiglia e' buona, Domina. Il primo sorso
lo offro io. e quello era il mio antifurto".
"ma si puo' essere cosi' idiotiCyb, e lo ripeto?" urlo' Domina, ma che cazzo
di antifurto hai messo?"
Cyb la guardo' con quel suo occhio vispo e triste: "granata sonica. fa
boooom, e basta. mica posso mandare a puttane il mio lcoale, no?" sorrise.
disarmante.
"e tu, vecchio coglione, metti una granata sonica, che fa boooom, come
antifurto? e non oensi che fracassa tutte le bottiglie?!?"
"vedi bottiglie...?"
Domina stava per usare la bottiglie in modo improprio sulla fronte rigoa e
incartapecorita del vecchio: "E ALLORA COSA CAZZO VOLEVI DIFENDERCI, LA
POLVERE?!?"
"no, noi." da dietro un ombra nascosta tra altre ombre, nel buoi stantio e
nell;odore spesso di morte e nostalgia apparve barcollando un uomo,
orientale, vestito di nero in un completo elegante, impolverato, che si
reggeva le orecchie insanguinate.
"a proposito, puntualissimi, vedo... e a cosa devo il piacere?"
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