Non c’era una cosa nel corpo che non gli facesse male.
Ice mosse le dita dei piedi “bene“ pensò “almeno non sono paralizzato”
Logan aveva tagliato le corde ed era rotolato via da lui, Ice prese una boccata
d’ossigeno e l’aria portò il sapore metallico del sangue.
Qualcosa nella bocca gli dava fastidio, sputò, ed assieme alla saliva un molare.
Pazienza ne aveva altri 31 di denti.
Il ringhio di una bestia selvatica attirò la sua attenzione, ma era solo Logan
che lo guardava
con un ringhio animalesco, denti e artigli estratti.
Poi la sua espressione divenne un filo meno aggressivo
«Con il culo che abbiamo saremo finiti a chilometri dall'aeroporto.Come stai?»
Gli chiese
Ice sorrise con il volto pieno di piccoli tagli ed escoriazioni,
«Lo facciamo di nuovo?» disse, e si preparò a schivare l’artigliata di Logan
che era sicuro
gli sarebbe arrivata. La faccia di Logan passò dallo stupore alla rabbia, alla
furia omicida,
per poi scoppiare in una risata nervosa.
Ice si liberò delle corde e prese il suo corredo. Si alzò in piedi, o meglio ci
mise alcuni tentativi
per ritrovare la coordinazione ed ignorare il dolore.
«Sono mitra quelli che sento o è il culo di Cyb che ci ha seguiti anche qui
nella giungla?
Non dovremmo essere troppo lontani dalla civiltà» disse cercando di orientarsi
guardando il cielo.
L’improvviso movimento dello sguardo lo fece barcollare, girare la testa, si
appoggiò ad un albero,
nausea e vomito. Poi asciugandosi la bocca «Tutto ok solo un po’ di giramenti
di testa».
fece un passo e solo allora si accorse del dolore alla caviglia.
«Ma guarda che cazzo! uno non può più gettarsi da un aereo senza farsi male!
Ok, non mi sembra nulla di rotto
solo una caviglia gonfia. Logan dammi una mano a steccarla, e cerchiamo di
orientarci verso la civiltà.»
Il giorno 09 apr 2016, alle ore 09:31, Luisa <reykagei@xxxxxxxxx> ha scritto:
Logan emise un urlo disumano. Dolore misto a rabbia. Più rabbia che
dolore. Neanche questa volta era riuscito a passare dall'altra parte.
La maledizione di Keiji, aveva colpito ancora. I canini si snudarono
ad un comando inconscio, mostrando ad Ice, a tre centrimetri dalla sua
faccia, il lato peggiore del suo essere.
Con uno sbuffo rotolò sul fianco, in un groviglio di corde e tela
rossa. Non c'era parte del corpo che non gli dolesse
"Porcaputtanavacca..." grugnì facendo scattare le lame. Venti
centimetri di artigli monofilari tranciarono i legacci che lo tenevano
bloccato.
*Controllo.* pensò.
Rapidamente gli occhi verdi come smeraldi, si ricoprirono di un velo
traslucido azzurro e lui iniziò a vedere la sequenza della diagnostica
degli impianti, scivolare come gocce d'acqua su un vetro, assieme ad
un paio di cosetti blu, che gli sussurravano di piantare gli artigli
in una gamba di Ice. Così solo per il gusto di farlo. Gli ignorò
mettendosi seduto.
Il mondo gli ruotò attorno come un ciclone. Peggio come un bastardo
partorito dalla lussuria del tifone e dell'uragano. Per un attimo lo
stomaco andò a trovave le tonsille, poi discese a trovare le palle,
che stavano girando a loro volta, ma per altri motivi. Gusto di bile
misto a sangue gli riempì la bocca. Sputò da un lato, respirando a
fondo, cercando di riprendere il controllo del suo corpo e di
rallentare il battito cardiaco che stava viaggiando alla velocità del
suono.
Lentamente si rimise in piedi, barcollando come una nave in mezzo alla
tempesta "La prossima volta..." disse ad Ice con voce roca,
minacciandolo con le lame di una mano "Guido io."
Solo allora si rese conto di avere la spalla lussata
"Porcavaccalurida..." ripetè a mezza voce. Gli era già successo in un
paio di occasioni. Rimetterla in sede non sarebbe stato un problema,
ma avrebbe fatto un male della madonna.
Si guardò attorno, cercando di capire dove fossero finiti. Nell'aria
rumori simili ad esplosioni e qualche raffica di mitra "Benvenuti in
Sud America." sospirò tra i denti, massaggiandosi il collo indolenzito
"Con il culo che abbiamo saremo finiti a chilometri dall'aeroporto.
Come stai?" chiese infine ad Ice, controllando se il cellulare era
integro, le armi funzionanti e attivando al contempo il mastoidale per
vedere se riusciva a captare qualcosa d'interessante in mezzo al
nulla.
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Baci
Luisa
"I stand alone..."
"God knows youre lonely souls..."
"Ho perduto la parte Immortale di me stesso... e ciò che rimane è solo
la Bestia..." [ Otello - Atto II - Scena iii ]
