"Mr. Puppets, così mi chiamo." Il pensiero ronza in testa, con la velocità
crescente delle pale di un elicottero.
Tocca attorno a sé, cazzo sta male come un uccello tra i denti di un cane.
E il cane ha fame, quel giorno.
A tastoni ha raggiunto un machete. Sta lì, per puro caso. Non è che glielo
hanno lasciato. Chiunque l'ha lasciato lì, gli ha preso prima tutte le
armi, lo zaino, tutto. Vatti a fidare degli amici e dei colleghi.
"tanto lo so che è stato Radio. Quando gli do fuoco alla moto, lo faccio
quando lui ci sta seduto sopra e prima gli passo l'attack plus sulle
chiappe."
Si tira seduto. Tutto gira. Poi sente piano piano qualcosa iniziare a
girare. In testa, un ronzio. "Cazzo, il Sandevistan..." fa fatica, ma
sembra potere ripartire, come un HD danneggiato.
Sta in mezzo ad un prato cosparso di cadaveri. Alcuni sembrano zombi. Altri
sembrano umani, caduti in seguito ad un bombardamento. La piramide maya
emette fumo a folate acri e scure.
Osserva in giro, mentre cerca di spannare la vista. Un culo rivolto in
alto, fasciato di lattice.
<<Ciao Domina>>, pensa sorridendo, la i denti gli fanno male, e vomita.
Addosso ad un altro corpo.
<<Scusa Pauline, è che non so, non sono troppo in forma.>> Bofonchia.
Allunga una mano, c'è una ventiquattro ore, aperta. All'interno si direbbe
una iniezione blu, ed una gialla.
Vomita di nuovo.
<<Ecco cazzo, mi ricordo... sono stato infettato dal giapponese nel locale
di Cyb!>> La voce esce più fluida. A terra c'è anche una fiaschetta di
metallo, chiusa. "Sarà whiskey... spero..."
Poi alle orecchie giungono dei suoni, mentre le pale dell'elicottero si
fanno dolorose.
<<Hombre... vivo o zombie?>> La voce è secca, alle sue spalle, conta passi
di 4 o 5 persone, poi un colpo scivola in canna.
<<Calibro 5.45, antiquato.>> Lo dice senza girarsi, e pensa, subito dopo
"se mi spari con quello ti rimbalza addosso e ti suicidi, coglione."
La risposta sembra persuadere il proprietario della voce alle sue spalle:
<<Cosa è successo?>>
<<Che ne so, mi sono svegliato dopo la fine del party, amigo...>> Puppets
si massaggia la fronte, incrostata. Ha un bozzo grosso come un testicolo
dopo due anni di galera.
<<Tu non sei un corporativo, hombre. Quindi scommetto che sei amico di
quegli altri tizi... Uno era brutto come una emorroide, mi pare si faccia
chiamare ICE, l'altro era un frocetto yankee, mi pare ci chiamasse LOGAN, o
roba simile... dico bene?!>>
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Andrey era soddisfatto. Non gli piaceva fare il figo. Lui era un figo, e lo
era perché faceva solo ciò che gli veniva bene. Passò l'occhio sui compagni
di viaggio: Logan aveva altro a cui pensare, era evidente. Era a disagio, o
forse il mondo gli si era seduto sui coglioni, stamattina.
Radio era ipereccitato, con la sua faccia nuova, o forse aveva ricevuto un
pompino ben fatto dal mondo, mentre quello se ne stava seduto sui testicoli
di Logan e lui cacava allegramente.
Panama sorrideva come un deficiente, e lui almeno poteva vedere tutto
quanto il software gli permetteva. Ice era glaciale. Adorava i giochi di
parole.
<<Man, facciamoci conoscere...>> A Logan non era sfuggita la scena,
sembrava essersi divertito e forse aveva capito che potevano inventarsi
qualcosa, <<lasciamo qui i pesi morti: dividiamoci. Avremo più
possibilità...>> Disse, celando a dovere il suo reale intento, cioè gli
affari di famiglia e il divertimento. Andrey soppesò la cosa. Aveva
interessi in comune con ICE, ma erano chiusi in cassaforte. Potevano
servirgli i servigi di Panama... Ma anche no... Quel compagno di venture
sembrava sveglio e rapido (soprattutto a scrivere NDG)... Aveva la
sensazione che un tecnico gli sarebbe stato utile, qualsiasi cosa volesse
fare. Anche barare a tresette o rubamazzetto (NDG mi sono scompisciato
pensando al tresette al casinò!)
