Attorno al tavolo dell'editore c'era un traffico incredibile di segretarie
con occhiali fashion e tacchi a spillo e di stagiste con scarpe comode e
visi brufolosi, qualche dirigente accigliato, molti quadri sudati e
preoccupati, alcuni sbarbati male.
<<HO DETTO CHE NON CI SI CAPISCE UN CAZZO DI QUESTA STORIA!!! COME CAZZO
FACCIAMO A VENDERLA A QUALCUNO CON MENO DI TRECENTOMILAMILIONI DI NEURONI
FUNZIONANTI?!?>>
L'editore urlava muovendo l'aria con le mani grassocce e sudate, la fede
che bloccava la circolazione alle dita, oltre che l'afflusso di sangue al
suo pene. Si fermò per umettarsi le labbra seguendo con lo sgaurdo il
moviemnto languido di una segretaria di post produzione del terzo piano,
che aveva voluto fortemente fare assumere proprio per quel movimento. lei
se ne accorse, fece finta di sembrare preoccupata, ansiosa, intraprendente.
A lui la cosa piacque.
<<Ahem... si...signore vuole... se vuole abbaimo rpeparato un recap della
situazione... e...>>
<<Cosa cazzo sarebbe un recap?! ahahah!>> L'editore fece il verso al junior
editor, lanciando un'occhiata alla segretaria, che raccolse la battuta
piegando un labbro in alto e scambiandosi un'occhiata d'intesa col Grande
Capo.
<<E'... cioè, sarebbe... un riassunto.>>
<<Ahhhh... Un Riassunto!>>
Silenzio.
<<Beh, che aspetta?! la mammina?!>> Di nuovo lo sguardo dell'editore e
della segretaria si intercettarono: lui cercava approvazione per la battuta
(tutti sorrisero, per accondiscendenza, lei però di più), lei cercava un
sostanzioso aumento di stipendio, un paio di scarpe e una vacanza a Saint
Tropez.
<<Dunque ci sono dei tizi, che per motivi ignoti sia a loro che al lettore
sono stati infettati da una misteriosa polvere gialla in una bettola di KC,
e per questo devono svolgere una serie di missioni per trovare un antidoto.
Il contatto è un tale mr Joe in contatto con una di loro. Se non trovano
l'antidoto e non lo portano entro una settimana, max dieci giorni, a Joe,
moriranno tutti. nessuno sa che virus sia...>>
...
<<I compagni si mettono in viaggio verso lo Yukatan, dove, sotto una
piramide Maya vengono informati dell'esistenza di un alboratorio segreto,
di una società rivale rispetto a quella di mr Joe, mentre vari tipi di
sintomi iniziano a manifestarsi, su tutti costanti allucinazioni e scatti
di rabbia violenta ed incontrollata.>>
<<...che storia patetica... ma chi l'ha scritta?!>> la segretaria si
intromise, per cercare ancora le attenzioni del Grande Capo, che non la
degnò di uno sguardo. I soldi, prima di tutto.
<<dopo molte peripezie raggiungono Chichen Itza, scoprono che 1. c'e' una
guerra civile in corso, 2. le coproprazioni controllano gran parte della
situazione, 3. il virus crea degli zombi. I testi-cavie muoiono e si
risvegliano. Poco più avanti cominceranno a scoprire, o sospettare, che il
visrus attacchi il neuralware.>>
<<...ufff.... che palle...>> La segretaria. Occhiataccia di tutti i junior.
Sguardo impassibile del Grande Capo: <<Mi porti un caffè.>>
<<Poi, dopo furiosi combattimenti nella struttura segreta, succede che...
Domina e Pauline si infilano in un condotto di aereazione che porta al
piano terra, all'esterno. Domina assiste ad una conversazione tra
personaggi che, apparentemente, conoscono l'affare di mr Joe. E vogliono
eliminarlo. Lo stesso mr. Joe che, fino ad allora, è ritenuto il deus ex
machina ed unico possibile contatto per trovare una cura a loro stessi. I
vaccini, per altro, sembrano essere quasi a portata di tiro di Domina.
pauline, invece, preda di raptus masturbatori e violenza gratutiti,
continua a cercare risposte in rete, dove si interfaccia con Cyb 01 -vero o
immaginario che sia- e potrebbe sia disattivare la bo,ba, sia,
probabilmente, trovare l'accesso agli stessi dati necessari ai giocatori,
cosa che si ostina a non fare. nel frattempo, terzo del gruppetto, mr
Puppets, giace, svenuto, in un laboratorio alle loro spalle.>>
<<...ma perchè non lo fa, è stupida?>> Chiede la segretaria, molto presa
dalla storia.
<<No, mi sa che è più intelligente di lei! Almeno non continua ad
interrompere!>> Il Grande Capo sta decisamente rivalutando l'attrattività
dei suoi orifizi in relazione al costo delle pasticche di viagra necessarie
a riempirli tutti, per un weekend.
<<Dunque, dicevamo... ah! il resto del gruppo si è infilato nel laboratorio
di controllo e si trova davanti ad alcunea lternative: Radio, che ha dato i
più evidenti segni di squilibrio sparando due volte al gruppo, sta
decidendo se premere o no un bottone sospetto, Andrey, che invece ha avuto
reazioni amplificate all'inizio ma ora sembra il più lucido, ha
identificato un supertite con un cartello che sbraita in tedesco. Ha
scoperto trovarsi da qualche parte, tra altri infetti, ma non sanno ancora
come raggiungerlo. Ice e Panama nutrono un odio reciproco, motivato sia dal
virus sia dalla stessa professione, Logan, invece è costantemente pazzo,
quindi nel suo elemento. In questo momento una sirena annuncia il count
down per l'autodistruzione e i protagonisti sono di fronte a diverse
scelte: imboccare la botola che porta fuori, ignari delle rpesenza in
superficie (che Domina non ha ancora comunicato), premere il bottone,
cercare di trovare il superstite, trovando però un modo per fermare il
countdown. Unica cosa nota che sanno per certo: Belize. Lo dice Mr Joe, lo
dice la bella corporativa, lo dice il tecnico là sotto, condannato dal
visrus e dal countdown.>>
<<...Belize... che idea del cazzo. I lettori medi manco sanno cos'è il
Belize...>> Il Grande Capo tamburella sul tavolo, poi continua: <<Quanto
manca all'infezione completa?>>
<<Saranno alcune ore. perciò ci aspettiamo un rapido degenerare di tutte le
situazioni. Vomito, fumo giallognolo durante l'espirazione, emorragie,
pazzia, irrazionalità... visibili anche esternamente.>>
<<Ahahah pensi che bello che uno se ne accorgesse e andasse, che ne so, in
banca dicendo: datemi i soldi o vi infetto! se mi sparate risorgo subito, e
vi infetto! oppure vi sputo, e vi infetto!!! ahahah!>> Il Grande Capo è un
gran giocherellone, in realtà, dopo il caffè. <<Bella storia, smettete di
masturbarvi e andate avanti!>>
I junior, sorridenti, si alzano dal tavolo e tornano ai loro deck: Renato
bevendo tè alla menta, Alessio estraendo una shnitzel dal taschino, Paola
gongolando col suo peluche, Domina accendendosi una sigaretta (pausa fumo),
Andrea bofochiando qualcosa in francese, Christian restando scettico e a
bocca a perta, Marco aggiustandosi gli occhiali sul naso, con sorriso
sornione di chi tanto avave già capito tutto. Luisa, arriva in ritardo,
tutta affettata. Il capo si alza, molla una scorreggia sonora e tutti si
bloccano. L'aria diventa stranamente e surrealmente giallognola...
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