A causa dell'esplosione appena passata, cercando semplicemente di chinarsi
sul bordo del pannello di plexiglass, Andrei perse l'equilibrio e rovinò a
terra, proprio sulla lastra.
Non sarebbe stato nulla di preoccupante se una piccola crepa nel materiale
trasparente non avesse iniziato ad allungarsi
e dividersi
e diramarsi
e danzare in lungo e in largo
in trasparenza
creando fioriture e gemme e fiocchi di neve in ogni centimetro disponibile
fino a lasciare Andrei su una ragnatela immaginaria
che iniziò a scricchiolare sinistramente.
Andrei rimase immobile, impietrito, anche imbarazzato per la caduta da
imbranato.
Ice, che lo vide cadere, capì subito la situazione e gli porse il braccio,
gridando "Afferrati!", senza pensare minimamente che, come Andrei, la bomba
avesse incasinato anche i suoi canali semicircolari dell'orecchio interno,
mandando letteralmente affanculo il suo equilibrio...
...
E così Andrei si trovava ora sciacciato tra una gabbia e il peso di Ice,
mentre due belve si agitavano a pochi centimetri sotto di lui.
La reazione di Andrei fu così repentina che Ice, per un attimo, si vide
buttato a terra, ai piedi della gabbia.
Fu Andrei questa volta ad allungare la mano e ad afferrarlo al volo,
ritirandolo in piedi, in equilibrio sulla gabbia.
Poi Andrei si rivolse al tecnico, attonito sotto di loro, fuori dalle
gabbie.
La situazione sembrava relativamente sicura.
NDG
Vai così!
