Francesca,
non voglio continuare a polemizzare. Può darsi abbiate ragione, però non
voglio continuare a fare campagna referendaria in questo modo, dove non
hai nessun fondo neanche per un'inserzione. Capisco la pensiamo
diversamente, ma a me purtroppo non va bene la modalità.
G
On 04/11/2016 16:59, Francesca wrote:
Può darsi
Ma parliamo anche di qualità. Leggono un post e poi? Cmq stiamo andando in ogni
dove. Io non ho mai visto così tanta partecipazione in UK non solo Londra...
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On 4 Nov 2016, at 16:56, Giuseppe Attilio Laudani
<giuseppeattilio.laudani@xxxxxxxxx> wrote:
Francesca,
hai ragione. Ora qualcuno mi accuserà che non ami le persone, però magari
eventi se ne poteva organizzare qualcuno meno (il sì partecipa anche perché c'è
il no che partecipa, altrimenti non so se farebbe l'evento da solo). Io sono
del parere che poteva, vista la limitazione dei fondi, fare qualche evento meno
perché quando fai l'evento le persone che attiri sono comunque una cinquantina
o giù di lì, con un'inserzione raggiungi migliaia di persone e costa meno.
Obietterai che i confronti reali sono più efficaci, ma penso più attenzione ai
social andava dedicato se non altro perché le persone raggiunte sono certamente
molte di più in termini numerici.
On 04/11/2016 16:48, Francesca wrote:
Grazie Giuseppe di aver spiegato.
La sproporzione è dovuta al fatto che un evento costa per forza di cose
logistiche di più che un inserzione su Facebook purtroppo. Garantire un
investimento paritario tra le due cose vuol dire avere un sacco di soldi che
purtroppo non abbiamo. Quindi il comitato ha scelto di non lasciare eventi
esclusivamente in mano al si
Io spero che ci ripenserai perché se i social vanno così bene sarà merito del
tuo costante contributo.
Ciao for now
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On 4 Nov 2016, at 16:37, Giuseppe Attilio Laudani
<giuseppeattilio.laudani@xxxxxxxxx> wrote:
Entro nel merito, ho già detto che il metodo non mi sembra corretto.
Comunque nel merito io sono convinto che noi non siamo in Italia dove possiamo
raggiungere facilmente gli italiani con ogni mezzo (eventi, volantinaggio,
banchetti, gazebo, porta a porta, ecc.) siamo nel Regno Unito e non penso che
destinare oltre il 90% del budget agli eventi e meno del 10% alle inserzioni
sia il massimo della strategia politica. Con le inserzioni riesce a raggiungere
più persone. Sono d'accordo che gli eventi vadano fatti, ma non con una tale
sproporzione di fondi. Ora capisco che è la mia idea, però siccome io ho voluto
far parte del comitato in condizioni di parità e su base volontaria come tutti,
io mi chiamo fuori perché non condivido la scelta. Non voglio portare avanti
una campagna referendaria in una modalità alla quale non credo.
On 04/11/2016 16:30, Dimitri Scarlato (Redacted sender dimitriscarlato for
DMARC) wrote:
Non siamo il movimento 5 stelle con consultazione collettiva via web ogni volta, siamo un
comitato che si è dato delle regole, dei ruoli ed un Comitato. Nessuno ti ha mai tenuto
all'oscuro di questo. Ripeto, invece di uscire "sbattendo la porta" potevi
proporre il tuo metodo, ed accettare anche che la risposta non sia di tuo gradimento.
D.
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On Fri, 4/11/16, Giuseppe Attilio Laudani <giuseppeattilio.laudani@xxxxxxxxx>
wrote:
Subject: [cdcuk] Re: Dimissioni
To: cdcuk@xxxxxxxxxxxxx
Date: Friday, 4 November, 2016, 17:25
Ma chi ha detto il
seguente?
On 04/11/2016 16:17, Dimitri Scarlato (Redacted
sender dimitriscarlato
for DMARC) wrote:
> risulta che noi raccogliamo i soldi per
finanziare i singoli del coordinamento che si divertono a
fare viaggi.
Io non sto discutendo nel
merito, nel merito io direi che più fondi
andavano destinati ai social, ma comunque non
va bene il metodo, non si
può lasciare
all'oscuro delle scelte nessuno che si spende per la
campagna referendaria.