[camera oscura] Re: Problemi di messa a fuoco?
- From: Romano Sansone <observer3@xxxxxxxxxx>
- To: camera_oscura@xxxxxxxxxxxxx
- Date: Tue, 15 Nov 2005 12:57:39 +0100
On Nov 15, 2005, at 8:06 AM, Gian Maria wrote:
Personalmente mi sono gustato queste affermazioni e non ho potuto che
essere d'accordo... per chi non ha problemi nel mettere a fuoco o
esporre in fondo che valore aggiunto da' la possibilita' di valutare
immediatamente il suo scatto, se non quello di accontentarsi ed
evitare di fare quello sforzo in piu' che nell'incognita dello
sviluppo ti fa portare a casa qualche scatto aggiuntivo?
Personalmente io trovo che queste affermazioni mancano di una
validità oggettiva, ma che incontrano approvazione o disapprovazione
a seconda di quello che vuole sentire chi le legge o le ascolta. Si
collocano sullo stesso piano delle discussioni tra gli appassionati
del mare e quelli della montagna. È vero che chi prende in mano per
la prima volta una digitale ha meno probabilità di produrre una foto
tecnicamente impresentabile rispetto a chi, per esempio, volesse
cominciare con una Leica f senza esposimetro (anche se questo è
discutibile perché per usare la Leica f bisogna imparare l'uso di tre
comandi, per una digitale di medio calibro bisogna sorbirsi un
libretto di istruzioni di 147 pagine (sic, Sony V3), è vero che se
l'ha sbagliata se ne accorge subito (anche questa è cosa molto
opinabile perché spesso i difetti saltano fuori a pieno schermo sul
monitor, e che non serve a molto se l'attimo fuggente è fuggito), ma
per un fotografo che abbia delle pretese la possibilità di controllo
delle variabili in fase di ripresa è identica. Con la mia modesta V3
io posso scattare in priorità di tempo e di diaframma ed in modalità
manuale oltre che automatica, posso scegliere tra messa a fuoco
multiarea, spot e manuale, e posso sovraesporre o sottoesporre di due
stop in funzione della mia valutazione della luminosità della scena,
ne' più e ne meno di quello che facevo con la Rollei biottica che
aveva sul dorso una tabellina che illustrava come esporre in diverse
condizioni di luce. Chi vuole controllare le proprie variabili può
farlo, chi no, no. La "mia" digitale, per es. è a doppio uso. Qui a
casa è la macchina che mi porto sempre dietro per catturare
qell'immagine solitaria se mi capita mentre vado all'ufficio postale
o in libreria, in viaggio sarà la macchina di mia moglie per la quale
sarà regolata su Program e buona notte, con la raccomandazione di non
premere per sbaglio uno degli innumerevoli bottoncini scompigliando
tutto il sistema. La sola cosa che la digitale non consente al
fotografo tradizionale in bn è il lavoro artigianale in
CO, senza dubbio di grandissima soddisfazione, ma in fase di ripresa
non c'è diffferenza di impostazione mentale tra le due tecniche.
Romano
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