On Sat, 2006-02-18 at 09:11 +0100, CobLaL wrote: > Credevo "un po'" perchà riconosco di non rendermi ancora conto in termini di > stampa quanto possa essere difficile un negativo rispetto ad un altro, se le > differenze sono di 0,20 o 0,30. Mi sono detto, mah poi mi sbatterà di pià > in > stampa. Mi pentirÃ. Il contrasto non e' l'unico elemento importante, tieni conto anche del piede della curva caratteristica, cioe' il punto iniziale, utile per stimare la sensibilita' effettiva. C'e' una bella serie di articoli di Romano su Nadir, meritano d'essere letti. Quanto all'indice di contrasto, c'e' di mezzo anche il gusto personale: io sviluppo spesso con un indice di contrasto un po' alto (circa 0.75) perche' mia moglie se ne frega della scala tonale e preferisce dei negativi che io definirei "croccanti" :-) Ciao Elia