Mi sembra che abbiamo più di qualche motivo per organizzare questa settimana un?assemblea a Palazzo Campana. Ottenere l?aula fantasma sarebbe estremamente utile, ed è dunque giusto che l?assemblea si pronunci (soprattutto nel caso si decidesse di dedicarla alla lotta anti-Gel). Inoltre, ho preannunciato sul forum di scienze la possibilità che organizzassimo da noi un?assemblea (di facoltà, non di ateneo!), visto che a fisica in questo momento sembra impossibile causa esami. Mi sono stati dati pareri favorevoli. Siccome questo è il quarto giorno in cui ci rimpalliamo entusiaste mail di proposte su assemblee/non assemblee/collettivi etc. senza arrivare al sodo, fissiamo per GIOVEDI POMERIGGIO L?ASSEMBLEA DI MATEMATICA, APERTA AGLI SCIENZIATI DEGLI ALTRI DIPARTIMENTI, in cui si decida: 1) Che fare dell?aula ?Picco-Botta?; 2) Quali comportamenti-iniziative tenere per le prossime settimane come movimento studentesco; 3) Se in particolare aderire alla richiesta del sindacato di manifestare (come studenti) il 28 Gennaio assieme ai lavoratori metalmeccanici, contraccambiando l?appoggio ricevuto sin?ora; altrimenti se e quando tenere una nostra manifestazione; I rappresentanti di Matematica ci facciano sapere (entro stasera?) se è fattibile, o propongano in alternativa (entro stasera?) una data diversa, ma certa e fissata. Vi ringrazio, buon lavoro a tutti. Emiliano. Da: assembleamatematica-bounce@xxxxxxxxxxxxx [mailto:assembleamatematica-bounce@xxxxxxxxxxxxx] Per conto di Giorgio Sabetta Inviato: 11 January 2011 10:11 A: Assemblea Di Matematica Oggetto: [AssembleaMatematica] CHE FACCIAMO??? Salve a tutti i migliori scienziati (i matematici tanto per intenderci), ho un'importante novità. Tempo fa sono andato in presidenza per parlare con il Preside per avere gli spazi (sale/aule/boh) dietro la nuova aula informatizzata, ribattezzata da alcuni Aula "Picco Botta". In verità non sono riuscito a parlargli perché era fuori sede e quindi ho parlato con la Pecchio, segretaria e avvocato della Facoltà. Dopo averle spiegato cosa "volevamo" (cioè tutto) mi ha guardato e mi ha detto: "la maniera più veloce: occupateli!". Mi ha detto che avrebbe parlato al Preside e gli avrebbe spiegato il tutto e poi ci saremmo risentiti.Ad oggi non ho ancora avuto novità da lei ma (e qua arriva il bello) sono stato fermato da una persona "amica" in corridoio (non faccio nomi...non si sa mai) che mi ha detto: "sembra che quegli spazi non vogliano lasciarveli. Quando te lo dico entrate e occupateli, io vi lascio aperto!". Ora abbiamo 2 possibilità: 1. Entrare e occupare quelle sale e tenerle occupate ad libitum. Un po' come l'auletta liberata di Palazzo Nuovo. E poi ovviamente dovremo deciderne che farne (darla agli studenti tutti/farla aula dell'assemblea/aula SI/un po' quello che ci pare). Vi ricordo che non si tratta di uno spazio immenso (non è un'aula studio...è più o meno come le aule B1 o B2 di biologia). 2. Fregarcene di tutto e lasciare quegli spazi agli attuali "proprietari" che non li utilizza. Direi che non è il caso di convocare un'assemblea per decidere se entrare o meno. Per quello basta parlarne un po' via mail. Giusto per vedere se si è d'accordo o no e organizzarci un minimo per poi entrare (nel senso che non posso entrare io da solo o con altri due, come dei cretini, e stare lì , sempre come dei cretini). Di certo bisognerà convocare un'assemblea per deciderne l'utilizzo (sempre se vogliamo prenderceli) ma quello si potrà fare più avanti, anche dopo la pausa esami. Chiediamo anche a tutta scienze di darci una mano (nel caso volessimo entrare)? Portiamo la discussione anche in mailing list di scienze? Parliamone e decidiamo che fare. Un saluto ma soprattutto ben tornati a Palazzo Campana. Giorgio Sabetta Rappresentante degli Studenti nel CCL e CCLM di Matematica di Torino. Rappresentante degli Studenti nel CDF di Scienze MFN di Torino. -- "Non vi è nulla di più distruttivo per il rispetto del governo e delle leggi che l'emanar leggi che non è possibile far rispettare." "Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare."