Ho dimenticato Vittorio che ha risposto prontamente!!Stefano ----Messaggio originale---- Da: apuliaretrocomputing@xxxxxxxx Data: 02/04/2013 10.29 A: "apuliaretrocomputing@xxxxxxxxxxxxx"<apuliaretrocomputing@xxxxxxxxxxxxx> Ogg: [apuliaretrocomputing] Articolo di Barlettalife.it - I nostri contributi. Ciao a tutti!In ossequio alla richiesta dell'amico Stefano Carito di scrivere un breve resoconto personale su invito di barlettalife.it, invio il mio contributo.Vi esorto a fare lo stesso quando e se vorrete.Salvatore------------------------------------------------ Il mio nome è Salvatore Lasorella, 47 anni. Abito a Bari da 15 anni ma sono nativo di Taranto. Nel 1985, a circa 18 anni, in occasione della maturità, mio padre, dopo anni di insistenza da parte mia, dopo anni di resistenza da parte sua (visto l'elevato costo d'acquisto), mi regalò un fiammante computer Sinclair ZX Spectrum 48K con tasti in gomma ed annesso registratore/riproduttore di audiocassette. Quest'ultimo serviva a registrare/caricare i programmi del mio primo computer. L'età avanzata (ben 18 anni!) rispetto alla media degli utenti dei primi "home computer" comportò il repentino e prematuro distacco dall'ardente passione per la programmazione, cui lo ZX Spectrum si prestava più dei concorrenti a causa della facilità d'apprendimento ed utilizzo del linguaggio adottato dalla macchina, il Sinclair Basic, per la geniale trovata da parte della Sinclair di associare ad ogni tasto un intero comando del citato Basic, nonchè per un avanzato correttore degli errori di sintassi implementato nella ROM. Prima il percorso formativo presso l'Università degli Studi di Siena, poi le vicende lavorative e familiari hanno fatto sì che la passione trovasse spazi sempre limitati. Finalmente, tre anni fa, qualcosa che ancora non riesco a focalizzare ha riaacceso una scintilla che non si è più spenta. Dapprima manifestatasi in una forma quasi compulsiva di collezionare (mediante ebay, mercatini fuori porta, etc.) tutto ciò che recasse il logo Sinclair, ad un certo punto questo coacervo di pulsioni emotive s'è materializzato in un'idea "costruttiva", ovvero, almeno dal mio punto di vista, non più fine a se stessa. Questa idea è consistita nel chiamare a raccolta i "collezionisti" (anche se questo termine non rende giustizia all'abilità tecnica ed alla competenza professionale di molti di loro) pugliesi di computer e console degli anni '70, '80, e '90, ovvero gli esponenti di quel mondo sotterraneo chiamato "retrocomputing", che al Sud ci vede pionieri di un fenomeno che al Nord Italia esiste da più di 10 anni. La forma organizzativa attuale prevalente, ma non esclusiva è quella che fa capo al "web", concetto prodromico a quello che ben presto si realizzerà, di tipo più strutturato, ovvero associativo. Il ns. obiettivo è quello di sensibilizzare le nuove generazioni ad un uso sempre più consapevole delle tecnologie interattive utilizzando a scopo didattico un punto di vista "storico" ovvero allestendo un museo per ora itinerante (in futuro, speriamo, anche stabile) dei "genitori" e dei "nonni" degli attuali Iphone, Ipad, PC, tablet, laptop, smartphone. Questo, per essere chiari, non in contrasto, semmai in ausilio alle attuali tecnologie. In altre parole il nostro motto NON è "che bei tempi erano quelli"; la nostra intenzione è, semmai, volgere "uno sguardo al passato per comprendere il futuro".