[zxspectrum] Re: noooooooooooooo :-(

  • From: Zurillion <zurillion@xxxxxxx>
  • To: zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Wed, 21 Nov 2007 01:51:20 +0100


Il giorno 20/nov/07, alle ore 16:27, Massimo Raffaele ha scritto:

Anche se probabilmente Enrico voleva sottolineare la *generica* (c'è utente e utente) differenza tra un possessore di Spectrum e un possessore di C64: secondo lui il primo è più smanettone, più programmatore che giocatore, più bravo nelle "acrobazie" informatiche. Il secondo meno, più orientato ai giochi.

Secondo me questo non è del tutto vero, o comunque è vero solo in Italia.

E in Spagna.

Come ho già detto, io ho avuto lo Spectrum, il C64 e infine l'Amiga (mentre lo Spectrum continuava a vivere felice in un'altra stanza della casa, il C64 fu sacrificato per comprare l'Amiga 2000). Pur nella provinciale Messina, c'era un folto gruppo di "smanettoni" su ciascuna piattaforma.

Personalmente lo Spectrum l'ho rivoltato come un calzino, il 64 (pur provando a impegnarmi seriamente, ad un certo punto) l'ho usato solamente per i giochi: non credo fosse solo una questione di attitudine, era la macchina che non mi attirava molto. Ogni volta che provavo l'assembler, e mi trovavo da solo con A, X e Y, me ne tornavo subito ad abbracciare contento i miei A, BC, DE, HL, ... dello Z80. L'unica cosa seria che ho fatto con il 64 era la musica (mi piacerebbe tanto ritrovare un programma che suonava il SID mostrando lo spartito musicale a tre parti, aveva delle demo che hanno influenzato per sempre il mio modo di suonare).

Esisteva però un'altra attività allora intellettualmente interessante: il cracking dei programmi. Da questo punto di vista sul C64 ho avuto modo di conoscere un paio di "sprotettori" messinesi davvero geniali (uno di loro, se non sbaglio, si firmava 3068), così come geniali (e bastardissimi) erano gli schemi di protezione implementati sul C64, specialmente col 1541 (ricordo i primi dischetti fisicamente bucati per generare un errore particolare, che noi riproducevamo bucando a nostra volta quelli vergini con un ago rovente :) ). Fu sul C64, e poi sull'Amiga, che fui iniziato al magico concetto del "nibble", e degli errori su disco che riguardavano mezzo byte :-)

Sull'Amiga ho poi preso il primo virus informatico della mia vita. Ci misi dei mesi per capire che era un virus (non sapevo COSA FOSSE un virus) e nel frattempo era passato su tutti i miei dischetti.

Mi ricordo la scritta che appariva:
"
Something wonderful has happened
Your AMIGA is alive !!! and, even better...
Some of your disks are infected by a VIRUS !!!
Another masterpiece of The Mega-Mighty SCA !!
"
si trattava del virus SCA (da Swiss Cracking Association - sì, ho cercato su Google), e si propagava infettando il settore di boot. Una tecnica quasi puerile con i criteri di oggi, ma all'epoca assolutamente inquietante e incomprensibile (in più rimaneva residente durante i reset, per eliminarlo bisognava togliere l'alimentazione all'Amiga).

Però sull'Amiga, al contrario del C64, ho fatto diverse cose serie: musica, ho imparato il C e la programmazione su un sistema a finestre (Intuition era tutt'altro che tale), usavo il word processor (il Cloanto, primo word processor decente dopo il mitico Tasword 3).


In Germania era tutto un proliferare di interfacce meravigliose e applicazioni pazzesche! E lo stesso valeva per Amiga.

Secondo me deriva dal fatto che i tedeschi hanno un concetto di estetica molto diverso dal nostro ;-)

Ciao,
   Giovanni


Other related posts: