Sono d'accordo con te, tranne che in 2 punti: Il 04/02/08, Vincenzo Scarpa<scarvin@xxxxxxxxx> ha scritto: > > 2) Fare in modo che la chiesa non prenda "parte" con i suoi cardinali (altro > che il papa) alle decisioni politiche e non del paese; Giusto il fatto che la Chiesa non debba prendere "parte" politica, come invece purtroppo hanno fatto alcuni influenti cardinali italiani nell'ultima campagna elettorale e anche in altre occasioni. Con "prendere parte" io intendo appoggiare esplicitamente una parte politica. Quando invece si tratta di far sentire le proprie opinioni, è giusto che la Chiesa lo faccia attraverso i suoi organi, come è giusto che lo faccia qualsiasi singolo o qualsiasi organizzazione. La Chiesa italiana è fatta di cittadini italiani (compresi i cardinali e vescovi italiani) che hanno tutto il diritto di esprimere opinioni su qualsiasi faccenda di interesse pubblico. > > Senza questi presupposti non ha senso imho parlare in Italia di voto (ed > infatti andrò d'ora in poi a votare ma > annullerò tutte le schede). :-) Questo, IMHO, è sbagliato. Purtroppo, sempre IMHO, dobbiamo renderci conto che non si va più a votare per un futuro migliore, ma si deve comunque andare a votare per il futuro meno peggiore. Annullare le schede o rimanere a casa equivale a fregarsene e lasciare carta bianca a chi ha il potere. E' proprio questa disaffezione alla politica (anche mia, confesso) che ha portato a questa classe dirigente. Non li abbiamo controllati a sufficienza e adesso è molto difficile tornare nei binari, però non andando a votare si peggiora la situazione. Oltre al voto ci sono anche tante altre occasioni, grandi e piccole, per dare il proprio granellino di sabbia. Una può essere aderire ad associazioni, un'altra partecipare ai V-Day, un'altra ancora far sentire le proprie opinioni su una mailing list dedicata a tutt'altro... :-) Ciao Paolo