On Sat, Jun 04, 2005 at 03:19:35PM +0200, Francesco Degrassi wrote: > > Io invece, che sono anni che faccio traduzioni di software libero, trovo > > che i gruppi chiusi, semplicemente non funzionano. > > Sicuramente ne sai più di me, ma nel caso specifico come si garantisce > la bontà della traduzione finale se non c'è qualcuno responsabile in > merito, con buona conoscenza dell'applicativo e della lingua inglese ? > Te lo chiedo perché, onestamente, spulciando ieri rosetta, mi ha dato > l'impressione di un processo rapido, ma confuso. E' difficile capire > cosa è già stato completato, cosa va rivisto, ci sono molti errori > evidenti (traduzioni palesemente fuori posto, relative ad altre frasi > originali). Ho pensato, forse a torto, che ci fosse bisogno di > qualcuno che coordini e chiuda le varie traduzioni quando sono > complete, che sia riconosciuto e interpellabile in caso di problemi. > Come sono stati risolti, nei casi che hai seguito in passato, questo > tipo di problemi ? Di solito, come per lo sviluppo software, c'è uno (più spesso, vedi kernel del linux) o più responsabili che 'vigilano' sulla bontà dei contributi, ma questi sono assolutamente accettati da tutti. Poi il responsabile non è qualcuno che si autonomina, ma qualcuno che si propone e se la comunità lo accetta, bene, altrimenti si cambia... La pratica più diffusa è il cosiddetto 'peer-review' che deriva direttamente dal mondo scientifico... Nella pratica, con un programma aperto come rosetta, non so bene come ci si potrebbe organizzare...Le proposte è bene siano accettate da tutti, il diritto di scrittura probabilmente no...ma su questo per adesso non mi sono ancora fatto un'idea su come ci si potrebbe organizzare. > > > Caso analogo il seguente: > > > > > > > File exists: what should i do ? > > > > (o)verwrite (s)kip > > > > > > "(s)kip" può essere tradotto con "(s)alta", ma "(o)verwrite" ?? > > > Andrebbe tradotto con qualcosa come "(o) sovrascrivi" che perché è > una > > > forzatura. C'è qualche indicazione di massima in proposito ? > > Il male minore: "s(o)vrascrivi" (come è stato tradotto il programma di > > posta che uso, "mutt" se salvo un'allegato sopra l'altro, esce per > > l'appunto la richiesta "s(o)vrascrivi?") > > Scusa, ho fatto un'esempio poco intelligente, ieri mi è capitata una > cosa analoga, ma che in italiano era traducibile solo con parole prive > della lettera "evidenziata" (non riesco ora a ricordare quale fosse). > Comunque vado a prendere il dizionario dei sinonimi e contrari e vedo > se ne salta fuori qualcosa :-) Ottima obiezione. Gran parte dei programmi hanno delle scorciatoie, i cosiddetti 'hot-key' che vengono estrapolati dalle stringhe tradotte per mezzo di codici. Esempio (gimp): "&File" -> "&Apri" che in inglese è "&File" -> "&Open" il carattere "&" segnala l'acceleratore che verrà evidenziato con una sottolineatura. Il revisore (chiunque) poi controlla che non ci siano conflitti cambiando le scorciatoie. Questa è una parte un po' critica che necessita della possibilità di compilarsi il programma da sorgente CVS e, come puoi supporre, non è banale. bye -- Marco Ciampa +--------------------+ | Linux User #78271 | | FSFE fellow #364 | +--------------------+