[ubuntu-l10n-it] Re: Le discussioni si riprendono

  • From: "Marco Ciampa" <ciampix@xxxxxxxxx>
  • To: ubuntu-l10n-it@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Sun, 5 Jun 2005 12:25:02 +0200

On Sat, Jun 04, 2005 at 03:19:35PM +0200, Francesco Degrassi wrote:
> > Io invece, che sono anni che faccio traduzioni di software libero, trovo
> > che i gruppi chiusi, semplicemente non funzionano.
> 
> Sicuramente ne sai più di me, ma nel caso specifico come si garantisce
> la bontà della traduzione finale se non c'è qualcuno responsabile in
> merito, con buona conoscenza dell'applicativo e della lingua inglese ?
> Te lo chiedo perché, onestamente, spulciando ieri rosetta, mi ha dato
> l'impressione di un processo rapido, ma confuso. E' difficile capire
> cosa è già stato completato, cosa va rivisto, ci sono  molti errori
> evidenti (traduzioni palesemente fuori posto, relative ad altre frasi
> originali). Ho pensato, forse a torto, che ci fosse bisogno di
> qualcuno che coordini e chiuda le varie traduzioni quando sono
> complete, che sia riconosciuto e interpellabile in caso di problemi.
> Come sono stati risolti, nei casi che hai seguito in passato, questo
> tipo di problemi ?
Di solito, come per lo sviluppo software, c'è uno (più spesso, vedi
kernel del linux) o più responsabili che 'vigilano' sulla bontà dei
contributi, ma questi sono assolutamente accettati da tutti.
Poi il responsabile non è qualcuno che si autonomina, ma qualcuno che si
propone e se la comunità lo accetta, bene, altrimenti si cambia...
La pratica più diffusa è il cosiddetto 'peer-review' che deriva
direttamente dal mondo scientifico...
Nella pratica, con un programma aperto come rosetta, non so bene come ci
si potrebbe organizzare...Le proposte è bene siano accettate da tutti,
il diritto di scrittura probabilmente no...ma su questo per adesso non
mi sono ancora fatto un'idea su come ci si potrebbe organizzare.

> > >  Caso analogo il seguente:
> > >
> > > > File exists: what should i do ?
> > > > (o)verwrite (s)kip
> > >
> > > "(s)kip" può essere tradotto con "(s)alta", ma "(o)verwrite" ??
> > > Andrebbe tradotto con qualcosa come "(o) sovrascrivi" che perché è
> una
> > > forzatura. C'è qualche indicazione di massima in proposito ?
> > Il male minore: "s(o)vrascrivi" (come è stato tradotto il programma di
> > posta che uso, "mutt" se salvo un'allegato sopra l'altro, esce per
> > l'appunto la richiesta "s(o)vrascrivi?")
> 
> Scusa, ho fatto un'esempio poco intelligente, ieri mi è capitata una
> cosa analoga, ma che in italiano era traducibile solo con parole prive
> della lettera "evidenziata" (non riesco ora a ricordare quale fosse).
> Comunque vado a prendere il dizionario dei sinonimi e contrari e vedo
> se ne salta fuori qualcosa  :-)
Ottima obiezione. Gran parte dei programmi hanno delle scorciatoie, i
cosiddetti 'hot-key' che vengono estrapolati dalle stringhe tradotte per
mezzo di codici. Esempio (gimp):
"&File" -> "&Apri" che in inglese è "&File" -> "&Open"
il carattere "&" segnala l'acceleratore che verrà evidenziato con una
sottolineatura.
Il revisore (chiunque) poi controlla che non ci siano conflitti
cambiando le scorciatoie. Questa è una parte un po' critica che
necessita della possibilità di compilarsi il programma da sorgente CVS e,
come puoi supporre, non è banale.

bye

-- 

Marco Ciampa

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