[ubuntu-l10n-it] Re: Dubbi e riflessioni di un nuovo (spero) membro

  • From: Luca Ferretti <elle.uca@xxxxxxxxx>
  • To: ubuntu-l10n-it@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 28 Nov 2005 15:08:26 +0100

Il giorno mer, 23/11/2005 alle 17.50 +0000, Matthew East ha scritto: 
> On Wed, 2005-11-23 at 15:38 +0100, Luca Ferretti wrote:

> Sono contento che ci hai contattato! Le tue riflessioni sono le stesse
> che mi sto facendo anche io ultimamente: pensa che ieri mi sono iscritto
> alla mailing list di gnome-l10n-it per cercare di iniziare un possibile
> coordinamento fra i nostri gruppi!

:-)

Considera comunque che la mailing list <gnome-i18n@xxxxxxxxxxxxxxxx> Ã
utilizzata solo per la coordinazione delle traduzioni e per "questioni
interne" al team italiano di GNOME, mentre l'effettiva revisione avviene
su <tp@xxxxxxxxxxxxxx>, come pure la discussione e definizione di voci
di glossario e stili.

Al momento la cosa funziona cosÃ: io ho voglia di tradurre un certo
modulo che si trova sul CVS di GNOME. Mi iscrivo su gnome-i18n e
dichiaro la mia disponibilitÃ, aspettando l'OK di Alessio "algol"
Frusciante (coordinatore del team). Ricevuto l'OK mi procuro il file PO,
lo traduco e lo invio; qui viene revisionato, commentato ed altro, poi
il traduttore invia via email ad algol il file PO (compresso per evitare
perdita di charset nel trasporto) che provvede a farne il commit su
cvs.gnome.org. Ovviamente questo spiega anche perchà spesso c'à un
ritardo nel commit :-P

Questo per i moduli ospitati sul cvs di GNOME. Per gli altri, pur
essendo benvenuta la revisione della traduzione, i modi di assegnazione
e commit possono essere differenti (penso alle traduzioni del TP, per le
quali ad esempio potrebbe anche essere necessario firmare e inviare via
posta ordinaria un disclaimer) o assenti (ad esempio il traduttore di
Inkscape gestisce da solo il commit).

Ovviamente ci sono anche casi particolari di affido temporaneo: ad
esempio a ridosso di una release, se il traduttore affidatario non ha
tempo, altri possono occuparsi di rifinire la traduzione.

> >      1. perchà ci sono parecchie traduzioni capitalizzate ("Ottenere
> >         Aiuto Online" e "Traduci Questo Programma...") quando lo stile
> >         delle traduzioni gestite da TP e dallo GNOME Italian Team [3] Ã
> >         senza capitalizzazione ("Ottieni aiuto online" e "Traduci questo
> >         programma...")?
> 
> Suppongo che tu ti riferisca a "launchpad-integration"? Credo che in
> questo caso dipenda dal fatto che in inglese utilizza lo stesso metodo:
> Get Help Online, Translate This Application (come anche Add to Panel,
> Delete this Panel). Pero' caveat: vedi le osservazioni generali piu'
> giu.

GiÃ. L'inglese prevede questo tipo di capitalizzazione (usata negli
scritti per i titoli, se non erro) e GNOME lo ha codificato nelle HIG,
suggerendo (anzi, direi richiedendo) di usarlo nelle voci di menÃ, nei
titoli delle finestre e nelle etichette dei pulsanti.

In italiano perà non esiste tale convenzione, per cui si à scelto di non
usare le maiuscole.

Nei giorni scorsi ho messo mano a qualche traduzione su lauchpad: alcuni
sono là come suggerimenti (update-manager, update-notifier e
launchpad-integration), mentre senza accorgermi di essere stato ammesso
nel team ho modificato la traduzione di language-selector: credo quindi
che quanto cambiato sia stato direttamente incluso :-| Giusto? Devo
ancora prendere mano con launchpad, mi spiace, credevo di accodare dei
suggerimenti. Cmq la traduzione à di qualità :->

Nei prossimi giorni, se siete daccordo, provvederà ad integrare i
suggerimenti che ho aggiunto ai moduli elencati sopra e pensavo di
mettere mano a ddtp-ubuntu-main (la descrizione dei pacchetti).

Un'ultima domanda operativa: come funziona esattamente il comando
"Upload a File"? Pensavo di usarlo per fare quanto segue:
      * scaricare il PO di gnome-control-center da lauchpad
      * fare il merge (man 1 msgmerge) con l'ultima versione sul cvs di
        GNOME, in cui la capplet About me risulta tradotta
      * eventualmente ripulire i fuzzy
      * usare il comando Upload di launchpad per mettere in linea la
        traduzione 
à corretto come modo di agire?

> >      3. se un traduttore di Ubuntu corregge una stringa già tradotta
> >         (perchà à presente un errore) avverte anche il traduttore
> >         ufficiale?
> 
> No. Di sicuro Rosetta non lo fa in automatico (purtroppo). Ma il nostro
> gruppo fino ad ora non ha stabilito un metodo di farlo manualmente, e
> credo che sarebbe utile farlo. Direi di piu, sarebbe utile anche
> comunicare non solo le correzioni ma anche le aggiunte (supponendo che
> l'upstream non sia tradotto a 100%).

Su bugzilla di GNOME Ã possibile aprire un bug relativo alla traduzione.
(cfr bugzilla.gnome.org -> Search -> Products: l10n -> Component:
Italian)

Quando un bug di tal genere viene aperto ne viene informato algol.
Magari si puà provare ad inviare la notifica anche su gnome-i18n.
Ovviamente si puà mettere in CC il traduttore all'atto dell'apertura del
bug.

IMHO Ã una strada percorribile per la comunicazione: scrivere una email
al traduttore rimane una cosa privata e dipende non tanto dalla volontÃ
(ciascun traduttore di GNOME vuole che i suoi moduli siano ben
tradotti), ma dal tempo disponibile (ciascun traduttore di GNOME Ã un
essere umano che traduce volontariamente). Un bug aperto rimane lÃ
finchà non vi si pone rimedio.


> > OK, i punti 3 e 4 sono limiti imposti dalla struttura di
> > launchpad/rosetta e quindi non legati alla sola traduzione italiana, ma
> > per quanto riguarda 1 e 2? Sono "errori" da inesperienza del traduttore
> > o per caso sono state fatte delle scelte di stile in questo senso? Nel
> > caso non ci sia ancora uno stile di traduzione definito, pensate sia
> > possibile accettare quello già in uso per TP e GNOME (cfr [2] e [5])?
> 
> Ecco ora veniamo al punto piu importante e generale. Proprio per questo
> motivo volevo iniziare un dialogo fra i gruppi: qui dobbiamo cercare di
> trovare una compromessa fra il bloccare troppo l'accesso al gruppo, e lo
> sfruttare l'entusiasmo degli utenti di Ubuntu per cercare di ottenere un
> sistema localizzato al 100%. Dato che si tratta solamente di una
> distribuzione, le nostre regole non sono strette quanto lo saranno
> quelle del TP e GNOME.

Certo, in effetti si tratta della traduzione della distro, non dei
moduli, ma sarebbe bello non "sprecare" il lavoro.

Per il fatto che le regole di rosetta non sono strette credo possa
permettere una buona rifinitura della traduzione. Esempio: ho aggiunto
il repository breezy-backports e mi si à aperta la finestra di
update-notify. A quanto pare c'Ã un piccolo errore di digitazione nei
markup (<bi><b></b></big> se non ricordo male): con rosetta posso in
modo semplice porvi rimedio e sperare che sia rilasciato in breve tempo
un nuovo langpack.

Insomma, al momento lo vedo utilissimo come strumento per la traduzione
delle stringhe aggiunte dalla distro o dei moduli propri della distro, o
per un lavoro limitato di rifinitura correzione, mentre magari
dirotterei i volenterosi direttamente "a monte" per le traduzioni.
Specie nei periodi tra lo string freeze ed il rilascio di GNOME sarebbe
utile avere molte persone al lavoro. Credo che la cosa sia utile anche
per i traduttori di Ubuntu: penso ad esempio al caso di GNOME control
center, per il quale la traduzione ufficiale à stata integrata solo dopo
il rilascio della versione 2.12.1, mentre, se non ho capito male, Ubuntu
5.10 rimarrà bloccata, salvo casi eccezionali, a tale versione. Per
eliminare queste zone d'ombra minimizzando il lavoro credo si possa per
il momento agire solo "a monte" di rosetta.

> Pero' nello stesso tempo e' importante ottenere una traduzione
> professionale e soprattutto coerente: sarebbe molto utile infatti per il
> nostro gruppo adottare la guida in uso per i progetti che citi.

Non sono molte e sono abbastanza semplici. Una volta appreso lo spirito,
la traduzione viene da sÃ.

> > Oh, dimenticavo: ovviamente sarei lieto di far parte anche di questo
> > gruppo di traduzione, magari occupandomi di rivedere le varie traduzioni
> > per adattarle allo stile corrente di GNOME, correggendo qualche errore
> > qua e là e facendo da "ponte" tra questo gruppo e TP.
> 
> Sarei contento anche io! Poi se prendi la mano con Rosetta possiamo
> parlare della possibilita' di utilizzare rosetta per la traduzione di
> gnome upstream :) questo si' che eliminerebbe problemi di scambio e
> dialogo.

Non lo so, francamente non perso di essere in grado di rinunciare ad
emacs (sarà anche complicato come editor, ma per i PO à imbattibile) :-)

Cmq in effetti un sistema collaborativo e che non richieda la presenza
di un committer non à cosà male. Ho un solo dubbio: rosetta verifica la
correttezza sintattica del PO? se scrivo un %d nella traduzione dove in
originale c'Ã un %s mi avverte dell'errore? Un po non corretto infatti
blocca il processo di build del programma alla stessa stregua di un
errore di codice.

Prova a sentire algol, magari anche in privato, considerando che negli
ultimi tempi à stato parecchio impegnato: se riesci a garantirgli
qualcosa che possa sgravarlo da compiti automatizzabili, credo lo
renderai felice.

> Matt


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