Premetto che non ho intenti flammatori e che anche se il messaggio e` lungo non e` affatto offtopic, almeno nelle mie intenzioni. Lancero'una serie di proposte... parliamone. Nicola wrote: > Ogni distribuzione ha delle sue peculiarità che la > rendono adatta ad uno scopo. per l'appunto... [...] > i sitemi Unix (e intendo questa > parola come la intende il Prof.Villano e chi e`? > e tutti gli addetti ai lavori) > sono progettati in modo che la segretaria possa fare > solo quello che le > compete. Ok. Mo, vogliamo porci come evangelizzatori di un sistema operativo che odierna panacea consenta di risolvere tutti i problemi per tutte le esigenze di tutti i possibili utilizzatori? Ogni distro è più adatta di altre per uno scopo; vogliamo provare a trovarlo, uno scopo? Come esponenti del SANNIOLUG, vogliamo provare a chiarire la nostra identita`? Che siamo, hobbysti del linux? Vogliamo fungere da helpdesk gratuito e volontario? Oppure fucina di conoscenze? Oppure ancora punto di riferimento per chi voglia fare col PC quello che ci vuole fare la maggior parte degli utenti? Dovremmo trovare un obiettivo comune e perseguirlo, oppure per favore qualcuno mi chiarisca a cosa serve raggrupparsi in associazione. Non so quanti di voi abbiano esperienze in ambito lavorativo privato; per le aziende non esiste un contratto degli informatici, si fa riferimento al contratto dei metalmeccanici, gli operai. Gli informatici, nelle aziende private, non si sentono operai, e per quello sono molto competitivi; negli uffici della new-economy si sentono tutti galletti pronti a primeggiare tra loro, a "farsi le scarpe", e` tutto un "pararsi il culo". Un operaio affronta un colloquio sapendo esattamente per ogni mansione quanto dovrebbe prendere come minimo sindacale, a quando puo' aspirare, ha una idea del suo percorso di carriera. Un informatico invece sente di detenere il potere, manca di umilta`e con molta, molta difficolta`condivide le sue conoscenze con altri. Questo e`un approccio fallimentare perche`sappiamo tutti che il software peggiore e`closed-source. Manca lo spirito di gruppo. Ora, se il LUG deve essere un posto, fisico o virtuale, dove semplicemente dei tizi possano risolvere problemi per *propri* obiettivi, nel peggiore stile individualista tipico dell'informatico, credo che la G di Group rischia di diventare solo un pezzo di un logo, anche se alla fine X avra` imparato a far funzionare la periferica Y con la distro Z per svolgere l'attivita W che interessa solo lui. La mia proposta e`quella di tracciare delle linee guida per una strada e provare a seguirla fino a destinazione. La cosa piu' naturale per un LUG e`lo scambio di conoscenze, ma, consentitemi, consolidare delle conoscenze in un ambito piu'preciso secondo me conferisce a tali conoscenze un valore aggiunto. L'importanza di avere un obiettivo comune, per esempio un progetto software nostro, potrebbe essere l'occasione per verificare da vicino e sperimentare dei modelli di lavoro che possano sovvertire anche se di poco il classico modello italiano della software house, tipo: si lavora 8 ore, a fine mese arriva lo stipendio, e se c'e` gente che non fa un cavolo ci sono sempre gruppi di poveracci con contratti a tempo che con straordinari non pagati e la continua minaccia di essere licenziati su due piedi mettono su accrocchi di software con pochissime competenze e senza attenzione a come il codice si puo'scrivere. Un LUG (bard voglio la tua opinione) e`il posto ideale per sperimentare il "tele-lavoro"; gli strumenti ci sono tutti: CVS, posta elettronica, in pochi minuti si fa un account su sourceforge. In questo modo chi partecipa si puo'anche mettere in gioco assumendosi piccole responsabilita` su parti del progetto. Alla fine anche senza guadagnarci direttamente soldi si imparerebbe di sicuro a scrivere codice leggibile, a rapportarsi con altri, a definire in qualche modo come dovrebbe essere descritto quello che un software dovrebbe fare... Tutte cose che almeno la facolta`di Informatica non insegna, e che si imparano piu'o meno bene nelle aziende private. Una cosa e`leggere su un libro come dovrebbe essere fatto un documento di analisi di impatto, altra cosa e`scrivere qualcosa che poi possa veramente essere utilizzato. Poi, il linguaggio. Scegliamo un linguaggio ben supportato su Linux; python? perl? php? Java? Turing? Un buon coder (e credo che qua tutti siamo in grado di scrivere in un linguaggio) e` in grado al max in un paio di settimane nel tempo libero di imparare un nuovo linguaggio, quindi iniziamo a sceglierne uno, e poi poniamoci una scadenza entro la quale tutti dovrebbero essere in grado nel nuovo linguaggio di: - scrivere "Salve Mondo" - leggere dalla cmdline - leggere/scrivere da console - leggere/scrivere file binari e testo - eseguire una istruzione SQL su di un DB e mostrare i risultati e poi a seconda delle conoscenze acquisite porsi un obiettivo piu' o meno complicato... che ne pensate? ___________________________________________________ Yahoo! Messenger - Nueva versión GRATIS Super Webcam, voz, caritas animadas, y más... http://messenger.XXXXXXXX