[sanniolug] Re: Knoppix 3.2 su hd. Kernel tarocco?

  • From: Giuliano <bipieffe@xxxxxxxx>
  • To: sanniolug@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Thu, 21 Aug 2003 07:53:29 +0200

Il 20/08/03 15.55.59, Francesco Romani <romani21@xxxxxxxxx> ha scritto:

>[Wed, 20 Aug 2003 12:53:32 +0200] Giuliano <bipieffe@xxxxxxxx> scrisse a 
proposito di "[sanniolug] Re: Knoppix 3.2 su hd. Kernel tarocco?":

>sono incappato nel bug(?) di syslinux di cui ho detto
E' un apetto che dovrei approfondire: non ne so pressochè nulla!

>> Sennò va un po a farsi benedire la vanteria che linux giri su tutto
>
>Questo dipende in maniera preponderante dal tempo che si vuole investire
>nell'operazione :)
E qui casca l'asino (cioè io!).
Lo sbattimento è volto al fine di offrire soluzioni addomesticabili ad utenti 
che necessitano degli omogeneizzati, come certi bimbi.
E' vero che se ne potrebbe fare a meno, e con vantaggio, ma la diffusione del 
pinguino passa anche dal proselitismo. Ed il numero non sempre può essere 
sinonimo di qualità.
Questioni complesse un po predigerite, volgarizzate, possono nella maggior 
parte 
dei casi costituire il mezzo per far si che persone meno 'skillate' si 
accaniscano alla soluzione di una difficoltà anzichè desistere.
Condivido davvero le motivazioni filosofiche e libertarie alla base del 
movimento, ma la pratica difficilmente passa attraverso la conoscenza delle 
filosofie. All'utente non si pone il giudizio di qualità sull'una o l'altra 
delle soluzioni possibili, ma il conseguimento degli obbiettivi più semplice.
L'immoralità del monopolio di sistemi proprietari non è poi così evidente.
L'alternativa non viene percepita se non vi è la facilità di fruizione.
E del bene e del male non importa davvero a nessuno, quando pensa di "poter 
pagare ed avere diritto a soluzioni immediate".
Faccio un esempio: lavoro in un ufficio pubblico. Ultimamente si è sparsa la 
fola che l'utilizzo di winword sia irrinunciabile per poter effettuare la 
protocollazione elettronica. Linux terrorizza i sistemisti (che non lo 
conoscono) perchè, a loro dire, se impiegato in una lan, da client, tende 
sempre 
e comunque a partecipare all'elezione a pdc e farebbe crashare il sistema.
Da qui il rifiuto di accettare anche l'ipotesi di un colloquio in materia.
Eppure sono la scuola e la pubblica amministrazione gli ambienti dove l'impiego 
di soluzioni "open source" dovrebbe avere una naturale evoluzione. Ma date le 
premesse...
Ultimo aneddoto. Ho ospitato una nipotina che va a scuola (scuole medie).
Conosce ed impiega office 2000. L'insegnante lo ha spiegato e diffuso con copie 
illegali a scuola. I ragazzi, in buona fede, credono che tutto vada bene così e 
fanno sfoggio di publisher e di winword (non adoperano ancora i db...).
Ho mandato una copia di Open Office con documentazione in italiano.
Putroppo tra me e questo insegnante ci sono circa 400 km e ciò mi rende 
impossibile fare quanto sarebbe giusto: seguirlo e fagli capire l'errore, non 
condannarlo ai lavori forzati!
Credo maggiormente nell'howto che nel man e ciò mi rende un po scocciatore 
nell'ambiente dei pinguini.
Il progetto Vim.it è nato prevalentemente da ciò, grazie alla capacità di 
sintesi di Bartolomeo.
In origine era stato il capitolo tre del manuale di mutt, tradotto in italiano 
per far capire agli amici che non si trattava del mostro che veniva loro 
descritto.
Anche il significato di mutt (campagnolo sempliciotto bonaccione) ha avuto buon 
gioco, al di la degli acronimi, ricorsivi o no.
Per quanto riguarda le componenti non installate (Massimiliano, in questo caso) 
ho fatto uso di slocate per la loro ricerca, dopo aver updatato il db di mdk 91 
da root.
Nessuna traccia. E messages, nella propria coda, riporta proprio la frase citata
(nella fattispecie: "pppd not found"). Ed il demone non si è fatto trovare da 
locate. (La documentazioni a lui relativa, invece, si.)
Grazie della vostra pazienza in queste giornate estive.
Visto che non è il momento di massima attività della lista ne abuso a cuor 
leggero.
Poi smetterò, prometto!
Giuliano




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