In data Sun, 13 Nov 2005 23:07:24 +0100 Adriano Varoli Piazza <moranar@xxxxxxxxxxxxxx> scrisse: > As you like. Preferisco chiamare la roba "Open Source" se non è > effettivamente Free Software. Questo ha senso. > > Poi queste concessioni sarebbero > > definitive? O un domani possono essere ritirate? Mah, mi piacerebbe > > sentire cose piu` chiare tipo "il tal programma e` stato rilasciato > > sotto GPL" o "i brevetti software non esistono piu`" e meno parole > > in liberta` tipo "model of intellectual property management" o > > "collaborative framework" > > Quanto più chiaro di "patenti royalty free" ti abbisogna? Mah, questo non c'entra tanto: in effetti Tore parlava del linguaggio utilizzato, ad esempio in una frase come "model of intellectual property management", che ha dei presupposti molto espliciti. Uno di questi è la validità di un concetto noto come "proprietà intellettuale", che a mio parere lascia il tempo che trova se analizzato meglio... C'è chi lo ha fatto: http://www.stallman.org/articles/ft-response.html Secondo me questa puntualizzazione (su cui sta basando molti dei suoi interventi ultimamente, ne trovate tanti sul web di più esaustivi) è uno dei maggiori contributi che questo amabile personaggio ci ha lasciato negli ultimi tempi, non solo al movimento per il "software libero" ma anche in generale a chi sposa la causa della "libertà della circolazione dei saperi", o che dir si voglia. Poi boh, ognuno può pensarla come vuole, o anche accapigliarsi senza motivo :-) Comunque, al di là di tutto mi sembra che quanto descritto nell'articolo sia in massima parte positivo. Ciao Matteo