[Linuxtrent] Re: systemd default su debian?

  • From: Flavio Visentin <THe_ZiPMaN@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Tue, 21 Oct 2014 23:45:04 +0200

On 10/21/2014 07:54 PM, Daniele Nicolodi wrote:
On 21/10/14 19:20, Lele Gaifax wrote:
ma soprattutto è imperscrutabile (già la scelta di avere un log binario,
ispezionabile solo col suo strumento, "journalctl", mi lascia mooolto
perplesso...) e pervasivo (uno strumento solo che pensa a inizializzare
tutto, dai device, ai bus tra le applicazioni, ai mount dei dischi...).

Tutto quanto viene riportato nel journal viene di default inoltrato
anche a rsyslog quindi lo trovi anche nei log vecchio stile.

Non è la configurazione di default, almeno su Sid.

Comunque sia uso systemd da quando è approdato in experimental (non so quanto sia passato), e sono più o meno dello stesso avviso di Lele.

Il vecchio sysvinit è certamente anacronistico su PC destinati ad uso desktop (sui server IMHO è invece adeguato), ma il problema è che systemd non è un semplice sostituto di sysvinit. Ci sono molteplici incastri che lo stanno rendendo un obbrobrio, tra tutti journald e udev. Gli sviluppatori stanno concentrando in un unico prodotto tanti oggetti diversi che svolgono funzioni completamente diverse. È verissimo che possono trarre vantaggio reciproco, ma è altrettanto vero che non tutti sono interessati ad usufruire di tutte le funzionalità in modo strettamente integrato.

Uno dei motivi per cui a suo tempo da RedHat sono passato a Debian era che ogni pacchetto era una funzionalità specifica e non serviva installare roba che non usavi (la goccia che fece traboccare il vaso fu postfix che dipendeva da openldap e da altri 4 o 5 rpm enormi). Con systemd invece sei costretto a portarti appresso anche parecchia porcheria che non sempre interessa (a me journald rompe solo le balle e fa sprecare spazio inutilmente oltre che avermi incasinato la vita deviando syslog senza dire nulla ed avendomi fatto perdere dati importanti).

Peraltro le critiche che sono mosse da una parte consistente della comunità Debian non sono per la scelta di systemd come init di default, ma per il fatto che siano accettabili pacchetti che non prevedono la possibilità di usare altri sistemi di init quali sysvinit, upstart, openrc... questo di fatto renderebbe systemd non una scelta di default ma un obbligo, e sono pur'io dell'idea che sia una stronzata.

Systemd è partito come un progetto ambizioso e valido, ma negli anni si sta trasformando in un mostro fagocitante e invece che rendere la vita più semplice ai sysadmin, la sta rendendo sempre più difficile facendo perdere il controllo del sistema. Gli sviluppatori di systemd (ed in particolare Poettering) stanno seguendo le orme degli sviluppatori di Gnome, nel senso che in modo molto arrogante se ne strasbattono di tutte le osservazioni che vengono mosse. Il risultato è un software che piace tanto a loro ma che piace sempre meno a chi lo deve usare (e sinceramente ne sento sempre di più che si lamentano in tal senso, anche debian developer di vecchia data che almeno inizialmente erano molto favorevoli a systemd). Quello che mi augurerei è che si accorgessero che stanno facendo una coglionata e cominciassero ad ascoltare un po' di più le esigenze degli utenti (bootare un server in 35 secondi invece che in 60 non è un'esigenza sentita) arrivando ad un idoneo compromesso (ovvero separare le funzioni in pacchetti separati e non mutuamente indispensabili) che permetta di non vedere solo un blob binario per una parte così importante del sistema.

D'altronde se così non sarà prevedo che la comunità si darà da fare come al solito con un fork di systemd o con il passaggio a qualche altro sistema. L'ottusità di certi sviluppatori ha sempre portato utenti, sviluppatori e sistemisti a prendere le distanze e cercare o produrre alternative (basti pensare al declino di Gnome negli ultimi anni).

Io certamente, se ci sarà un fork di systemd nella direzione auspicata, sarò tra quelli che cambieranno sistema. Per il momento resto con systemd sul mio PC solo perché alla fine quel che gira sul portatile non mi interessa più di tanto, ma sui server difficilmente farò un passaggio che porta più rogne che soluzioni.

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Flavio Visentin
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