>> Ho molto da ribattere sia su osm che wikipedia in particolare su >> discorsi di qualita' e di gerarchie. Alla fine mi aspettavo il vecchio thread in cui dichiaravi la tua posizione nei confronti di progetti come Wikipedia e Openstreetmap. A questo punto rispondo a questo che mi hai scritto e poi proseguo. > L' articolo mi sembra si riferisca alla situazione negli USA. Se l'articolo di cui parli e' quello che avevo segnalato su uno studio della qualita' dei dati di OpenStreetMap, allora sei in errore: non era il caso USA ma quello degli UK In ogni caso non pensare che i dati di Google e altri servizi (che poi derivano tutti o da TeleAtlas o da Navteq) siano cosi' precisi. I casi di camion bloccati a causa dei navigatori non e' una novita' visto che in buona parte dipende dai dati. Dal mio personale punto di vista i dati piu' precisi sono quelli della pubblica amministrazione che cura il proprio spazio. Pensi forse che se Trento cambia toponomastica lo vada subito a dire a TeleAtlas/Google sperando che questi aggiornino le loro mappe, oppure lo fa sulla propria base cartografica? > Io conosco quella italiana: completa anarchia. Tutti fanno quello che > vogliono. Non ne sono del tutto d'accordo. A parte casi in cui la p.a. ha dato il permesso di copiare i dati (vedi Friuli Venezia Giulia), i mappatori di OSM sono tremendamente pignoli e quando qualcuno comincia a fare "danni", intervengono subito. Ci sono diversi casi che ti potrei riportare. La comunita' si autoregola, corregge e contatta. Il tema della qualita' dei dati e' argomento di forte interesse per il quale esistono diversi progetti http://wiki.openstreetmap.org/wiki/Quality_Assurance Se OSM fosse nato da subito con degli strumenti di controllo temo che non avrebbe avuto successo. Infine OSM, come Wikipedia, come tanti altri progetti spinti dal basso (compreso il sw libero), soffrono della regola del 1-9-90 Ossia: 1% fortemente attivi, 9% mediamente, 90% semplicemente usufruitori del servizi http://www.useit.com/alertbox/participation_inequality.html > Non credo che di per se la gerarchia sia garanzia di miglior > qualità. Garantisce un modo uniforme di operare. Infilo qui una considerazione su wikipedia e' gerarchia, in quanto, anche se non sembra, dietro le quinte di wikipedia c'e' un mondo gerarchico e organizzato non indifferente Giro questo blog post http://www.gnuband.org/2010/08/25/wikipedia_power_structure_anarchy_bureaucracy_despotism_democracy_meritocracy_plutocracy_technocracy_and_everything_in_between/ >Un modo uniforme di > operare facilita la lettura, nel caso delle carte prodotte. Esempio se > qualcuno decide di segnalare "le cassette postali" e qualcuno decide di > non metterle quando non ne vedo segnalate è perchè non ci sono o perchè > non sono state segnalate? Capisco la tua posizione ma non ne rimango convinto. Anche perché spesso sento gente che critica, individua dei punti deboli, ma poi non fa nulla ne per convincere meglio sulle sue affermazioni ne, tanto meno, che aiutare a migliorare. Questi strumenti, cosi' come il software libero, penso che possono esistere se e solo se vengono usati. Il contributo più semplice e banale verso il software libero e' quello di usarlo. Al di la' di questa mia "pippa mentale", l'organizzazione di cosa e come raccogliere nasce sempre sulle esigenze. Se ti guardi il post su OSM del forum della Mountain Bike, scopi che gli utenti interessati all'argomento sono tantissimi. http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=128803 Autoregolandosi cominciano a contribuire con una metodologia uniforme al progetto. > In un sistema gerarchico si saprebbe cosa è > stato deciso e di conseguenza si saprebbe con certezza leggere la > carta. Prova a pensare il Kernel linux non gerarchizzato: tutti > potrebbero inmettere qualsiasi codice...... Concordo anche qui in parte. Dopo che ho seguito questa questa talk di Torvald riguardo GIT ho cambiato leggermente le mie idee http://www.youtube.com/watch?v=4XpnKHJAok8 dove in pratica dice "Evviva il software decentralizzato, evviva le reti di fiducia" che non e' molto lontano dal discorso che facevi sui fork. In ogni caso penso che mescolare sistemi di raccolta dati con sviluppo del software, sia come chiedere la crema per le mani in pasticceria. > Quello che principalmente non mi piace è l' anarchia nel decidere cosa > mettere o non mettere sulla carta e pure nel decidere se qualcosa va > cambiato o meno. Per altro il backgrond culturale OSM italiano ( almeno > quello espresso nella ML) è basso. Per paragone se il LinuxTrent avesse > come background culturale "100" OSM ITALIANO sarebbe a si e no "50". > Per me è troppo poco. Questa del background culturale e' una affermazione molto molto forte e che non riesco a capire su quale metrica si fonda. Se devo supporre che chi contribuisce a osm debba avere conoscenze di geografia e gis, allora penso che qui sei un errore visto che spesso GFOSS.it (l'associazione italiana per i gis liberi) sostiene e contribuisce a osm. Anche qui ho bisogno di un paragone con il linuxtrent, devo supporre che la metrica ha a che vedere con il numero di laureati in informatica? ... perdonate la battuta .. Ciao -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx