Ciao Linuxtrent! mi chiamo Leonardo, mi sono appena iscritto a questa lista e sono "quello di Firenze" che c'era l'altra sera alla discussione sul DDL. Dopo diversi anni di Flug e altre associazioni varie, lavoro qui a Trento e per quanto posso cercherò di partecipare un po' anche al Linuxtrent. Intanto complimenti per la serata e per l'iniziativa a chi l'ha organizzata. Visto che c'e' stata una discussione un po' frammentata e che non poso essere a Riva, vorrei chiarire un paio di cose che ho detto che magari possono essere utili a chi si sta occupando del DDL (anche se non ho capito se sono in questa lista...). La prima riguarda le eccezioni. Massimo diceva che a Bologna nella migrazione a Openoffice è stato meglio non averne di eccezioni. Nella esperienza di Firenze, la prima cosa che mi hanno detto quando hanno sentito "migrazione completa" è "non si può fare". Ed in parte è vero, un'ufficio tecnico che usa programmi specifici per calcolare i flussi di traffico stradale o le piene dei fiumi non è detto che trovi le stesse alternative FLOSS. Così come immagino che se il giorno dopo l'approvazione del DDL scade una licenza di un gestionale su 100 macchine, non si può semplicemente smettere di usarle in attesa di riconvertirle e fare la formazione. E queste sono esattamente le cose che danno un appiglio a chi non vuole fare la migrazione (per fatica o per interesse...). Il processo di migrazione deve essere per forza graduale in una struttura complessa, le eccezioni ci vogliono ma devono essere accompagnate ad un piano di migrazione, deve essere costoso in termini di tempo e progettualità per una struttura scegliere un software proprietario. Poi c'e' una parte di definizioni che non ho capito da dove viene, ad una prima lettura mi pareva un po' complessa. Sono anche iscritto ad Assoli, che sicuramente conoscerete, ora giro un link al DDL, magari ne viene fuori qualche suggerimento utile. In fine, dalla discussione finale c'era chi aveva dubbi sull'articolo 4, secondo me a ragione, nel senso che lo sviluppatore non deve cedere i diritti sul software alla PA, che poi lo rilascia con licenza FLOSS (spesso i diritti non sono neanche tutti suoi), deve essere lo sviluppatore stesso a rilasciarlo in licenza FLOSS e darlo alla PA. Anche li poi andrebbe chiarito il punto delle eccezioni. Ciao e in bocca al lupo! leonardo. PS scusate la lungaggine ma questo tema mi interessa, se posso dare una mano in qualche modo partecipo volentieri. -- www.leonardo.ma / tw: @leobowski -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx