[Linuxtrent] Re: Software libero a scuola

  • From: marco cassisa <marco.cassisa@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Tue, 3 Mar 2009 18:46:52 +0100

Grazie molte a tutti per l'attenzione,

rispondo utilizzando il messaggio di Andrea Zuech, che è il più puntuale
nelle osservazioni e quello più documentato.
Terrò senz'altro conto di tutte le osservazioni che mi avete opposto, nella
stesura finale!


Il giorno 3 marzo 2009 11.10, Andrea Zuech <azname85@xxxxxxxx> ha scritto:

> Inoltre non e' meglio proporre ODF od un formato equivalente e maggiormente
> compatibile con le applicazioni esistenti (es RTF al posto di DOC)?
>

hai ragione, magari anche ooxml (vedremo) ;-)
Io partivo dal presupposto che i colleghi non volessero abbandonare il
formato DOC.
Per quanto riguarda RTF (almeno quello creato da Ms Windword) ho esperienza
del fatto che OpenOffice lo travisa maggiormente rispetto al formato DOC.
Sarà una cattiva osservanza dello standard da parte di Ms.

>
>
>       - OpenOffice apre i documenti .docx del nuovo Microsoft Office, il
>> vecchio Microsoft Office non lo sa fare (no comment)
>>
>
> A quale versione di Office ti riferisci? Per Office 2000, XP e 2003 esiste
> un aggiornamento per aprire, editare e salvare i file di Office 2007 [1].


Sì, hai ragione, aggiungo "nativamente"

>
>
>  Il software è una tecnologia che nasconde un sapere: determinati algoritmi
>> e processamenti di informazioni.
>> Scegliere software libero è in primo luogo una scelta etica: il software
>> proprietario è un "pezzo di sapere conoscenza" che viene negata alla
>> comunità e gestita appunto da un "proprietario", che può farne quel che
>> vuole: nasconderla (nessuno può conoscere "come è fatto" Word o Excel,
>> nemmeno i file .doc sono noti ufficialmente nella loro struttura!),
>>
>
> Togli il commento sui .doc, non e' piu' valido: i file di Office da 97 a
> 2007 sono documentati dal febbraio 2008 [2].


Grazie!

>
>
>  concederla al prezzo da lui fissato, costringere ad aggiornamenti,
>>
>
> Si possono rifiutare gli aggiornamenti: io non rifiuterei un bugfix senza
> un valido motivo (es rompe la compatibilita' con qualche macro), comunque si
> puo'.
> Se parli del passaggio alla nuova versione, la questione e' piu'
> complicata: sono gli utenti di Office che ti passano file dell'ultima
> versione a spingerti a cercare questa per aprirli.
>

Ho messo costringere tra virgolette, per indicare situazioni come appunto
quella cui tu accennavi

>
>
>  nascondere le funzionalità e i comportamenti dei programmi (siete sicuri
>> che Word non invii in giro informazioni vostre? come fate a saperlo? sulla
>> fiducia?).
>>
>
> Con uno sniffer (tcpdump, Wireshark, ecc.) controllo la rete; quanto agli
> ID inclusi nei documenti, Microsoft e' gia' stata scottata ai tempi di
> Office 97 e da allora ha rilasciato programmi per rimuovere queste
> informazioni da file esistenti [3] e non le salva piu' nelle versioni
> successive.
> Comunque ti concedo il punto: fidarsi e' bene, non fidarsi e' meglio.
>

Ho semplificato il ragionamento. Il msg è cmq chiaro senza le ultime
insinuazioni.

>
>
>  Cosa sarebbe accaduto se avessero reso privata la tecnologia della ruota o
>> della calcolatrice? La scuola dovrebbe favorire la conoscenza libera! Se gli
>> studenti imparano sui nostri banchi, con il nostro aiuto, ad utilizzare
>> software libero, impareranno a pretenderlo anche in futuro e a pretendere
>> che in generale tutte le tecnologie siano conosciute e condivise e non
>> occultate e segregate: così il software come i medicinali. Dove c'è
>> conoscenza c'è controllo! Dove c'è conoscenza c'è maggiore possibilità di
>> sviluppo.
>>
>
> D'accordo.
>
>  E' vero che esistono licenze gratuite/semigratuite concesse nell'ambito
>> dell'istruzione, potremmo però ricordare che gli studenti prima o poi non
>> saranno più tali, e comunque che è molto più egualitario utilizzare software
>> gratuito, senza costringere i nostri utenti ad acquistare o a copiare
>> illegalmente il software.
>>
>
> Basterebbe salvare i file in un formato diverso; in ogni caso, parli di
> software "gratuito" (= non devo pagarlo, include anche il freeware) o
> "libero" (FOSS e FLOSS)?
> Secondo: copiare illegalmente e' un illecito (punibile con una sanzione,
> nonostante il decreto Urbani faccia di tutto per equipararlo ad un reato,
> punibile penalmente) ed e' qualcosa che non va decisamente fatto. Punto.
>

Hai ragione, chiedo venia. Parlando di OpenOffice, sono scivolato da una
proprietà all'altra del software, visto che le ha sostanzialmente entrambe.
Di nuovo qui il "costringere" valeva per "indurre" o "mettere in condizione
di". Meglio però togliere ogni dubbio

>
>
>  E' anche vero che probabilmente nessuno di voi guarderà "dentro"
>> openoffice, ma chi dice che gli studenti non saranno invogliati a farlo?
>>
>
> <ironico> Se masticano il C++ e hanno del tempo da dedicare, perche' no?
> </ironico>
> Non calcare troppo la mano sulla disponibilita' dei sorgenti: e' il cardine
> dell'open source ma anche l'aspetto che [purtroppo] meno interessa al mero
> utente.
>

Hai ragione


>
>
>  E non vi sentite più tranquilli sapendo che chiunque può controllare (e
>> contribuire a modificare) il codice nel quale sono scritti i programmi che
>> usate oppure, chessò, che il programma che governa l'ABS della vostra auto
>> (o quello che userete per votare) non è gestito solo da una ditta, ma che è
>> offerto alla comunità degli studiosi per lo studio, il controllo e il
>> miglioramento?
>>
>
> Dipende: avere tanti occhi che spulcino il codice e' utile, ma la
> condizione necessaria e non sufficiente e' un'altra: gli occhi devono essere
> all'altezza del compito.
>

Non rileva.

>
>
>  Come dice Stallman: "Il software proprietario [...] respinge la sete di
>> conoscenza; dice loro [scil. agli studenti]: 'La conoscenza che stai
>> cercando è un segreto: vietato imparare!' Il software libero incoraggia
>> tutti ad imparare."
>> E infine vero che OpenOffice non è Microsoft Office e che voi siete
>> cresciuti (invecchiati?) con Microsoft Office e che gli siete affezionati e
>> che non avete tempo e passione per imparare a usare un altro programma,
>> però: il nuovo Microsoft Office è MOLTO più diverso da Microsoft Office di
>> quanto lo sia il nuovo OpenOffice.org e potreste veramente avere difficoltà
>> ad utilizzarlo! Inoltre, essendo professori, non mi dite che vi spaventa
>> essere flessibili e imparare a utilizzare qualcosa di nuovo (sennò tutti i
>> discorsi sull'imparare a imparare?)!?!"
>>
>
> Consiglio: integra il dvd con qualche lezione di "orientamento", per far
> conoscere OO e gli altri software forniti. L'abitudine e' dura da vincere e
> i tuoi colleghi, se non sono veramente motivati, potrebbero cedere di fronte
> alle prime difficolta'.
> Invitali a visitare il forum di OO se hanno qualche dubbio che la guida non
> risolve: ad esempio, per cambiare i dati di un grafico in Calc bisogna
> selezionare le celle e trascinarle sul grafico, passaggio non spiegato dalla
> guida in linea [4] e che ho trovato solo sul forum.
>

Pure questo è vero. Offrirò almeno l'opportunità, e seguirò anche un
consiglio che mi è giunto privatamente: toglierò il sarcasmo
(controproducente)

>
> Gratuita': OO.org non chiede soldi per il download, vero, ma se si trova
> utile il programma una donazione non fa male [5] ;-)
>

Segnalato


>
> Altri punti a favore di OO:
> - multipiattaforma: gira su Windows, Linux, Mac OSX ed altri os e funziona
> allo stesso modo su tutte le piattaforme; MS Office e' pensato
> principalmente per Windows, la versione per Mac non e' equivalente (es.
> Office per Mac 2008 non ha il supporto per VBScript ma solo per AppleScript
> quindi non legge le macro dei file scritti con Office per WIndows e
> viceversa; paradossalmente le vecchie versioni supportavano VBScript ...
> [6]);
> - versione portable: basta una chiavetta veloce (sottlineo veloce,
> altrimenti impieghi 5 minuti solo per caricarlo) e lo esegui su qualsiasi pc
> con Windows.
>

Very interesting. Aggiungo la prima parte (la seconda la studio e la
spiegherò nell'appuntamento di "orientamento".

Per fred: recepito l'emendamento.

Per napo (ciao napo, wie geht's? ormai bisoin parlarghe en todesch i m'ha
dit...): i volantini non credo facciano molto, e poi sono fermi alla
versione 2.0. Grazie per i due cents

per pierluigi: mi pareva di aver espresso lo stesso concetto, si vede che
devo riformularlo più chiaramente

per giuseppe e mauro: grazie per l'osservazione.

matteo l'ho già ringraziato di persona (era opendvd il dvd da distribuire):
forse in futuro sarà la volta delle chiavette, vedremo

ciao a tutti
PS aggiungo qui en passant, che sarebbe bello che la nostra PAT aiutasse
queste migrazioni, vista da qui Bozen/Bolzano è un miraggio

marco




>
> Andrea
>
> [1]
> http://www.microsoft.com/downloads/details.aspx?FamilyId=941B3470-3AE9-4AEE-8F43-C6BB74CD1466&displaylang=en
> [2] http://www.microsoft.com/interop/docs/officebinaryformats.mspx
> [3]
> http://www.microsoft.com/downloads/details.aspx?FamilyID=fc964026-1d79-4aba-aa18-02ec574c6feb&displaylang=en
> [4] Guida di OpenOffice Chart, voce "Usare i grafici in OpenOffice.org"
> [5] http://contributing.openoffice.org/donate.html
> [6] http://en.wikipedia.org/wiki/Microsoft_Office#Cross-platform
>
>
> --
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