[Linuxtrent] Re: Primo Impatto

  • From: Daniele Nicolodi <daniele@xxxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Thu, 9 Jan 2003 00:37:39 +0100

On Wed, Jan 08, 2003 at 08:46:42PM +0100, Lele Gaifax wrote:

>     DN> Concludo con una citazione (che mi ricorda sempre la canzone
>     DN> "La canzone di Piero"):
> 
>     DN>   "Se tu hai un arma e cosi` pure il tuo avversario, avrai
>     DN> paura che egli tiri per primo. Ma se tu non sei armato sebbene
>     DN> il tuo avversario lo sia, costui dovra` prendere una decisione
>     DN> ben piu` grave di quella che non debba prendere tu."
> 
> Buona lettura, ma mi è comunque sfuggita la differenza sostanziale tra
> "nonviolento" e "non violento". Per fare un caso specifico, come si
> comporterebbero questi due figuri nel caso qui sopra? Uno tace e
> muore, l'altro muore lo stesso, ma gridando?

Premessa: nella mail precedente mi sono dimenticato di dire che aparte
qualche asceta induista e pochissimi altri di "non violenti" al mondo
non ne conosco.

La citazione centra un tubo con la differenza, fa solo capire a che cosa
porta la violenza, cerco di chiarirmi: se in una discussione accesa uno
dei due litiganti comincia ad alzare la voce, e l'altro per cercare di
farsi valere l'alza piu` forte e quindi il primo ancora di piu` e cosi`
via si ottiene un gran bel casino, una grossa incazzatura e molto
probabilmente i due se ne vanno non avendo cambiato di una virgola la
propria opinione. Se al momento in cui uno dei litiganti alza la voce
l'altro comincia a bisbigliare che succede ? Succede che immediatamente
la conversazione riassume connotati piu` pacifici perche` come minimo
uno che sta ad urlare contro uno che sussurra si sente un idiota. Questo
e` un metodo "nonviolento" per risolvere una situazione che se
affrontata come nel primo caso avrebbe anche potuto portare alle mani.
Se si interpreta alla lettera il termine "non violenza" si potrebbe
intepretare come violenza, ossia come atto che va a nuocere all'altro,
il tentare da parte di una delle parti in conflitto di far cambiare
opinione all'altra. In questa connotazione un atteggiamento "non
violento" sarebbe quello di lasciare che l'altro si tenga le sue idee e
se necessario adattarsi ad esse.

Le guerre nascono con due che si urlano contro senza ascoltarsi.

Ciao
-- 
Daniele
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