[Linuxtrent] Re: [OT] Voto elettronico negli USA: testimonianza di un programmatore

  • From: "Marco Ciampa" <ciampix@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 20 Nov 2006 00:53:56 +0100

On Sun, Nov 19, 2006 at 06:48:38PM +0100, Flavio Visentin wrote:
> -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
> Hash: SHA1
> 
> Lele Gaifax wrote:
> > ma a chi serve veramente tutto questo ambaradan?
> 
> Servirebbe agli elettori per avere la certezza che il proprio voto non
> può essere stato manipolato, e a tutti per avere la certezza del
> risultato nell'istante stesso in cui chiudono i seggi.
Fantascienza, come si è visto:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/11_Novembre/13/vecchi.shtml

nessuna delle strategie di cui si è parlato in queste interessanti email ci
mette al riparo da quello che _è successo_ in italia e pochi mesi fa.

Mancano più di 1.200.000 schede bianche che sono state assegnate a qualcuno
che _non_ ha vinto le elezioni. Chi le ha perse, vuole (a parole ma poi si
guarda bene di chiederlo veramente) il riconteggio. Chi ha vinto sta buono e
incassa.

Perché? Ai posteri l'ardua sentenza ma comunque, le schede ci sono (per
fortuna e non sono elettroniche), basta ricontarle ma _nessuno_ sembra
interessato a farlo. Né chi ha vinto ma soprattutto chi ha perso.

-- 

Marco Ciampa

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