[Linuxtrent] Direttiva Stanca per l'open source

  • From: "Guido Brugnara" <gdo@xxxxxxxxx>
  • To: <direttivo@xxxxxxxxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Sat, 1 Nov 2003 08:54:01 +0100 (CET)

Ho sottoposto all'attenzione del Comitato E-Society la "Direttiva Stanca
per l'open source"; che verrà a breve pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale
e l'indagine del MIUR:
http://www.innovazione.gov.it/ita/comunicati/open_source/indagine_commissione_os.pdf

Ho letto l'indagine e ritengo sia di fondamentale importanza che venga
preso seriamente in considerazione anche in Trentino in quanto poò essere
fonte di innovagione e di opportunità per la Comunità e spazio di notevole
crescita della Piccola Impresa.

ringrazio il LinuxTrent per la puntuale segnalazione.

cordiali saluti
Guido Brugnara



Informatica: Stanca emana Direttiva
per l'Open Source nella P.A.

Software OPEN SOURCE - traduzione: Software a "codice sorgente aperto"
Software che, attraverso la disponibilità del codice sorgente, ossia del
suo Dna, consente sia la sua libera circolazione, sia processi di
modifica, produzione, ridistribuzione, evoluzione e riuso
La Direttiva reca le regole ed i criteri tecnici per l'acquisto ed anche
per il riuso del software nella Pubblica amministrazione
L'inclusione di questa nuova tipologia d'offerta tra le soluzioni tecniche
contribuisce ad ampliare la gamma delle opportunità e delle possibili
soluzioni in un quadro di economicità, equilibrio, pluralismo e aperta
competizione

In soli 10 mesi si è completato definitivamente l'iter procedurale per
introdurre una rivoluzione nell'informatica della Pubblica amministrazione
italiana, aprendo la porta all'adozione di programmi software a codice
sorgente aperto, ossia con la loro "mappatura genetica" ben evidente, e
spianando la strada al riuso dei programmi nell'ambito delle varie
amministrazioni pubbliche.

Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, dinnanzi alla
Commissione Parlamentare di Vigilanza sull'Anagrafe Tributaria, ha infatti
reso noto di aver appena firmato la Direttiva in materia di "Sviluppo dei
programmi informatici da parte delle Pubbliche amministrazioni", di
prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che comporterà vantaggi
nella scelta dei programmi più efficienti e convenienti, ma anche risparmi
derivanti dalla condivisione conseguente al riuso all'interno delle
amministrazioni pubbliche.

L'atto è stato preceduto da una approfondita indagine conoscitiva, voluta
a gennaio dallo stesso ministro e condotta da un'apposita commissione
tecnica che, per la prima volta, ha fotografato la situazione della
informatica e del software a codice sorgente aperto nella Pubblica
amministrazione. Dall'indagine emerge che nel 2001 la Pubblica
amministrazione italiana ha speso 675 milioni di euro per il software (il
22% della spesa totale in tecnologie dell'informazione e della
comunicazione): di questi il 61% è stato destinato al software realizzato
specificatamente e il 39% per quello a licenza.

"La direttiva, che porta l'Italia tra i primi Paesi al mondo a disporre di
criteri in questo settore", ha spiegato Stanca, "prende in considerazione
i significativi sviluppi delle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione ed in particolare il processo di produzione, distribuzione
ed evoluzione dei programmi informatici che si basa sulla disponibilità
del codice sorgente aperto (open source) ed ha come scopo quello di
fornire un indirizzo univoco relativo alla scelta delle soluzioni per le
predisposizione e per l'acquisizione dei programmi informatici da parte
delle Pubbliche amministrazioni".

In particolare, ha proseguito il ministro, "viene indicato come le
Pubbliche amministrazioni debbano tenere conto dell'offerta sul mercato di
una nuova modalità di sviluppo e diffusione dei programmi informatici a
codice sorgente aperto. L'inclusione di questa nuova tipologia d'offerta
all'interno delle soluzioni tecniche tra cui scegliere contribuisce ad
ampliare la gamma delle opportunità e delle possibilità in un quadro di
economicità, equilibrio, pluralismo e aperta competizione".
Per chiarire il peso di questa iniziativa, Stanca ha spiegato che "si
tratta di favorire l'utilizzo di prodotti informatici che promuovano il
pluralismo del software nella Pubblica Amministrazione e, quindi, la
possibilità do scegliere soluzioni convenienti non solo in termini
economici tra quelli disponibili sul mercato, con software proprietario e
con software aperto, pentodo conto che quest'ultimo consente di conformare
i programmi alle nostre esigenze, mano a mano che esse si pongono, e di
metterli anche a disposizione di altri".

I principali contenuti
della "Direttiva Stanca per l'open source"

Analisi comparativa delle soluzioni - La "Direttiva Stanca per l'open
source" dispone che le Pubbliche amministrazioni acquisiscano programmi
informatici sulla base di valutazione comparativa tecnica ed economica tra
le diverse soluzioni disponibili sul mercato, tenendo conto della
rispondenza alle proprie esigenze, ma anche della possibilità di poter
sviluppare programmi informatici specifici e del riuso da parte di altre
amministrazione dei programmi informatici sviluppati ad hoc.
Tra le valutazione di tipo tecnico ed economico vanno contemperati anche
il costo totale di possesso delle singole soluzioni e del costo di uscita,
ma anche del potenziale interesse di altre amministrazioni al riuso dei
programmi informatici.
Nel caso di acquisizione di programmi informatici di tipo proprietario
mediante il ricorso a licenze d'uso, le amministrazione si debbono
contrattualmente assicurare che, qualora il fornitore non sia più in grado
di fornire supporto, il codice sorgente e la relativa documentazione
vengano resi disponibili o almeno ceduti al fornitore.

Criteri tecnici di comparazione - Le Pubbliche amministrazioni
nell'acquisto dei programmi informatici dovranno privilegiare le soluzioni
che :

assicurino l'interoperabilità e la cooperazione applicativa tra i diversi
sistemi informatici della Pubblica amministrazione, salvo che ricorrano
peculiari ed eccezionali esigenze di sicurezza e di segreto;

rendano i sistemi informatici non dipendenti da un unico fornitore o da
un'unica tecnologia proprietaria;

garantiscano la disponibilità del codice sorgente per l'ispezione e la
tracciabilità da parte delle Pubbliche amministrazioni;

esportino dati e documenti in più formati, di cui almeno uno di tipo aperto.

Proprietà dei programmi software - Nel caso di programmi informatici
sviluppati ad hoc, l'amministrazione committente ne acquisisce la
proprietà dato che ha contribuito con le proprie risorse
all'identificazione dei requisiti, all'analisi funzionale, al controllo ed
al collaudo del software realizzato dall'impresa fornitrice.
Trasferimento della titolarità delle licenze - Le Pubbliche
amministrazioni si assicurano contrattualmente la possibilità di
trasferire la titolarità delle licenze dei programmi informatici acquisiti
nelle ipotesi in cui all'amministrazione che ha acquistato la licenza ne
subentri un'altra nell'esercizio delle stesse attività.
Riuso - Per favorire il riuso dei programmi informatici di proprietà delle
amministrazioni, nei capitolati e nelle specifiche di progetto dovrà
essere previsto che i programmi sviluppati ad hoc siano facilmente
esportabili su altre piattaforme. Inoltre nei contratti di acquisizione di
programmi informatici sviluppati per conto e a spese delle
amministrazioni, le stesse includono clausole che vincolano il fornitore a
mettere a disposizione servizi che consentano il riuso delle applicazioni.
Supporto alle amministrazioni - L'attuazione della "Direttiva Stanca per
l'open source" da parte della Pubblica amministrazione sarà promossa dal
Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione-CNIPA,
che fornirà gli adeguati supporti.

Il testo della Direttiva sarà disponibile su questo sito non appena sarà
pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale.

Roma, 29 ottobre 2003

A cura dell'Ufficio Stampa
del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie

LINK: http://www.innovazione.gov.it/ita/comunicati/2003_10_29.shtml




-------- Messaggio originale --------
Oggetto: [Linuxtrent] Min. Innov. Tecn. e Open Source
Da: Emanuele Olivetti <olivetti@xxxxxx>
Data: Gio, October 30, 2003 11:27
A: linuxtrent <linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx>

Un comunicato del ministero dell'innovazione tecnologica sull'
Open Source (e' di ieri):

http://www.innovazione.gov.it/ita/comunicati/2003_10_29.shtml

Sembrava che tutta la faccenda fosse finita nel dimenticatoio.
Poi arriva questo comunicato che risolleva un po' il morale.

Ciao
                                                Emanuele

-- 
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