[Linuxtrent] Re: Assegnazione frequenze TV

  • From: "Diaolin..." <diaolin@xxxxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Thu, 21 Aug 2003 22:09:07 +0200 (CEST)

Daniele Nicolodi pare abbia scritto:
> Leggete. Molto interessante. L'unico mio dubbio e` riguardo a "La 7" che
> non capisco se ha qualcosa a che fare con "Europa 7" a parte il nome
> simile.
>
> Ciao
> --
> Daniele
>
>
>
> Berlusconi nel 1985 aveva solo una rete di televisioni locali che
>  trasmettevano non contemporaneamente gli stessi programmi.
Poverino!
> Era una furbata che permetteva di violare la legge, visto che allora era
> vietato a soggetti privati di possedere televisioni nazionali.
>
Non violava mica la legge...
trasmetteva in modo che la legge non fosse violata e quindi NON violava la
legge.

> Ma Berlusconi si mette d'accordo con Craxi che gli fa un decreto legge
>  apposta. E fin qui, lo sapevamo già...
>
Sapevamo cosa? Che ci possiamo mettere d'accordo con chiunque?
Magra consolazion... (saperlo)

>
> Così Berlusconi ha finalmente tre televisioni nazionali vere. Ma molti
>  storcono il naso perché, essendo possibili solo 11 reti nazionali, è un
> po' anomalo che un solo imprenditore se ne prenda tre. Non siamo nel Far
> West che il primo che arriva si prende tutto...
Ma perchè questa retrolettura....:-)
Io non sono d'accordo, le leggi non devono valere all'indietro altrimenti
viene violato un principio fondamentale della Costituzione.
Le leggi si violano dal momento che sono leggi, altrimenti non si possono
violare...
Leggiti un attimo gli atti del processo di Norimberga ai nazisti e noterai
che cio' che dico non è poi così strano.
>
> Nel 1994 la Corte Costituzionale con la sentenza 420, stabiliva in difesa
> del pluralismo, che un unico soggetto privato non potesse detenere tre
> reti nazionali, concedendo un periodo di transizione e rimettendo il
> problema al legislatore per una soluzione definitiva entro e non oltre
> l'agosto 1996.
Tra il 1994 e il 1996 non mi pare che Berlusconi fosse al Governo, vero?
>
> Arriva il 1996, scade nell'indifferenza generale la decisione della Corte
>  Costituzionale e Berlusconi continua ad avere tre tv.
La COrte Costituzionale non ha deciso nulla, se avesse deciso qualcosa
avrebbe detto: rimandiamo al legislatore e se dopo il 1996 non si decide
nulla allora si chiude una rete di Berlusconi essendo palesemente in
contrasto con l'ordinamento promulgato nel 1994...
In ogni caso colpa del governo di allora e quello successivo che se ne
sono strasbattuti e continuano a romperci i coglioni con la menata delle
TV...
A lavorare in miniera altro che parlamento!
>
> Nel 1997 la legge Maccanico stabiliva che un soggetto non potesse detenere
>  più di due reti, e che, finchè non ci fosse stato un "congruo sviluppo"
> via satellite e cavo, Rete4 avrebbe potuto continuare a trasmettere via
> etere, quest'ultima decisione in palese contrasto con le decisioni della
> Corte Costituzionale che aveva deciso per un termine definitivo entro
> l'agosto 1996.
Altra balla, non era stato deciso NIENTE ripeto NIENTE.
Raccontiamo la storia com'è non facciamo retroletture vi prego...
>
> D'Alema, una volta diventato capo del governo, decide di risolvere la
>  questione e indice una gara per l'assegnazione delle concessioni delle
> reti nazionali.
Infatti stiamo notando i risultati di questa "DECISIONE", ma dai
smettiamola... Daniele, cos'è una barzelletta? Non trovo dove ridere....
>
> La commissione nominata dal Ministero è presieduta da un avvocato di
>  Mediaset.

E bravo D'Alema, nomina un avvocato di Mediaset per combattere Berlusconi...
(e qui si ride, la barzelletta comincia a venire su correttamente)

>  Berlusconi si aspetta che finalmente possa detenere
>  legittimamente, con un regolare mandato dello Stato, le sue tre reti e
>  relative frequenze. Nel luglio 1999 si svolge questa gara d'appalto, per
>  partecipare si richiedono requisiti spaventosi e sembra chiaro che
> nessuno riuscirà a scombinare i giochi.

Sempre con D'Alema o è cambiato il soggetto?

>
> Invece, colpo di scena.

Era ora...
>
> Arriva un tipo con uno scatolone enorme pieno di documenti e dice:
>
> "Buon giorno sono Francesco Di Stefano di Europa 7, vorrei due reti
>  nazionali, grazie."
>
UAH, questa la sapevo gia'....
> Panico! E chi è questo? E' pazzo? No, non è pazzo, è il loro peggior
> incubo.
>  Iniziano a mettergli i bastoni tra le ruote:
>
> "Le manca il certificato 3457!"
>
> "No è qui!"
>
> "Il modulo 13 bis compilato in 8 lingue?"
>
> "Ne ho due, bastano?"
>
> Ma poi trovano la furbata: "Il bando di gara richiede di avere 12 miliardi
> di capitale versato per rete, lei ne ha solo 12, può chiedere una sola
> tv."
>
> "Balle!" Risponde il signor Di Stefano, "dodici miliardi sono per
>  concorrere non per ognuna delle due frequenze". Ricorre al Tar e poi al
>  Consiglio di Stato e vince. Insomma alla fine gli devono dare una
>  concessione per una rete nazionale e presto anche una seconda perchè ne
>  ha diritto e a Berlusconi ne tolgono una, non che la debba chiudere, deve
>  traslocarla sul satellite che ormai è ricevuto da 18 milioni di italiani.
>  Ma a questo Di Stefano non gli vogliono dare proprio niente.
>  Evidentemente lui deve essere uno che da piccolo lo allenavano ad
>  abbattere i muri con la cerbottana
>  perchè avvia una serie di procedimenti giudiziari spaventosa.
>
E i 12 miliardi calano....
> Ingiunzioni, diffide, cause penali, civili, regionali, Commissione
> Europea. E  vince tutti i ricorsi, tutti gli appelli, tutte le perizie.
>
> E alla fine arriva alla Corte Costituzionale che nel novembre 2002,
> sentenza  numero 466-2002, ha stabilito inequivocabilmente che:
>
> - Retequattro, dal 1 Gennaio 2004 dovrà emigrare sul satellite;
>
> - le frequenze resesi disponibili dovranno essere assegnate a Di Stefano!
>
Finalmente una decisione, che ovviamente nel Gennaio 2004 sara' operativa,
a proposito il cartiglio 48963/54 in lingua Bantu' tradotto in dialetto
della val dei mocheni da un traduttore di origine araba il sig. DiStefano
ha ricordato di consegnarlo vero? Speriamo...
> L'avete sentito dire al telegiornale?
>
Non al telegiornale ma in TIVU'
> Abbiamo chiesto a Di Stefano come si sentisse in questa storia e ci ha
>  risposto con un lieve sorriso:
>
> "Nonostante siano trascorsi ben nove anni dalla decisione della Corte
>  Costituzionale Mediaset continua a detenere e utilizzare appieno tre reti
>  nazionali su un totale di sette concessioni assegnate sulle undici
>  assegnabili (comprese quelle Rai). Il fatto che un soggetto, a cui è
> stata  data una concessione (in concessione si da' un bene pubblico, in
> questo caso le frequenze), non riceva poi materialmente il bene è un
> avvenimento che non ha precedenti al mondo.
>
Esaggierati, non ha precedenti.... , al mondo magari, ma in Italia li ha
di sicuro...
> Nel luglio 1999 Centro Europa 7 aveva fatto richiesta di due concessioni,
> una  (Europa 7) l'ha ottenuta, per l'altra (7 Plus) c'è stato un diniego,
> in quanto non ritenuta idonea per la mancanza del requisito del capitale
>  sociale.
>
> Una sentenza del Consiglio di Stato ha riconosciuto esistente il requisito
>  del capitale sociale, per cui siamo in attesa di una seconda concessione,
>  anche se il Ministro Gasparri prende tempo.
>
> Nel frattempo Centro Europa 7 per iniziare le trasmissioni, si è dotata di
>  una struttura di oltre 20.000 mq, di otto grandi studi di registrazione
> per  le proprie eventuali produzioni, di una library di oltre 3000 ore di
>  programmi e di tutto ciò che è necessario per una rete televisiva
>  nazionale con 700 dipendenti.
>
E cosa mangiano intanto? Aria?
> Questa preparazione è stata necessaria poiché la legge stabilisce che,
> entro  sei mesi dall'ottenimento della concessione, la neo-emittente ha
> l'obbligo di iniziare le trasmissioni.
>
> Attualmente Centro Europa 7 è una società praticamente ferma, non ha alcun
>  introito, poiché non è stata messa in condizione di operare, ma ha avuto,
> e
>  continua ad avere, pesanti oneri per la gestione della struttura,
>  l'adeguamento della library, l'adeguamento tecnologico, le ingenti spese
>  legali, i costi dei dipendenti..."

Ovvio....
>
> Ma ora altro colpo di scena: Gasparri si sta muovendo per salvare Rete 4.
>
> Il D.D.L. Gasparri, art. 20 comma 5 e art. 23 comma 1, realizza in pratica
> un  condono, riconoscendo il diritto di trasmettere a "soggetti privi di
> titolo"  che occupano frequenze in virtù di provvedimenti temporanei,
> discriminando  così le imprese come Europa 7 che hanno legittima
>  concessione, il tutto sempre al fine di salvaguardare Retequattro.
>
> Infatti, quest'ultima potrà continuare a trasmettere, in barba alla
> sentenza  del '94 e del 2002 della Corte Costituzionale e della legge
> 249/97, pur non avendo ormai da quasi quattro anni la concessione, mentre
> Europa 7 non potrà mai trasmettere, dimenticando che nel luglio 1999 c'è
> stata una regolare gara dello Stato per assegnare le concessioni, gara
> persa da Retequattro e vinta da Europa 7.
>
E fino qui mi viene da piangere...
> Si realizza quindi un ennesimo gravissimo stravolgimento del diritto.
>
Almeno l'hanno detto: "ennesimo"
> In pratica, chi ha perso la gara (Retequattro) può continuare
> tranquillamente  a trasmettere, e chi l'ha vinta (Europa 7), perde
> definitivamente tale diritto.
>
In virtu' de che? ...lo perde?
> Non vi sembra straordinario?
>

Normali pratiche burocratiche basate su leggi cavillotiche (praticamente
tutte).
Tristissimo....
> Travolti da un miracoloso afflato civico i deputati del Polo bocciano alla
>  Camera dei Deputati il decreto Gasparri proprio laddove vuol tagliare la
>  gola a Europa 7.
>
Perche' facciamo sempre di tutta l'erba un fascio?
Le persone corrette ci sono da entrambe le parti, peccato che anche quelle
scorrette....
> E' chiaro che le urla di Berlusconi di questi giorni sono anche per
>  ricompattare i suoi, che se lo mollano adesso... Ora bisogna vedere cosa
> fa  il Senato... e poi la legge deve tornare alla Camera... E poi bisogna
> vedere  se Ciampi la firma una legge del genere.
Ciampi puo' rimandarla alle camere per una o due volte al massimo ma poi
la DEVE firmare, Lui non fa' le leggi, le leggi le fa' il Parlamento.

>  Saremmo all'oltraggio definitivo
>  del concetto stesso di stato di diritto.
Qui mi sfugge il periodo temporale al quale fa riferimento la frase:
1200-2004 o sta parlando di qualcos'altro?
>
> Un conto è fare una legge per non finire in galera, un conto è fare una
> legge per prendersi qualche cosa che appartiene a un altro.

Ah beh, scusatemi ma non noto la differenza, e se qualcuno la nota me lo
spieghi con parole sue... Non finire in galera è un diritto di chi si
comporta bene e se uno si fa' una legge per evitare di finire in galera
(posto che avrebbe docuto andarci)si prende gli stessi diritti di chi in
galera aveva il diritto di non andare, quindi non c'è proprio nessuna
differenza...

>
> Quindi, cara cittadina, caro cittadino, sappi che in questo momento si sta
>  giocando una partita incredibile. Se questa legge passa quel che è tuo è
>  suo.
>
> Vedi tu se riesci a far girare questa mail.
>

Se me la spieghi meglio... puo' darsi...

> Che secondo me anche solo se si sa in internet un po' li rende nervosi...

rende nervoso anche me che non voto da almeno 15 anni...
e quindi di tengo una parte di colpe di avere avuto sia D'Alema che
Berlusconi al governo...:-(
> tratto da Dario Fo & Franca Rame News
Stimo molto Dario Fo, ma avrei preferito fosse piu' sincero....
Diaolin, e continuero' a non votare...

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