[Linuxtrent] Re: Articolo sul mondo GPL e cpyleft sulla repubblica

  • From: ianezz@xxxxxxxxxx
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 18 Mar 2002 13:08:04 +0100

Mauro Colorio, pigiando tasti a caso sul citofono, ha scritto:

 > si mescolano i teen ager che scaricano la musica (facendo creollare
 > le vendite dei CD)

Piu` che altro:

1) La GPL non e` legge, e` una licenza di distribuzione (che sfrutta
   abilmente la legge sul copyright contro se` stessa). 

2) Non ho capito dove dovrebbe stare l'anticapitalismo. Fino a prova
   contraria, essere contro dei monopoli sostenuti artificiosamente
   (come e` il caso per i brevetti ed il software proprietario) non mi
   pare sia definibile come ``anticapitalista''... casomai e` essere a
   favore del libero mercato.

   Digressione:
   -------------------------------------------------------------------

   Il copyright ed i brevetti nascono per invogliare la gente a
   pubblicare e diffondere i propri lavori: lo stato garantisce un
   "monopolio" temporaneo in modo che, con la prospettiva di farci su
   due lire -- pardon Euro, la gente molli fuori le sue invenzioni e
   scoperte sul mercato, e quindi ne benefici la popolazion tutta (o
   almeno quella fetta di popolazione che se lo puo` permettere).

   Se si guarda alla storia dei secoli passati, si vede che in effetti
   c'e` la necessita` di qualche iniziativa in tal senso, visto che
   non sono pochi i matematici e gli uomini d'ingegno che tendevano a
   portarsi le proprie scoperte e invenzioni nella tomba.

   Pero` da un lato i tempi del copyright sono diventati lunghi al
   punto di essere ridicoli (70 anni dalla morte dell'autore...), e
   dall'altro i brevetti sul software vengono usati sempre piu` solo a
   scopo difensivo (nel senso che bisogna brevettare qualcosa per
   evitare che lo brevettino altri prima, e poi facciano causa). 

   Insomma: cosi` come sono adesso, brevetti e copyright non
   funzionano molto bene, specie con l'informazione pura che, a
   differenza del pane e mortadella, costa pochissimo replicare in
   massa. Naturale che la gente li veda esclusivamente come strumenti
   che servono a pochi monopolisti per mantenere il loro status quo.

   Il brutto del mantenere lo status quo e` che poi la gente non fa
   ricerca... una delle principali motivazioni dietro ai ai farmaci
   generici e` che le case farmaceutiche si stavano sedendo un po'
   troppo sugli allori di proventi facili: invece che essere stimolate
   a far ricerca su nuovi farmaci, erano stimolate a come produrre i
   farmaci gia` esistenti con la maggior efficienza possibile... che
   non e` male di per se`, se poi i farmaci costassero un po' di
   meno. Ma se la concorrenza e` limitata... da qui i farmaci generici
   per ristabilire un po' di equilibrio nel settore (a parte che, da
   quel che capisco, trovarli in farmacia e` ancora un'impresa).

   Idem per le case discografiche, che si son trovate di colpo ad
   essere di gran lunga meno utili di una volta (nel senso che ora che
   non sono piu` indispensabili cercano di farsi dichiarare
   indispensabili per legge, secondo il piu` bieco assistenzialismo)

   Quanto al calo delle vendite, non e` che magari e` perche` a 25
   Euro a CD uno dice giustamente "tenetevelo", piu` che per Napster e
   simili? E perche` un CD costa di piu` di una cassetta se produrre
   un CD costa dieci volte di meno? 

   Sono domande ovvie da farsi in un libero mercato, e se ferrar
   cavalli non rende piu` come una volta forse e` il caso di mettersi
   a progettar treni e automobili invece che a cercare di
   vietarli. Tempo 5-10 anni, e sopravviveranno solo i discografici
   che han capito questo concetto.

   Non mi dispiacerebbe riuscire a contattare l'autore dell'articolo
   per esporgli questo ragionamento.

3) Quanto al "destra e sinistra" sul copyright e sul copyleft penso
   che, tutto sommato, valga ancora quella canzone del buon
   Gaber... :-)

      http://columbo.ucsd.edu/music/chords/destra-sinistra.html

4) Ha il merito non indifferente di beccar giusta la definizione di
   hacker. :-)

5) Se Stallman si accorge che per l'ennesima volta gli attribuiscono
   la fondazione del movimento Open Source (invece che del movimento
   per il Software Libero), gli viene una colite... ;-)))

   Vabbe`, la differenza tra Software Libero e software Open Source
   non e` un concetto del tutto chiaro nemmeno per quelli che gia`lo
   usano...

A parte questi punti, l'articolo e` in linea di massima corretto, e
non ci vedo molte ragioni per rattristarsene. Se si compara con gli
articoli completamente sbagliati che spesso si leggevano qualche anno
fa (e che talvolta si leggono ancora - vedi la faccenda di Open World
;-), e` un bel balzo in avanti.

-- 
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