[Linuxtrent] Re: 16 maggio 2012 ore 21, Trento - Incontro LinuxTrent sullla proposta di Disegno di Legge provinciale su sw libero e dati aperti -

  • From: Roberto Resoli <roberto.resoli@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Sun, 6 May 2012 14:54:43 +0200

Il 06/05/12, girarsi<girarsi@xxxxxxxxx> ha scritto:
> Il 06/05/2012 13:13, Roberto Resoli ha scritto:
>>> Art. 9
>>>
>>> Strumenti di pianificazione
>>>
>>> 1. Entro centottanta giorni dall'entrata in vigore di questa legge la
>>> Provincia, _sentito il
>>> comitato guida per la società dell’informazione, con il supporto del
>>> centro
>>> servizi per la
>>> società dell’informazione, redige e pubblica sul sito internet della
>>> Provincia il documento
>>> programmatico per i dati, formati e software aperti. Il documento e i
>>> suoi
>>> successivi
>>> aggiornamenti annuali sono inviati al Consiglio provinciale_.
>>>
>>> Sarò malefico, ma la parte che ho sottolineato disfa anch'essa il
>>> principio
>>> della legge sul software libero.
>>
>> Il motivo?
>>
>> rob
>
> Motivo è che la provincia, dopo aver sentito il parere e blablabla, non
> si adegua alla legge a cui essa dovrebbe adeguarsi, proprio grazie a
> quell'art.10.

Tu prevedi quindi che, dovendo per legge redigere un documento in cui
si delinea come si adegurà, nei fatti questo sarà un documento in cui
spiega come *non* si adeguerà.

Può essere, anzi personalmente sono certo che andrà così. La novità è che
questo documento ci dovrà essere, e che sarà sottoposto ad un parere
( certo, non vincolante) del comitato. Insomma qualcuno potrà dire "il
re è nudo", di fronte
all'opinione pubblica.

> Al di là dei dati trattati da tali software liberi, che capisco
> sollevino obiezioni a non finire,

mi spieghi questa frase? Non capisco; quali obiezioni?

resta il fatto che fare una legge per
> dire, "ok prima si valuta il software libero, poi semmai se non cè
> possibilità si passa temporaneamente al proprietario, a patto che
> interagisca con il software libero pienamente!",

non credo che sia questa la situazione; credo che si dirà: "ah ma noi
usiamo già questo sw, ci costerebbe troppo usarne uno libero al suo posto"

oppure, se il sw non c'è ancora:

"ah, ma questo sw libero non si integra con i nostri sw attuali,
ci costerebbe troppo adeguarlo"

le scuse sono sempre buone per non fare nulla, basta dire che fare
qualcosa costa (che è sempre vero),
e dato che nessuno potrà dare un parere vincolante su queste giustificazioni ...

Io credo semplicemente che nessuna legge obbligherà mai a fare
qualcosa nel campo del sw libero se il soggetto che deve fare non ci crede.

Il valore della legge è nel dare a chi *vuole* fare, gli strumenti gli
incentivi e le opportunità
per farlo; già questo basta a giustificarla.

Questo per il sw; per i dati il discorso è diverso. Lì l'obbligo deve
essere categorico.

 per poi aggiungere, " a
> patto che non ci siano obiezioni (non è dato ben a sapere quanto devono
> essere valide queste obiezioni!)."

eh già ...

> Quanto alle mie osservazioni, riguardo il principio della legge, nel
> momento in cui viene a mancare la chiarezza di base, comprensibile, per
> quanto possibile, anche ad un utente di medio-basso livello, è inutile
> elencare i quattro principi del software libero (vedi art.3), se poi gli
> stessi non sono adottati a causa di una "poca voglia di cambiare!".

Allora che si faccia una legge solo sui dati e basta. Bastano tre articoli.

rob
--
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