[gnucchi] Re: Linux a scuola

  • From: "mattruffoni\@libero\.it" <mattruffoni@xxxxxxxxx>
  • To: "gnucchi" <gnucchi@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Mon, 22 Sep 2008 11:29:44 +0200

>>> Come ho scritto a Maurizio Zambarda,
>>> se ci sono fondi sono ben disposto a dare il mio appoggio tecnico alla 
>>> faccenda.
>>
>> anca mi se i me paga fago de tut... :-P
>
>Sono d'accordo, fanno bene sia Erculiani che Gustavo a proporsi come
>professionisti
>e forse è la strada migliore per ottenere il successo dell'iniziativa,
>visto l'impegno che prevedo.
>(creazione, manutenzione, pubblicità, supporto ecc ecc)

Assolutamente d'accordo sul professionismo.
Ma secondo me si deve fare attenzione a non mischiare i ruoli e le possibili 
attività.
Io la vedo così, sia per gli Gnucchi (teoricamente) che per il Linuxtrent( un 
po' più praticamente).

Le associazioni muovono culturalmente le acque (serate, incontri informali, 
micro corsi, LinuxDay e S.Ignuzio, incontri a tema etc etc) insomma attività 
culturali ad impegno sostenibile.

I professionisti (offrendosi sul mercato in questo caso alle scuole, alle 
amministrazioni pubbliche e alle ditte private) possono raccogliere il seminato 
"culturale", dando continuità e professionalità.
Sarà soltanto nella pratica poi che potremo capire se questo schema può 
funzionare.

>
>Come GNUcchi (quindi come volontariato) la vedo veramente dura!:)

Venendo all'iniziativa in questione:

Il CNR sta allestendo SoDiLinux basata su Hardy 8.04 (se non ci mettono troppo 
tempo potrebbe essere la soluzione migliore, ho dato un'occhiata a Fuss questa 
mattina e i motivi per cui mi sembra che SoDiLinux (hardy version) possa essere 
la distro che fa al caso nostro li ho scritti nelle mail scorse)

Il CNR non ha fondi abbastanza per loro, quindi probabilmente fino
a quando non avranno finito di lavorare su SoDi Hardy le eventuali possibilità 
di lavoro professionale dovrebbero essere collaborative con il CNR.

Poi una volta pronta la distro forse sarà il caso di custumizzarla ed in questa 
fase si potrebbe avere più necessità di lavoro prof.

La stampa la distribuzione ed alcuni incontri di presentazione dovrebbero 
secondo me essere a carico dell'associazione e dei suoi soci (io in primis come 
gnucco insegnante)

Poi corsi, aggiornamenti per tecnici, assistenze tecniche etc etc rimettono in 
gioco i professionisti che dovrebbero però muoversi: offrendosi in giro per le 
scuole (approffittando del seminato culturale)

Ciao Matteo
>
>ciao
>Mauro
>
>


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