Bravi; ho trovato solo qualche refuso nel primo articolo: * il software con licenza BSD o derivataè rilasciato → derivata è* “ libertà, non gratuità” → “libertà, non gratuità” (forse in questo passaggio sarebbe meglio utilizzare il termine inglese "free", almeno come riferimento, altrimenti la frase in italiano non ha molto senso) * A differenza del software proprietario , → A differenza del software proprietario, * l’accesso al codice sorgente da agli studenti → l’accesso al codice sorgente dà agli studenti
* a beneficio di tutti → a beneficio di tutti.Nel paragrafo "PUBBLICO DOMINIO E LICENZE BSD" non mi trovo d'accordo con l'autore: software rilasciato sotto una licenza BSD *è* software libero, sebbene non copyleft (non virale). Infatti le 4 libertà stallmaniane sono garantite pure dalle licenze BSD.
Anche nelle conclusioni si riscontra questa distinzione che a mio avviso non è corretta.
Buona giornata! Carlo -- .' `. | Registered Linux User #443882 |a_a | | http://counter.li.org/ .''`. \<_)__/ +--- : :' : /( )\ ---+ `. `'` |\`> < /\ Registered Debian User #9 | `- \_|=='|_/ http://debiancounter.altervista.org/ |