Università - Non c'è conversione automatica rispetto ai nuovi titoli triennali: chi ha il diploma deve ora sostenere altri esami Il traguardo mancato della laurea breve Né conversione automatica, né sconto sulla nuova iscrizione, ma obbligo di colmare i debiti formativi con esami e una prova finale. Nessun trattamento di favore, insomma, per i diplomati universitari che, con l'avvio del nuovo ordinamento accademico, vogliano "trasformare" il loro titolo di studio nelle più moderne e appetibili lauree triennali di primo livello. Diploma e laurea. A dispetto dell'autonomia di cui la riforma li ha investiti, gli atenei danno tutti la stessa risposta ai diplomati universitari: il titolo non è equipollente alla laurea e, perciò, qualsiasi conversione è scartata in partenza. Il diplomato universitario è, dunque, costretto a iscriversi una seconda volta: il suo curriculum è valutato e "tradotto" nella nuova lingua del sistema universitario, quella dei "crediti didattici", che gli consente di beneficiare di un'abbreviazione di carriera per raggiungere la laurea di primo livello. Si tratta di una regola inderogabile, che si applica in tutti i casi. Anche ai diplomati universitari con formula «Campus» del Politecnico di Torino, i quali hanno un titolo che è di fatto equivalente (per numero e tipo di esami sostenuti e, dunque, per crediti formativi) alla laurea triennale. Per i diplomati del Politecnico conseguire la laurea diventa, dunque, una pura formalità. Che, però, ha i suoi costi. Gli stessi che deve sostenere uno studente che decide di iscriversi per la prima volta all'università Gli sconti. Finora la gran parte degli atenei non ha previsto sconti per i diplomati universitari che aspirano alla laurea di primo livello. Esistono, però, realtà come il Politecnico di Torino, dove chi deve passare dal diploma alla laurea (titoli praticamente omologhi), può sfruttare la soluzione "modulare": una tassa fissa di iscrizione di 206,58 (400mila lire), cui vanno aggiunti altri 10,33 (20mila lire) per ogni credito da integrare. Forme flessibili di pagamento sono state introdotte anche dalle università di Siena e Salerno: se il debito formativo del diplomato è inferiore a trenta crediti, per conseguire la laurea è sufficiente pagare rispettivamente 206,58 (400.000 lire) e 258,22 (500.000 lire). Alcuni diplomati di Camerino potranno invece beneficiare della «formula fedeltà»: uno sconto di 154,94 (300mila lire) per chi risulti iscritto continuativamente dall'anno accademico '93-94. In tutti gli altri casi scatta, invece, la tassa d'iscrizione calcolata in base al reddito. E questo a dispetto di una «seconda vita» universitaria da diplomati solitamente molto breve: nella maggior parte dei casi bastano, infatti, pochi esami (quando non uno soltanto) e una prova finale per ottenere il nuovo titolo di primo livello. I tempi. Mediamente al diplomato universitario occorrerà meno di un anno per conseguire la laurea. All'università di Venezia - unico esempio in questo senso - il percorso di studi integrativo è stato già definito in tutti i particolari. Altrove, invece, ci si muove ancora nell'incertezza. Il compito di comparazione dei crediti potrebbe risultare particolarmente gravoso negli atenei con un gran numero di diplomati. È il caso del Politecnico di Torino, che ha contattato i 1500 diplomati e circa mille hanno espresso interesse a iscriversi nuovamente per conseguire la laurea. Difficoltà potrebbero, inoltre, sorgere nel caso di trasferimenti di massa dei diplomati verso le università meno esose. Una mossa possibile, perché gli atenei accettano le richieste di iscrizione dei diplomati che hanno ottenuto il titolo di studio altrove. In pratica, però, il passaggio può risultare svantaggioso per lo studente dal punto di vista del riconoscimento dei crediti, perché potrebbe trovarsi con un maggior debito formativo da colmare. Esami impossibili. Cosa deve fare il diplomato che ha ottenuto l'ammissione al terzo anno delle lauree triennali, ma non può sostenere l'esame? Il nuovo ordinamento, infatti, muove i primi passi quest'anno e non tutti gli insegnamenti sono stati avviati. Un problema reale, tanto che per evitare il supplizio di un'attesa di due anni, a Bologna si consente ai diplomati di sostenere gli esami dei "vecchi" corsi di laurea quadriennali, che poi verranno tradotti in crediti utili per la laurea di primo livello. Riccardo Ferrazza Gelsomina Testa Lunedí 15 Ottobre 2001 Per (de)iscriversi spedire un messaggio con SOGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:dumbo-request@xxxxxxxxxxxxx HomePage/Archivio lista //www.freelists.org/cgi-bin/list?list_id=dumbo